martedì 13 luglio 2021

La mamma è sempre la mamma! Parola di Federico Chiesa

 
L'Italia ha conquistato il titolo di campione d'Europa 2020, e l'esultanza allo stadio di Wembley, nelle piazze, e ovunque è stata incontenibile.
In campo, però, un giovane calciatore classe 1997, Federico Chiesa, ha dato al mondo una bella lezione di vita.
A pochi minuti dalla vittoria, ha recuperato il suo cellulare e telefonato a sua madre, per darle la lieta notizia.

Fa specie pensare che un atleta di quel calibro possa avere (ancora) come primo pensiero sua madre ma, consentitemi, è meraviglioso, poiché denota non solo che il ragazzo non abbia mai perso il contatto con la realtà, restando umile, ma che tenga ben saldi quelli che sono i valori che contano davvero.

Il rapporto con i genitori è per me uno tra questi. Anzi, il principale.
Quindi, onore a questo giovane uomo che, al di là della sua bravura decisiva in campo ai fini del buon esito della partita, merita per me un applauso speciale.

Non amo il calcio, lo sapete bene, né concepisco tutta questa gioia per la vittoria di un titolo che non ci riguarda in prima persona, né porterà un solo euro nelle nostre tasche, però conserverò due ricordi di questa finale (che ho guardato di sfuggita a casa di amici, con mio marito).
Il primo è, appunto, la telefonata di Federico a sua madre e il messaggio che essa contiene anche (e non solo) per i tanti adolescenti che si vergognano di farsi vedere in giro con i propri genitori, o per i figli ormai adulti che presi dal lavoro e dagli impegni della vita, li trascurano.

Il secondo, invece, è l'abbraccio tra il tecnico Roberto Mancini e Gianluca Vialli, che sancisce una tripla vittoria. Quella del titolo calcistico, quella dell'amicizia e, soprattutto, quella della vita, considerando la dura battaglia contro il cancro che Vialli ha dovuto affrontare negli ultimi tempi.
Allora forza Italia, ma soprattutto lunga vita all'amore, all'amicizia e ai buoni sentimenti.
Perché sono questi che salveranno il mondo, non di certo una partita di calcio.

25 commenti:

  1. Le celebrità sono persone come noi, il gesto di Chiesa lo trovo naturale oltre che di buon esempio. Mi ricorda quando io chiamavo casa appena dopo aver affrontato un esame, comunque fosse andato.
    Perché gli eventi importanti della vita vanno condivisi con le persone importanti, come appunto un genitore, anche soltanto con una telefonata.

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    1. Sono d'accordo.
      Il problema è che, al di là di essere famosi o meno, molti tendono a nascondere il rapporto con i genitori, come se fosse imbarazzante. Gli uomini, in particolare, temono forse di perdere virilità dimostrando di essere legatissimi alla mamma o al papà?
      Che poi essere mammoni dementi è tutt'altra storia.

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  2. La mamma è sempre la mamma 💕
    Il calcio non mi entusiasma..certi calciatori che pensano di essere Dio..ancora meno ..perché alla fine sei uno in braghe corte che calcia un pallone non cardiochirurgo che salva vita ..
    A parte questo .
    Anche il primo calciatore con medaglia ha detto alla telecamera..mamma guarda qua!!
    Poi quello che telefona a casa..
    Poi mancini e Vialli..l'abbraccio loro vale la coppa ....
    Ah e inglesi..che si levano la medaglia..che fischiano inno italia ..che bruciano bandiera italiana..e se ne vanno prima premiazioni ..bella figura di 💩
    E quando son stata Inghilterra ..avevo detto paese multietnico..ma dove?
    Entravo in negozio dietro kingsley..e si rivolgevano solo a me ..lui nero lo saltavano..
    Beh adesso lo stan dimostrando ..con attacchiamo giocatori neri ..che han parato rigori..
    Dai alla fine meglio noi MAMMONI..si sa
    La MAMMA È SEMPRE LA MAMMA 🤣🤣🤣🤣
    Ciao

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    1. L'atteggiamento degli Inglesi (tifosi e calciatori) è stato così vergognoso, che non ho voluto nemmeno spendere un minuto del mio tempo per commentarlo.
      Hanno fatto la loro figura!

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    2. Uno dei motivi per cui non sopporto il calcio è, oltre alla noia totale del seguire una partita, la pressoché totale assenza di fairplay da parte di certe tifoserie; e non mancano anche gruppi di tifosi italiani, o di singole squadre di Serie A, pronti alla rissa per una partita andata male.

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    3. Questa gente dovrebbe essere tenuta lontana dagli stadi a vita.
      A prescindere dalla nazionalità, tifosi del genere sono uno dei cancri del calcio moderno, e andrebbero sedati sul nascere.

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  3. Che bello che abbiano questo rapporto così speciale col papà. Forse perché tu sei comunque sempre al loro fianco, e non hanno bisogno di telefonarti? 😘

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  4. Sul gesto, sui gesti tutto perfetto, sul fatto che il calcio sia "niente" non sono d'accordo, lo sport è aggregazione e tantissimo altro, non salverà il mondo ma forse salverà le persone.

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    1. Se bastasse il calcio a salvare le persone, saremmo tutti salvi da un pezzo, visto che (soprattutto in Italia) la gente si interessa più della serie A che dei disastri governativi, ambientali, ecc...

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    2. Lo sport è aggregazione se vissuto in un certo modo, rispettando gli avversari e giocando pulito.
      Sennò è una guerra regolamentata.

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    3. Lo sport è aggregazione anche se il Dio denaro non ne regola le dinamiche, altrimenti per me è solo un business.

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    4. Il business in parte lo capisco: se fai il pilota di Formula 1, ogni corsa può costarti la vita o renderti invalido, quindi l'ingaggio non può essere economico, più gli sponsor eccetera...
      Ma i calciatori secondo me sono strapagati, e lo si vede da come fingono dolori atroci appena un avversario li tocca durante un'azione. Poi dopo pochi minuti rieccoli in piedi a giocare! Glieli do io gli infortuni in campo, tipo nella pallavolo se il campo è un minimo bagnato e metti male il piede dopo un salto, che non ti rialzi e ti devono portare via in barella!

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    5. La disinvoltura con cui si alzano e ricominciano a correre, dopo aver simulato per dieci minuti chissà quale atroce dolore e sofferenza, mi ha sempre fatta sganasciare dalle risate.

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    6. Tipo i pianti dei bambini piccoli quando cadono.

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    7. Quelli sono più innocui, dai.
      Di sicuro non vogliono ingannare nessuno e falsare il risultato di una partita, ma soltanto ottenere qualche coccola dalla mamma. ;)

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    8. Intendevo la sproporzione tra il pianto e il dolore effettivamente provato. 😄

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    9. Attenzione non ho detto che è più importante o sullo stesso piano, dico denigrarlo anche no, e comunque io parlavo più sul piano umano che prettamente calcistico, nello sport non c'è solo il tifo, c'è insegnamento, ci sono valori.

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  5. Concordo con quello che hai scritto sul tuo blog .
    Io ho sempre apprezzato il Principe William . Mi ha molto deluso .
    Alla fine della partita persa , se ne è andato senza stringere la
    mano al nostro Presidente Mattarella e ; congratularsi con lui per
    la vittoria dell' Italia . Bisogna saper perdere .
    Altezza ; Non è stato proprio all'altezza !!!
    Besosbesosbesos . Laura

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    1. Diciamo che ha mantenuto lo stesso aplomb dei suoi connazionali. Ahahaha
      Ha fatto coerentemente schifo, insomma. ;)

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    2. Ha fatto davvero questo William?
      Proprio degno di quel cornuto di suo padre!

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    3. Ahahahah
      Però va detto che di corna ne ha fatte tantissime, prima di meritarle.
      Esiste un aggettivo che descrive questo status? Traditore è troppo soft. :))

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    4. Pensando alla classe e all'eleganza di Diana e confrontata alla obiettiva mediocrità di aspetto e di morale di Carlo, mi viene solo il detto "Dare le perle ai porci".

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    5. Sai che sono sempre stata profondamente innamorata di Diana Spencer.
      E ancora oggi, a distanza di più di vent'anni dalla sua morte, non mi perdo un solo documentario sulla sua vita, un film, una canzone, ecc.

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  6. Claudia la mamma è sempre la mamma diceva una volta un vecchio proverbio, sempre devota i presente anche se per qualcuno è una è un po' pesante invadente accaparratrice è pronta a battersi anche per un capello di un film la ricordo sempre indaffarata la mia eravamo Dei marmocchi arruffapopoli

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    1. Ahahha
      Poverina la tua mamma, costretta a rincorrervi continuamente. 😅

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