martedì 7 giugno 2022

Fenomenologia di chi è appena tornato single: uomini VS donne

 
Nei giorni scorsi ho capito che una mia conoscente non era più fidanzata dopo molti anni di convivenza, senza nemmeno scambiarci due parole.
Allora, ho riflettuto sulla fenomenologia di chi torna single, in particolare sulla reazione degli uomini contrapposta a quella delle donne.
Partiamo dalla donna, e del caso di specie.

Stefania è sempre stata una ragazza bellissima e molto curata, ma non ha mai utilizzato troppo i social, in virtù di un carattere molto riservato.
Negli ultimi dieci anni, infatti, sulla sua bacheca Facebook pubblicava sporadiche fotografie che la ritraevano con Giuseppe, o al più consigli di moda e alimentari.

Da tre settimane, invece, ogni mattina ecco regalare ai suoi amici virtuali un selfie sfavillante, senza mai scrivere una sola parola.
Insomma, mi è parso evidente che fosse il suo modo di annunciare al mondo di essere tornata "sulla piazza".

Perché la verità è che se hai 42 anni e sei tornata improvvisamente single, cominci a credere di non avere più molto tempo da perdere, e l'ossessione di trovare un nuovo partner non ti dà scampo.
Probabilmente, ad influire sarà il ticchettio dell'orologio biologico, e l'idea di non poter più desiderare un matrimonio o dei figli, essendo ormai troppo matura.
E' terribile che una donna a quarant'anni possa (già) sentirsi vecchia, ma tant'è.

L'uomo, invece, vive la ritrovata singletudine quasi come una benedizione.
Prenota un biglietto per il derby calcistico dall'altra parte dello Stivale, scorre la rubrica cercando di decidere quale dei vecchi amici riesumare, per poter andare a bere qualcosa e fare baldoria.

Non credo che, al maschio importi davvero di avere vent'anni o cinquanta, perché tanto ci sarà sempre tempo per trovare una persona da amare, quindi perché avere fretta?
Non a caso, gli uomini si sposano anche a sessant'anni, ormai, e mettono al mondo figli con una moglie nettamente più giovane.

Quasi invidio la loro spensieratezza.
Dev'essere così bello vivere alla giornata, senza pensare al perché e al per come tutto accada.
Al massimo il problema si pone quando la loro madre ormai anziana verrà a mancare, ma non è nemmeno detto.

Insomma, a prescindere dal vostro sesso, come reagite davanti alla ritrovata libertà sentimentale?
Ideate strategie per rimpiazzare il partner perduto, o riuscite a godervi un po' di sano relax, senza inutili ansie?

16 commenti:

  1. Libertà sentimentale? Non mi calza come termine. Ognuno reagisce secondo il proprio carattere, io non ho minimamente voglia di rimettermi "sulla piazza" (semmai ci sono stato) né vivo la situazione come una benedizione, anzi è un dramma che si rinnova ogni giorno, cui riesco a resistere soltanto tuffandomi nel lavoro.

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    1. Sicuramente ogni caso è a sé, e le generalizzazioni non sono mai opportune ma, in linea di massima, è più comune che sia una donna a deprimersi per la fine di una relazione. L'uomo, tendenzialmente, si distrae in fretta.

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  2. A 40 anni la donna è in piena gioventù,l'uomo invece si sente gallo.Buona giornata.

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    1. L'uomo si sente gallo perché forse nessuno gli ha mai fatto notare che invecchia esattamente quanto la donna.
      La natura è molto ingiusta in questo.

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  3. Le reazioni cambiano, se c'era vero amore, a prescindere dal sesso, qualcuno soffrirà sicuramente.
    Sereno giorno.

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    1. Di sicuro la fine di una storia importante non rende felice nessuno.

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  4. Nel caso non so cosa avrei fatto, di certo baldoria anche no, non è nel mio carattere.

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    1. Ma non credo che saresti rimasto a casa a deprimerti. 😉

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  5. Purtroppo devo darti ragione.
    Conosco personalmente donne separate che trascurano i figli per fare la bella vita, e questo non mi piace per niente.
    Non amo giudicare gli altri, ma per fortuna queste donne non rientrano nel mio giro di amicizie, se no comincerei a scansarle.

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  6. .. io direi vita con compagno/a..o senza ..che cambia?? Secondo me non dovrebbe cambiar nulla.. dovresti aver una vita soddisfacente come singola persona ..sempre!!
    Ecco la paura ..il ridovere mettersi sulla piazza con ansia spasmodica..perché?? Sarà che son fatalista..se devi incontrare il secondo donna o uomo della tua vita . Lo incontri.

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    1. Lo incontri, sì. Perché nessuno rimane impunito. Quindi, prima o poi tocca a tutti innamorarsi. 😂😂

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  7. Mah! Non ho mai pensato al divorzio , la famiglia è importante per me .
    Penso che se avessi divorziato non avrei avuto bisogno di mettermi
    in piazza , già qualcuno....
    Le mie amiche sono quasi tutte vedove , e qui tocca l'età non più
    giovane ma , sono persone che comunque vivono bene senza un
    partner tra viaggi , escursioni , mangiate in varie località ecc....
    Un pochino vedove allegre .
    L'uomo ? Ha 7 donne a disposizione , sposate o no . Penso che
    siano più i figli a soffrire della situazione .
    Buenas noche . Bacioni .Laura
    PS. Oggi ho parlato spagnolo con una famiglia peruviana .
    PS. Oggi ho parlato spagnolo con una famiglia peruviana .

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    1. Io oggi sono stata al teatro della città per un'esibizione di ballo della classe di Lorenzo.
      Faceva molto caldo, ma è stata una bella esperienza.
      Bacioni.

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  8. Io sono single ormai da tanto, troppo tempo. E non per mia scelta. Onestamente non ci trovo niente da festeggiare... ho 50 anni, probabilmente trascorrerò il resto della mia vita in solitudine, con tutto quello che comporta. La solitudine è una brutta bestia, anche se uno la sceglie (perchè non se ne rende conto). Non la auguro a nessuno. Però indubbiamente è vero: per le donne è molto più pesante, ma solo perchè gli uomini, appunto, non pensano alle conseguenze.

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    1. Non credo che una persona single a cinquant'anni sia destinata ad invecchiare da sola.
      Poi dipende molto da quanto si desideri dividere la propria vita con una donna.
      Tu sei avvantaggiato, lavori al pubblico, (ricordo bene, in banca?) e non credo che ti manchino le occasioni per conoscere nuova gente. Nel tempo libero, poi ci si può iscrivere in palestra e anche lì è facile stringere nuove amicizie che poi, magari, possono trasformarsi in altro.
      Insomma, per carattere tendo a non rassegnarmi mai, e spero che tu faccia altrettanto.
      Un abbraccio.

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