giovedì 16 giugno 2022

Perché gli Italiani non vanno più a votare

 
Lo scorso fine settimana, gli Italiani sono stati chiamati alle urne per il referendum sulla giustizia e, in alcuni casi, per le elezioni amministrative.
Per quanto riguarda i cinque quesiti referendari, secondo il Viminale solo un Italiano su cinque ha scelto di esprimere il suo voto, facendo registrare il 20,9% dell'affluenza alle urne tra gli aventi diritto.
Si tratta del dato più basso di qualsiasi referendum nella storia della repubblica italiana.

Non sarà forse imputabile al fatto che l'argomento non fosse d'interesse per il popolo?
Difficile crederlo, considerando che per le elezioni del consiglio comunale nelle città chiamate al voto, l'affluenza si è fermata a poco meno del 55%, ancora un dato fra i più bassi registrati in Italia.
Insomma, un cittadino su due ha deciso di esprimere la propria preferenza, mentre tutti gli altri si sono goduti il mare o la domenica in famiglia.

Ci siamo chiesti perché?
Addirittura, a Castelguidone, in provincia di Chieti, il candidato sindaco era solamente uno (Guglielmo De Santis, residente a Gallipoli), ma non è stato eletto, poiché dei 278 aventi diritto al voto, si è recato alle urne un solo cittadino che ha consegnato scheda bianca.
Dunque, il comune verrà commissariato.

Insomma, che si tratti di una protesta o di semplice disinteresse, quali mezzi hanno gli Italiani per combattere un sistema che non apprezzano se non si recano nemmeno a votare?
Davvero l'astensionismo può fare la differenza?

Francamente, ritengo di no.
Nella mia vita ho saltato pochissime consultazioni elettorali, e tra queste rientra il referendum in oggetto.
Sapevo, infatti, che non avrebbe mai raggiunto il quorum, e inoltre mi sembrava assurdo affidare al popolo la scelta su un tema così delicato come quello della giustizia, materia che andrebbe studiata e discussa nelle sedi opportune, anziché scaricata sugli elettori.
Non mi sognerei mai, invece, di non andare a votare quando è in ballo il governo della mia città.

Dante collocava gli ignavi nell'Antinferno, e credo che tutti coloro che non esprimono la propria decisione alle urne appartengano a questa categoria.
Perché, se lo scopo è protestare, non è meglio scarabocchiare la scheda elettorale, dimostrando ribrezzo verso il candidato di turno, anziché far credere a chi ci governa che, semplicemente, la cosa pubblica non è affar nostro?

26 commenti:

  1. L'unico referendum cui tenevo era quello per l'abolizione della caccia, ma non sono state raggiunte le firme necessarie per ottenerlo. Non ho visto invece un solo gazebo di raccolta firme per i referendum di domenica scorsa, eppure si sono tenuti e, data la scarsissima affluenza mi chiedo come abbiano estorto le firme.
    Inoltre perché votare gente e partiti che poi, pur di andare al potere, negoziano poltrone con avversari?
    Fate votare agli italiani sul ruolo della nazione nella guerra in Ucraina, o sulla libertà dei gestori delle utenze domestiche di imporre rincari, o ancora sulla legalità delle telefonate che appena rispondi chiudono!

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    1. Non hai visto gazebi perché si votava regolarmente nei seggi elettorali. Forse c'è stata poca propaganda a livello locale, ma sui giornali e sui social non si parlava d'altro, quindi gli Italiani sapevano bene dell'esistenza di questo referendum, e l'hanno volutamente disertato.

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    2. Lo so dove si votava, io ho chiesto dove e come sia avvenuta la raccolta firme, cospicua dato che si sono raggiunti i numeri per varare i referendum, e dove siano finiti i firmatari dato che li hanno snobbati.
      Io ho disertato le urne perché, come detto, sono altre le questioni che ritengo di interesse collettivo, ben sapendo che vedere vincolato il valore della mia preferenza al raggiungimento del quorum mi secca non poco.

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    3. Non vorrei divulgare un'informazione errata, ma da quel che ho capito il referendum è stato voluto dalla Lega e dal Partito Radicale. Dunque, presumo che le firme siano state raccolte tra i loro tesserati, per poi proporre direttamente agli Italiani i quesiti referendari.

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    4. Se le firme se le sono raccolte tra di loro, il referendum perde ogni senso di "sovranità popolare", specie se c'è di mezzo un partito incostituzionale (che ha la secessione nel proprio statuto) nel quale non mi riconosco.

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    5. Ecco perché dicevo che è comodo scaricare le decisioni importanti sul popolo. Vorrei proprio vedere la cultura in materia di questi firmatari.
      Ammesso chi siano consapevoli di aver firmato qualcosa...

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  2. Il problema dei referendum è che quando raggiungono il quorum vengono comunque accantonati fino a data da destinarsi. Quindi è proprio lo strumento referendario che, secondo me, ha perso ogni valore.
    Poi, una volta era il popolo a chiedere i referendum per proporre determinate leggi, adesso è invece il Parlamento che li lancia, per scrollarsi di dosso le responsabilità.
    Siamo all'assurdo, insomma!

    P.S. Anch'io, se ci fossero state le amministrative nella mia città, avrei ritirato solo le schede per l scelta della squadra di governo.

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  3. A meno che non si tratti di cause di forza maggiore, tipo una volta che ero in vacanza all'estero, sono sempre andata a votare. Però questi referendum li ho saltati a piè pari, non tanto perchè pensassi che tanto non avrebbero raggiunto il quorum, quanto perchè sinceramente non me ne fregava un cavolo. I referendum ai quali vorrei andare a votare sono altri (fine vita, per esempio) però ai nostri politici quelli non interessano.

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    1. Al referendum sull'eutanasia andrei a votare anche se mi trovassi in capo al mondo. Ho già firmato la petizione tempo fa, ma attendo invano.

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  4. La politica è morta, e non se ne rendono ancora conto. La gente è ormai stufa delle false promesse. In questo caso referendum non adatto, momento tra l'altro sbagliato per le elezioni.

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  5. Io credo di essere sempre andata a votare, non ricordo una volta in cui sono mancata. Sono stata a votare anche domenica scorsa, per il referendum, dopo molta indecisione perchè i quesiti erano complessi e, per me, difficili da capire. Difficile dire cosa era bene e cosa era male, se era meglio il SI o il NO. Non sono una esperta e l'informazione, a mio parere , è stata poca. Non mi è sembrata una bella cosa , chiamare i cittadini ad esprimersi su argomenti inerenti la giustizia, bisogna conoscere bene l'argomento, per potersi esprimere ! Comunque immaginavo già che non avrebbero raggiunto il numero dei votanti per cui il referendum sarebbe stato valido e , quindi, sarebbero stati soldi buttati inutilmente ! Ciao

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    1. E non hai avuto un fardello sulle spalle troppo pesante, mentre votavi? Proprio non riuscendo a comprendere appieno il senso delle domande referendarie, barrare il sì o il no a cuor leggero non è stato difficile?
      Io non ci sarei riuscita.

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  6. Concordo con Dante!!
    Andare SEMPRE!! È un nostro diritto e dovere...poi questi spesso i primi che di lamentano dj quelli che non va!!
    Non dico che votando si risolva il tutto..ma almeno sj cerca di cambiare qualcosa ..poi da donna ricordo ..quelle che son morte per darci la possibilità di votare..qua esce la vecchia femminista...dunque abbiamo "obbligo "per loro di votare.
    Io non ho votato solo 1 volta ..ero in terapia intensiva..mi è stato chiesto..ma avevo altre priorità 😉

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    1. Ahahahaha
      Ma come? Cosa poteva essere più importante del voto? Mi deludi! 😂😂😂😜

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  7. Esatto , soldi , tanti soldi buttati via . I referendum sono serviti a poco .
    Gli esiti accantonati e mai approvati , come quello di dimezzare il
    numero dei politici . Abbiamo il parlamento più numeroso del
    mondo in proporzione agli abitanti e c'è solo malcontento .
    No , non siamo andati a votare .
    Chi ci governa cerchi di governare meglio , è il loro LAVORO e sono
    profumatamente pagati da NOI .
    Buona serata . Besos . Laura

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    1. Esatto. Ecco un esempio palese di un referendum caduto nel dimenticatoio. La legge c'è, ma quando saranno davvero ridotti i deputati? Chissà. 😭😭

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  8. In genere vado sempre a votare, ma domenica scorsa mi sono astenuto. Ero contro quei referendum, quindi ho manifestato il mio dissenso non facendo raggiungere il quorum.

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  9. Parlando di referendum (la mia posizione su amministrative e politiche è molto diversa) li renderei più difficili da organizzare. Più firme, e magari presentare un po' di quattrini perché le spese della consultazione non vadano tutte a carico dell'erario. Non mi piacciono i referendum a raffica che si sono visti certe volte. Ma poi, una volta che lo si tenesse, il referendum dovrebbe essere sempre valido! Così chi vuole il "no" deve andare a votarselo, non accaparrarsi automaticamente i numeri degli astenuti.

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    1. Mi sembra un'ottima idea, ma la realtà è ben diversa.
      Allora continueremo ad essere chiamati alle urne per quesiti referendari sempre più assurdi, mentre, al contempo, le elezioni politiche diventeranno ancora più sporadiche.
      Il 2023 sarà l'anno buono? Mah...

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  10. la scarsa partecipazione si vede a tutti i livelli ahimè, è sempre più difficile coivolgere le persone. I motivi possono essere tanti, non darei la colpa solo al livello di questa politica, perché è sempre bene ricordare che si tratta dello specchio del paese, della società, dell’uomo.

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    1. Voglio credere che la maggior parte degli Italiani non si identifichi in chi governa il Paese, poiché moralmente migliore.

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  11. Penso ci sia una sfiducia così profonda da tenere a casa le persone.
    Intendiamoci, sono anni che non votiamo per formare il governo e cambiano le persone come caspita gli pare a loro, però spendono soldi per metter su un referendum che interessa a ben pochi?
    La gente si è rotta giustamente le scatole. Non sarà il modo giusto per esprimerlo, ma che altro fare?

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    1. Beh sì. Ormai poter votare per scegliere chi ci governa è diventata una rarità. 😔

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