venerdì 3 dicembre 2021

A New York arrivano le 'stanze del buco' per drogarsi in sicurezza

 
La notizia che mi appresto a scrivere quest'oggi è stata trattata, nei giorni scorsi, dai migliori quotidiani internazionali.
Mi ha lasciata così perplessa, però, che ho pensato di discuterne con voi.
Siamo a New York, precisamente a Manhattan.
Qui stanno per aprire due strutture dedicate ai tossicodipendenti. La loro peculiarità è che non si tratta di cliniche in cui questi possano disintossicarsi, bensì di luoghi dove potersi drogare ma in sicurezza.

I pazienti, infatti, potranno contare sulla fornitura di aghi puliti, nonché sulla pronta somministrazione di farmaci in caso di overdose.
Sarebbe proprio la piaga delle morti per eccesso di droga ad aver portato il sindaco Bill de Blasio e il commissario per la Salute Dave A. Chokshi a prendere questa decisione.
Il 2020, sfortunatamente, è stato l'anno con più morti per droga mai registrati sia qui a New York che a livello nazionale. Ogni quattro ore, qualcuno muore per overdose a New York City - ha sottolineato Chokshi. - Siamo profondamente convinti dell'urgenza di aprire centri di prevenzione dell'overdose". (fonte Tgcom24).

Dunque, perdonatemi ma proprio non riesco a comprendere.
Per evitare che la gente muoia di overdose, non sarebbe più utile portarla a smettere di drogarsi, anziché permettergli di farlo in sicurezza?
Sarà una strana forma di psicologia inversa?

Quel che è certo è che le cosiddette "stanze del buco" sono già presenti da tempo in Europa, in Australia e in Canada.
Anche negli Stati Uniti pare ve ne siano alcune non autorizzate. Dunque quelle di New York saranno le prime ufficiali.

Insomma, che ne pensate?

26 commenti:

  1. Non approvo: magari dopo essersi "drogati in sicurezza" commettono qualche reato e hanno pure l'attenuante che erano incapaci di intendere e volere quando hanno commesso il fatto!
    Invece di realizzare comunità di recupero....

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    1. Al di là di quello che potrebbero combinare sotto gli effetti degli stupefacenti, questa iniziativa mi sembra soltanto un grosso controsenso diseducativo.

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  2. Disapprovo. A me pare poi più che una decisione per il "loro bene" un modo ipocrita per non mostrare gente che si droga nelle vicine aree magari in di New York. Le droghe pesanti sono una iattura, io son solo per la liberalizzazione a fine terapeutico della cannabis per tutto il resto no grazie anche se so che fumare una canna non è proprio lo stesso che bucarsi, lo so per essermi documentato io non ho mai fumato una canna anzi neanche mai una sigaretta.

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    1. Anch'io sono per la liberalizzazione della cannabis a scopo terapeutico, e ne ho parlato qui sul blog raccontando l'esperienza di Donato Pugliese.
      Ma queste stanze del buco mi sembrano un abominio per il genere umano.

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  3. La droga è redditizia, quindi perché far smettere la gente, quando puoi quasi normalizzarla in questo modo? :D
    Gli effetti collaterali, quelli che cita Gas, purtroppo avvengono anche per cose legalissime tipo alcool...
    Io non approvo, ma magari servirà a limitare altri tipi di danni e a tenere a bada e rimbambiti certi personaggi...

    Moz-

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    1. Giusto.
      E' redditizia. Quindi lo Stato non la combatterebbe mai a priori.
      Un po' come accade con la mafia, il gioco d'azzardo, ecc.
      Il Dio denaro vince sempre su tutto.

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    2. Io bandirei l'alcool come la droga. L'alcoolismo è anche più difficile da abbandonare della tossicodipendenza.

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    3. Esatto, è una cosa che rende.
      L'alcool? Io no, devo poter avere diritto di farmi una birra! :)

      Moz-

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  4. Ma nooooo , sono basita . Ma che facciano centri di recupero e propaganda
    "NO DROGA" che rimbecillisce e in alcuni casi , MORTE .
    Hai ragione , gioco d'azzardo , mafia ,fumo ecc...Lo Stato quanto guadagna !!!
    Lasciamo perdere che mi arrabbio .
    Buona giornata . Abbraccione . Laura ***

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    1. E mi arrabbio pure io, amica mia.
      Stendiamo un velo pietoso, va!
      Buona giornata a te. :*

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  5. Leggo per la prima volta, qui da te questa notizia ed è una cosa che non comprendo, mi mette un senso di tristezza. Perchè non aiutare questi ragazzi a venirne fuori, invece di aiutarli a drogarsi "in sicurezza"? Forse perchè il commercio della droga fa girare grandi affari; tutto,come sempre si riduce al facile guadagno e pazienza se tanti ragazzi continueranno a morire. Moriranno "in sicurezza" !!! Ciao e buon pomeriggio.

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    1. Forse ha ragione Moz.
      Il loro scopo è soltanto toglierli dalle strade per far sembrare che a New York la qualità della vita e della sicurezza pubblica siano ottime.
      Tutta apparenza.
      Come al solito. :(

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  6. Questi americani sono sempre più pazzi, comunque sono anch'io basito.

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    1. Il problema non è solo degli Americani.
      Pensa che, in Europa, esistono circa 90 stanze del buco.
      In Italia non ce ne sono ancora, ma non escludo che nasceranno, visto che se ne parla da anni.

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  7. Immagino che queste stanze aiutino anche a contenere i rischi di trasmissione di HIV, epatite e chissà che altro. Per il poco che ne so, non credo nel potere dissuasivo delle strutture, è il drogato - come l'alcolizzato - a dover sviluppare da dentro la voglia di uscirne e rivolgersi ai centri appositi. Se viene da te per una siringa pulita e cerchi di dissuaderlo,ti volta le spalle e va a cercarsi qualcosa per strada, secondo me... Funziona di più se dandogli la siringa gli dici "guarda, il giorno che vorrai smettere rivolgiti dove dico io". Ma queste sono solo mie elucubrazioni.

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    1. Il tuo discorso fila, ed io per prima sono la dimostrazione vivente che il metodo funziona, avendo fumato la prima e unica sigaretta della mia vita con mio padre.
      Però qui si parla di droga, e ritengo che queste strutture possano solo incentivarne il consumo.

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  8. La penso come te, perciò spero che intanto che li fanno drogare in sicurezza, ci sia anche qualcuno che cerca di convincerli a disintossicarli. Poi, per carità, da un certo punto di vista può avere un senso se previene le morti per overdose, però mi sembra quasi un'istigazione a drogarsi.

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    1. Esatto.
      Un'istigazione a drogarsi, tanto mica muori, ci siamo noi che ti salviamo in calcio d'angolo.
      Sembra un film dell'orrore, altro che.

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  9. Sai che non ne ho mai sentito parlare?
    Spero non si tratti di semplici 'stanze', ma siano un modo per agganciare chi ha questa dipendenza per poterlo convincere a disintossicarsi o a rientrare in programmi di assistenza.
    Così sì avrebbero un senso!
    Dici che sono troppo ottimista?

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  10. E' la prima volta che ne sento parlare, quindi sono completamente digiuna da questo tipo di notizia.
    Non mi sembra una gran boiata, sinceramente. Se tanto uno si deve drogare, meglio che lo faccia in sicurezza piuttosto che in mezzo ad una strada tra bambini e vecchietti.

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    1. Di sicuro è meglio che non lo faccia in strada, mettendo a repentaglio anche la salute degli altri.
      Ma se non lo facesse affatto sarebbe il top.

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  11. Meglio che in strada, ma bisognerebbe affiancare qualche equipe di medici, per farne uscire dal tunnel della droga.
    Saluti a presto.

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    1. Il team dei medici c'è, e le indicazioni per disintossicarsi anche, ma quanto possono fare effetto?
      Alla fine si tratta solo di consigli, e non di opportune terapie.

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  12. Da un lato non approvo, dall'altro mi rendo conto che impedire alle persone di drogarsi non è realistico, quando sul mercato esistono sia l'offerta che gli acquirenti. Vorrei vivere in un mondo in cui nessuno può speculare sull'incapacità di altri di affrontare la vita, questo sì. Non mi sembra una possibilità imminente, purtroppo.

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    1. Non mi sembra una possibilità realistica, altro che imminente.
      Né ora e né mai. 😔

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