martedì 28 giugno 2022

Se Alexa riproduce la voce del tuo caro defunto

 
Lo scorso fine settimana ho letto una notizia che mi ha fatto venire la pelle d'oca, per più di una ragione.
Prem Natarajan, vicepresidente responsabile di Alexa AI, durante l’annuale conferenza "re:Mars" (dedicata ai temi dell’automazione, della robotica e dello spazio), ha annunciato che tra le nuove funzionalità in corso di sperimentazione per il gioiellino di casa Amazon, c'è la possibilità di replicare le voci, dopo averle ascoltate per un minuto.

L'esempio utilizzato per dimostrare l'efficacia dell'innovazione è quello di una bambina che chiede ad Alexa di leggerle le favole con la voce di sua nonna defunta.
Sapete benissimo che ho perso mio padre undici anni fa, e che a volte, per sentirlo vicino, riguardo vecchi filmini della sua ultima festa di compleanno, e sorrido.

Sebbene mi manchi come l'aria, però, non mi sognerei mai di utilizzare un aggeggio elettronico per continuare ad ascoltare la sua voce per casa, come se fosse ancora qui.
Non lo farei perché, prima di ogni altra cosa, sarebbe controproducente per la mia salute mentale.

La verità è che, al contrario di quanto dichiarato dagli scienziati che lavorano per Amazon, per conservare i ricordi di chi non c'è più, non occorre martoriare il nostro cervello e la nostra anima, fingendo che la persona in questione sia ancora viva.
Basta ascoltare la sua canzone preferita, sfogliare vecchie fotografie, annusare la sua sciarpa sbiadita dal tempo. Sì, lo so che dopo un po' l'odore svanisce, ma quando mi immergo nei vestiti di mio padre, il mio olfatto ricorda perfettamente il suo profumo meraviglioso, e me lo fa riassaporare.

Insomma, leggendo questa notizia ho sperato che si trattasse di una fake news, o della trama di un nuovo episodio di "Black Mirror" (non ho mai seguito la serie, ma pare tratti temi del genere).
Nei film americani, quando un marito muore improvvisamente, la vedova riascolta ininterrottamente il messaggio della segreteria telefonica di famiglia, e si commuove, illudendosi che sia un modo per il suo amato di manifestarsi ancora.
Forse persino questa abitudine non è da considerarsi propriamente sana, ma fisiologica, tanto che col tempo il tasto play verrà premuto sempre meno spesso o, magari, il messaggio per chi telefona sarà sostituito.

Allora Amazon mi perdonerà, ma ritengo che la sua ultima trovata sia ben poco geniale e, anzi, molto pericolosa.
Spero in un dietrofront dell'azienda su questo tema, anche se ne dubito.

Voi cosa ne pensate?
Chiedereste ad Alexa di parlarvi con la voce del vostro angelo custode?

20 commenti:

  1. Rispondo con un pensiero che scrissi su un diario scolastico, non so se involontariamente copiato da qualche autore precedente: "Puoi collezionare acqua di mare, una bottiglia, un secchio, un'intera piscina; non potrai mai dire per questo che possiedi il mare."
    Trovo pertanto questa trovata tecnologica di cattivo gusto, quasi un "non lasciare in pace chi non c'è più".

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    1. Potrei capirlo se fosse una bizzarra volontà testamentaria del defunto quella di "continuare a comunicare" attraverso un sintetizzatore vocale, ma proposta così assolutamente no. Lasciamo in pace la memoria dei nostri cari!

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    2. Mi fai ripensare al film "P.S. I love you", uno dei miei preferiti.
      Ma probabilmente non lo conosci.

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    3. Di film del genere ne ho visti molti, questo no.

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  2. Anche se ho perso i miei genitori, non vorrei mai questo aggeggio per casa!! Mi sembra un'idea di pessimo gusto !! Ciao

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  3. A mio parere è un'idea orribile . I miei cari li porto nel cuore e li penso
    tutti i giorni , sentire la loro voce mi farebbe venire la pelle d'oca .
    Have a nice day . Laura ***

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    1. Siamo tutti d'accordo, allora.
      Sfido chiunque ad apprezzare una diavoleria del genere!
      Bacione one one.

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  4. Io, per fortuna, sono sempre stata una ragazza molto forte, quindi non mi lascerei turbare psicologicamente da questo aggeggio, ma mi metto nei panni di tanti ragazzi e adulti fragili. Facile impazzire ascoltando ancora ogni giorno la voce del proprio estinto.
    Mamma mia. Solo a pensarci mi si stringe lo stomaco.
    Un abbraccio.

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  5. Ad esser sincero non so cosa pensare, il desiderio della bambina mi pare dolce e giustificabile, di certo il rischio dell'effetto Black Mirror c'è, soprattutto di questi tempi, diciamo che per adesso meglio accantonare l'idea.

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    1. Sicuramente la bambina non rischia turbe psicologiche, poiché non è pienamente consapevole del concetto di morte.
      Ma cosa accadrebbe ad una vedova o a un figlio adolescente?

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  6. MI viene in mente un vecchio film greco, visto a un festival, in cui si immaginava l'esistenza di una speciale "agenzia" i cui dipendenti, attori, "interpretavano" la parte dei cari estinti delle famiglie che ne facevano richiesta, per aiutarle a elaborare il lutto. Oggi grazie alla tecnologia l'impossibile diventa possibile: a me una cosa del genere farebbe accapponare la pelle, però su questi temi non me la sento di criticare chi, per avere un minimo di conforto, cerca rifugio in una voce registrata. Sono questioni talmente intime e personali che mi viene difficile dare giudizi...

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    1. Il problema è che quel minimo di conforto altro non fa che allontanarti dalla realtà, e dunque dalla possibilità di elaborare il lutto e ricominciare a vivere. 😔

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  7. .. mi domando perché????
    Se prendi qualcuno magari appena entrato nel lutto di una persona cara ,magari anche non proprio in forma psicologicamente, c'e rischio che sbarella..ok magari veder filmati di momenti vissuti insieme..fa ricordare ,aiuta un po a vedere il bello che abbiamo vissuto insieme..il ricordo si farà più dolce..pian piano ...ma avere una voce che mi parla..poi spero dica solo buon giorno
    ...ma non ne vedo l'utilità..bohhh

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    1. E no, non dice solo buongiorno. Ci si può proprio comunicare... 😔

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  8. Sinceramente, no e poi no. Niente da dire sulla bambina, che come tutti i bambini non vede oltre ciò che desidera, ma noi adulti non dovremmo essere più saggi di così?

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    1. Dovremmo essere molto più responsabili, oltre che saggi, e comprendere che una funzionalità del genere può solo farci male.

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