giovedì 26 agosto 2021

Una vita per gli altri: la storia di Carlo Olmo (Lupo Bianco)

 
Oggi vi racconto la storia di Carlo Olmo, conosciuto ai più col soprannome di Lupo Bianco.
Dopo una vita costellata di sofferenze, l'uomo ha deciso di dedicarsi agli altri, venendo così nominato Cavaliere della Repubblica dal presidente Mattarella, per l'impegno profuso durante la pandemia.
Dalla sua storia è stato tratto un film, girato questa estate, che verrà presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia, in corso dall'1 al 12 settembre 2021.
Andiamo, però, per gradi.

Carlo nasce a Lecco, 55 anni fa, ma viene abbandonato ad appena 15 giorni.
Da allora è costretto a crescere in un orfanotrofio di Volta Mantovana. All'età di sette anni, però, viene adottato da una facoltosa coppia di Vercelli.
Il problema è che gli agi dovuti al benessere economico non bastano per compensare la totale mancanza d'affetto con cui il piccolo deve convivere.
Infatti, la sua mamma adottiva non accetterà mai l'idea di non poter avere figli, né perdonerà il marito per aver insistito ad intraprendere la strada dell'adozione.

Per fortuna, però, la sensazione di vuoto affettivo provata sin dall'abbandono dei suoi genitori biologici non gli impedirà di studiare e realizzarsi, raggiungendo obiettivi sempre più ambiziosi.
Divenuto avvocato civilista di successo, dopo 18 anni di onorata carriera, Carlo decide che è arrivato il momento di restituire agli altri la fortuna ricevuta in termini economici, ottenendo in cambio un po' di quell'amore che gli è sempre mancato.

Così comincia a finanziare opere umanitarie di spessore, quali una biblioteca e un dormitorio per studenti orfani a Garissa, in Kenya, la costruzione di una piccola centrale elettrica in un villaggio vietnamita che ha potuto scoprire, per la prima volta, la corrente, la donazione di tre sale operatorie all'ospedale "Giovanni XXIII" in Uganda.
Questo e molto altro. In Italia, invece, Carlo ha permesso l'apertura di una casa alloggio per famiglie di bambini con malattie oncologiche ricoverati al "Regina Margherita" di Torino. All'inizio della pandemia, inoltre, ha donato migliaia di mascherine a medici e abitanti di Vercelli, nonché una quantità immensa di viveri alle famiglie bisognose.
Insomma, quest'uomo è stato ed è ancora un vero uragano di generosità.

La sua storia ha commosso tutti, tanto che CinemaSet, la società di Antonio Chiaramonte, ha deciso di realizzare un film, girato quest'estate a Vercelli, per raccontare al grande pubblico la bontà del Lupo Bianco.
Carlo, infatti, da sempre, appassionato di culture orientali e da anni maestro di arti marziali cinesi Shen Qi Kwoon Tai, viene soprannominato proprio così.
E' difficile spiegare cosa lo spinga, ogni giorno, a donare e donarsi.
Per questo ho deciso di riprendere le sue stesse parole, pubblicate in un post sulla sua pagina Facebook.
"Aiutare disinteressatamente il prossimo è sempre aiutare sé stessi. 
Non sempre si riesce a dare la risposta che gli altri si aspettano, ma offrire comunque il proprio impegno è già prendersene amorevole cura.
Io sono solo un semplice cittadino, un piccolo Lupo Bianco e amo stare con i semplici e puri di cuore.
Le cadute e inesperienze me le sono sempre affrontate senza sconti o scorciatoie, perché è  così che si può migliorare.
Le trovate sulle rughe del mio volto, sugli sguardi a volte affaticati, sui passi non veloci ma mai incerti. E ne vado umilmente fiero. 
E tutto ciò che di riconoscimento o riconoscenza arriva lo condivido a mia volta per amore della vita che ogni istante continua a insegnarmi e ad offrirmi esempi di virtù". 

Bravissimo Carlo!
Un abbraccio sincero.

15 commenti:

  1. E' stata una fortuna che la mancanza di amore da parte della madre non lo abbia portato su una strada del tutto diversa.

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    1. Infatti.
      Chiunque si sarebbe sentito autorizzato a delinquere, ad esempio.
      E invece lui è diventato un uomo a dir poco esemplare.

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  2. Complimenti a Lupo Bianco . Tanta generosità e solidarietà è veramente
    da ammirare . Non ha ricevuto amore ma ne stà donando molto .
    Non dici se ha famiglia e figli .
    Buona giornata . Laura ***

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    1. Ha una compagna, ma non ho trovato traccia di eventuali figli, quindi immagino che non ne abbia.
      Ovviamente la mia è solo un'ipotesi.

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  3. Complimenti a lui e buona fortuna per il suo film :)

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  4. Grande ..avrebbe potuto piangersi addosso. Abbandonato piccolissimo
    Adottato da anafettivi ..insomma ne avrebbe avuto diritto ..ma lui la fa girar dalla sua parte ..studia .trova lavoro economicamente sta bene ..ma decide ok ..giriamo il timone ..e comincia a far del bene ..tante cose ..
    GRANDE Lupo Bianco !!
    🐺
    Io sto sempre dalla parte del lupo ..

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    1. E ho omesso altri dettagli persino più cruenti.
      Pare che la sua mamma biologica fosse una prostituta e che in orfanotrofio lui sia stato abusato sessualmente più volte.
      Insomma, una vera agonia.
      Ma a prescindere da questo, spero davvero che la vita sappia restituirgli tutto l'amore che gli ha tolto.

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  5. Una persona che vale la pena di conoscere. Grazie per averne parlato sul blog.

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    1. Grazie a te per aver letto e apprezzato la sua storia.
      Spero che il film abbia successo.

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