venerdì 6 settembre 2019

Esistono ancora le prefiche (piangitrici ai funerali)?

Qualche giorno fa leggevo la notizia di un parroco di Castelvecchio di Imperia che lamentava la poca presenza di fedeli ai funerali, ed invitava sui social a partecipare almeno per le condoglianze.
In un post pubblicato su Facebook, infatti, padre Paul Kerner scriveva "Chiedo se c'è qualcuno libero per dare condoglianze cristiane. Sarebbe bello. Grazie".
Mi è tornata in mente, quindi, la figura delle prefiche o piangitrici. Ve le ricordate?

"La prèfica (in latino: praefica), nel mondo antico, era una donna pagata per piangere ai funerali". (Fonte Wikipedia).
In questo caso, mi pare di capire che il parroco stia chiedendo la stessa cosa, ma senza che vi sia un pagamento, ovvero a scopo benefico.
Eppure, il ruolo della piangitrice era stato vietato molti anni fa.
Se ne trovano tracce storiche fino al secondo dopoguerra o, in rari casi (Calabria, Basilicata e Sardegna), fino agli anni Ottanta.
Da allora, le lacrime versate ai funerali sarebbero autentiche.
Eppure io ho un'altra teoria in merito.

Di sicuro non esiste più un pagamento per presenziare alla veglia o alle esequie del defunto e lamentarsi in grande stile, però in tanti lo fanno per il puro gusto di sembrare persone per bene.
Quando è mancato mio padre, credetemi, ne ho viste di tutti i colori.
Gente che entrava a casa mia e che non avevo mai visto prima, ma che sosteneva di conoscere papà ed ostentava persino una falsa commozione. (Gliene avrei procurata una cerebrale, per la rabbia, ma per fortuna riuscivo ad ignorare questi episodi...).
Persino i parenti più stretti (quelli con cui, però, non vi era un sincero legame affettivo) chiacchieravano amabilmente tra loro e al momento dell'ingresso del sindaco o di qualsiasi altra personalità di spicco iniziavano a piangere disperati.
Ho già scritto qualcosa in merito alle farse che avvengono durante le veglie funebri, ma non ricordo dove, altrimenti avrei ripreso il discorso partendo da lì.

Insomma, che sia una professione o meno trovo squallido che qualcuno pianga ai funerali soltanto per fare scena. Allo stesso modo, detesto quelli che nel percorso che li conduce sino alla tomba del proprio caro, al cimitero, controllano i nomi ed i volti dei nuovi defunti, quasi come se ne collezionassero l'identità a mo di figurine Panini.
Succede anche a voi?

58 commenti:

  1. Cara Claudia, lo sai che molti anni fa, sentendo dalle persone del sud che avevano questa usanza mi è venuto da ridere, non avrei mai pensato una cosa simile.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Effettivamente è davvero imbarazzante.
      Ed è ancora più triste che qualcosa di analogo venga richiesto oggi.
      Buona giornata a te.

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  2. Io non ho mai sentito questa cosa. E non ho neanche mai visto commedie simili. Forse sono solo ingenua eh, o semplicemente siamo meno propensi alla maifestazione dei sentimenti quassù tra i monti. Forse la tua sensazione quando è mancato tuo padre era però maagari un po' distorta dal grande dolore

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    1. No Nia.
      Magari fosse così.
      Davvero "ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare"..
      Gente che chiacchierava sogghignando del più e del meno e che si mostrava straziata nel momento in cui la sala si riempiva.
      Non auguro a nessuno di vivere scene del genere..

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  3. Io ho già fatto fatica con le fiche ...figuriamoci con le pre e le post!
    Ahaha!!!

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    1. Ero sicura che qualcuno avrebbe notato una certa assonanza......
      Monellaccio!! 🤣🤣🤣

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    2. Credo sia prettamente un usanza terronica.
      Quella delle veglie funebri.
      Ricordo che un blogger anni fa ci scrisse pure un racconto da sganasciarsi dalle risate.
      E dai commenti si meravigliavano che qua al nord non si usasse poi tanto farle;)
      Mi ricordo pure un film con Totò sull’argomento se non mi sbaglio.
      Detto questo se pagassero ( bene ) io ci andrei.
      Esiste il precasso(?) ahahaha!!!!
      Io da bambino ( elementari) ero capace di piangere a commando, davvero!

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    3. Quindi vorresti fare il prefico?
      Suona bene. Ti fa sembrare sexy.. 🤣🤣🤣
      E comunque no. Non è un'usanza solo meridionale.
      Quanto alla veglia, non so come facciate al nord nel tempo che intercorre tra il decesso e la possibilità di sepoltura.
      Per legge devono trascorrere almeno un tot di ore.
      Ecco, noi la chiamamo veglia.. Voi avete dei parcheggi per defunti? 😜

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    4. Non la facciamo in casa sta sicura.
      I defunti dei funerali che son andato di solito son morti in ospedale.
      Il giorno del funerale nell’obitorio preparano la camera ardente e puoi andare a vedere il defunto due ore prima ( è questa la veglia funebre?)

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    5. Quando muoiono in ospedale si fa così anche al sud.
      Ma se muoiono in casa vengono portati nella saletta di una chiesa fino al giorno del funerale. Molte volte, però, le chiese sono tutte occupate da altri defunti o da manifestazioni tipo sepolcri e presepi, quindi l'unica scelta è vegliarli in casa.

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    6. Si però stanno solo i familiari ( quelli che vivono in casa con il defunto) al massimo viene qualcuno a dire un rosario.
      Però che ti muoia in casa qualcuno almeno per quello che so io da molto è considerato una sfiga doppia ( perdonami la scarsa delicatezza)
      Molti preferiscono pagare 300 € ( chi può) e portarli nell’obitorio.
      Ma fate una specie di “ricevimento “, nella veglia?
      Tipo gli americani.
      O gli zingari.

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    7. Se non vedo l'accento, io leggo tutto come se fosse sulla penultima vocale (così insegnano a scuola), per cui appena sono entrato qui mi sembrava si stesse parlando di tutt'altro... 😂

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    8. Ahahaha
      E bravo Gaspare. Puoi dare la mano a Max. Sporcaccione! 🤣🤣🤣

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    9. Max, nessun ricevimento.
      Di solito amici e parenti portano qualcosa da mangiare per genitori e figli, che depositano in cucina.
      Quindi tendenzialmente si trovano cornetti per la colazione, o focaccia e simili. Al massimo qualche succo o acqua.
      Poi, ovviamente, le esagerazioni non mancano mai, ma non mi risulta che qualcuno prenoti un buffet.

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    10. Ahaha!!!!no no da noi na roba del genere non esiste.
      Dar da magnar a un funerale...!
      Ma sai che i nordici son più freddi😀
      Ps.
      Cornetti e focaccia ....Mi stai a prendere per il culo ... vero?

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    11. E no. Ma non lo fanno mica tutti.
      Di solito chi va ad una veglia sa che i parenti del defunto non hanno né testa e né voglia di cucinare, quindi magari gli porta qualcosa sperando che si nutrano per non lasciarsi anch'essi morire.
      Personalmente in quei giorni non toccai forse nemmeno acqua, infatti persi cinque chili, ma i presenti non si fecero scrupoli a "stuzzicare".

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  4. Il termine prefica mi è nuovo, ma ho presenti queste persone avendole viste in alcuni film.
    No, dal vivo non credo: per mio nonno nell'87 si mobilitò spontaneamente mezzo paese perché era un gentiluomo d'altri tempi, e non ricordo pianti scenografici... Per mio padre invece parteciparono pochissime persone, nonostante si fosse fatto tanti amici con una generosità e disponibilità continua che, evidentemente, non meritano manco un'ora per un funerale; ovviamente anche in questo caso, uno venuto a piangere apposta si sarebbe notato...
    Al limite ci sono individui che, vivendo nei pressi della parrocchia, non si perdono una sola celebrazione, quindi presenziano anche a tutte le Messe funebri, ma restando nelle retrovie...
    Piuttosto si usa un'altra attività: donne disponibili a recitare i rosari nella casa del defunto, per tre sere dalla morte...

    Credo mi darebbe fastidio come pratica delle prefiche, chi lo fa forse crede di ingraziarsi qualche benevolenza divina?

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    1. Ma no. Semplicemente lo facevano per lavoro.
      Infatti le prefiche venivano regolarmente pagate dai familiari del defunto o dalla parrocchia.
      Nessuna raccomandazione divina.
      Era proprio un business. Come tanti altri che ruotano attorno alla chiesa cattolica..

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    2. Sì ma se non sbaglio tu hai visto gente piangere in maniera programmata, chiacchierando per il resto della veglia funebre, per "apparire"... E siccome hai detto che non lo si fa più per ricevere denaro, una ragione ci deve essere.

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    3. Forse stiamo confondendo i ruoli.
      Le piangitrici erano donne perfettamente estranee alla famiglia del defunto che venivano pagate per fare scena. Delle attrici, diciamo.
      Io invece mi riferisco a parenti ed amici non davvero legati col cuore alla vittima, che ostentano falsa commozione per attirare l'attenzione dei presenti.
      Un po' come quelli che pubblicano felici foto di coppia sui social e divorziano due settimane dopo.
      È tutta facciata.

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  5. So di questa usanza ma, credo, fosse diffusa al sud. Qui dalle mie parti non penso che ci fossero le prefiche, almeno io non l'ho mai sentito dire. Al funerale di mio padre (a marzo), c'erano solo persone che conoscevo , poi se il dolore fosse autentico o meno questo non lo so. La cosa che mi ha dato più fastidio è che alcuni miei cugini non si sono fatti neanche sentire per dirmi una buona parola, in quel momento. Ci sta che non potessero partecipare al funerale per motivi di lavoro o salute ma, almeno, una visita a casa, una parola di vicinanza al telefono. Invece niente e questo sì che mi ha infastidito molto. Buona giornata.

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    1. Molte volte a mancare all'appello è proprio quella persona che credevi essere legata a te o al defunto da un rapporto speciale.
      E allora accumuli piccole ferite sulla ferita eterna...
      Buona giornata a te.

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  6. Dalle mie parti c'è un'altra barbara usanza: andare a fare le condoglianze ai familiari del morto per tutti e due i giorni antecedenti il funerale. E vanno a trovare il morto a casa ogni momento e giù di condoglianze, e poi davanti alla casa all'uscita del corteo funebre, e poi all'ingresso in chiesa, e poi subito subito all'uscita, e poi all'ingresso del cimitero, e poi anche dentro il cimitero. Ormai è diventata un'abitudine per le famiglie del posto di annunciare la morte del loro congiunto (con tanto di epigrafi) a funerali avvenuti, e al funerale partecipano solo i parenti stretti: si sono stufati di tutta questa gente che, molto ipocritamente, va a rigirare il coltello nella piaga e non li lascia in pace; e dico ipocritamente perché, appunto, almeno tre quarti di quella gente col morto non ha mai avuto a che fare.

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    1. Quali sono le tue parti?
      Perché hai descritto perfettamente quello che avviene da me, in Puglia.

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    2. Rispondo con un generico "nord ovest", visto che quest'usanza l'ho vista in Valle d'Aosta, in Piemonte e anche in certe parti della Lombardia. Quanto a me, ho parenti sparsi in tutta Italia, e, già, confermo le tue parole: anche in Sicilia l'ho vista.
      (Chi è Dumdumderum e da dove viene? Lascio insoluto il mistero. Dumdumderum è l'alter ego di una persona che agisce - ahi ahi - un po' da "leone da tastiera" rimanendo dietro un anonimato-non-anonimato, anche se chi mi conosce di persona sa che in ogni caso non le mando a dire. In ogni caso, che io sia del nord ovest non è affatto un mistero...)

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    3. Non alludevo al fatto che fosse un mistero, ma io non ne ero a conoscenza in quanto non abbiamo mai avuto il piacere di "conoscerci".
      Ti ho letto spesso in passato, ma senza che vi fosse uno scambio di opinioni tra le parti.
      Degli altri, invece, conosco nome, origini e quello che hanno voluto raccontarmi.
      Lo spionaggio non fa per me. 😉

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  7. Avevo sentito di questa usanza nel Sud . Penso che oggigiorno non esista
    più . Io non ho pianto al funerale di Mamma , ho tanto pianto prima
    quando il Medico mi disse che non c'erano speranze....
    Al funerale di mio Fratello , mentre portavano via la bara , mi è venuto
    all'improvviso un pianto violento con singhiozzo ma è durato solo
    5 minuti . Sono stati funerali sobri , poca gente e composta .
    So' che anche il mio sarà così .
    Non sono una dal pianto facile ma , soffro molto dentro e sto' ancora
    più male .

    Mi sto' preparando per la partenza . Qui si annuncia temporale e si
    abbasseranno le temperature . Da mia figlia farà freddino quindi ,scarpe,
    maglie , una giacca e ombrelli . Staremo in casa a giocare con Nora .
    Spero da te ci sia sole .
    Buona giornata . Abbraccione e bacione .
    Laura

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    1. Qui c'è sempre il sole, almeno fino all'inizio di ottobre.
      Per quanto riguarda la tua compostezza, ti faccio i miei complimenti.
      Io, invece, al funerale di mio padre ero uno straccio e piangevo continuamente.
      In quel momento di sconforto e devastazione, in tutta onestá, non mi è fregato nulla dell'opinione degli altri.

      Buon viaggio a te e dai un bacino a Nora da parte mia. 😘

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  8. Una volta esisteva, oggi non so.
    Serena giornata.

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    1. Forse non è poi così.....
      Morto e sepolto. Tanto per restare in tema. 😅

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  9. Su certe scene ai funerali e sui soggetti che si incontrano ed i comportamenti che tengono sarebbe da farci un film se già non è stato fatto, Anch'io detesto la falsità nei funerali figuriamoci questa vecchia figura di piangiatrici a pagamento. Meglio il silenzio, meglio poca gente me sincera piuttosto che uno spettacolo squallido e d una simulazione davvero nauseante.

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    1. Esatto.
      Preferirei morire circondata solo dai parenti ed amici più stretti, piuttosto che da decine di persone false e frivole.

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  10. Ce ne i sicial pieni che per like o cuori piangono come e quando vuoi. Senza trasciare reality e show televisivi😅

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  11. Non ne ho più sentito parlare è in disuso da moltissimi anni. Mi ha sempre dato fastidio solo ascoltare i racconti delle persone anziane figuriamoci vederlo dal vivo: mi vengono i brividi. L'ho sempre commentato come un teatrino di pessimo gusto, in questi momenti le persone hanno bisogno di altro e non di strilli pagati. Fortunatamente possiamo dire "era oggetto di una ricerca quando ero alle medie". Ciao

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    1. Purtroppo, come dicevo a Vincenzo, forse adesso non le pagano più, ma esistono ancora molte donne (e uomini) che frequentano i funerali "per sport".
      Terribile.

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  12. Non so se esistano ancora, però so di gente che ai funerali va quasi come per divertimento...così tanto per...

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  13. Ciao Claudia! So che in epoca classica c'erano le famose "prefiche", pagate per piangere e disperarsi...ma credevo che quell'epoca fosse finita!

    Personalmente io, nel mio paese, evito di andare al cimitero nel cosiddetto "Ponte dei morti": gente che si veste elegante, che fa la passeggiata, che ferma gli altri per farsi gli affari altrui, che "si fa notare", che spettegola come se fosse al bar e pure ad alta voce… a due passi dalle tombe dei defunti. Lo trovo TREMENDO! Se vuoi goderti il ponte di Halloween e divertirti, vai in centro paese, vai al parco, fai dolcetto e scherzetto coi tuoi bimbi, beviti una cioccolata calda al bar. Il cimitero non è un luogo di spasso!

    C'è un romanzo di Andrea Vitali, "Quattro sberle benedette", in cui, per l'appunto, una perpetua confessa al suo parroco che la gente che fa la 'sfilata cimiteriale' il 2 novembre la fa solo ridere, perché le sembra una commedia messa in piedi per farsi vedere, manovrata da quel misterioso burattinaio che poi è la convenzione sociale. Secondo me è un ritratto perfetto di questa situazione!

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    1. Dovresti vedere quante tombe abbandonate per tutto l'anno, senza nemmeno l'ombra di un fiore finto, vengono adornate alla vigilia di Ognissanti "per far vedere".
      Solite scenette senza valore di gente senza valori (il gioco di parole è voluto).
      Non conosco il libro, ma sicuramente racconta una squallida realtà sotto gli occhi di tutti.

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  14. Risposte
    1. Anche tu fai parte del club degli sporcaccioni.
      Chissà perché, non avevo dubbi......... :P

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  15. Esistono ancora (a me fanno pena)
    Buona giornata

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  16. Davanti ad usanze da palcoscenico come questa, posso soltanto nutrire il dubbio sacrilego che "sentimenti" sia una parola composta: senti? Menti!

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  17. La mia bis nonna è morta a 95 anni.
    Sotto le finestre della sua casa al primo piano passavano tutti i funerali e lei si metteva a guardarli e commentava: " Che fortunata! Guarda quanta gente!! " - soprattutto per persone venute a mancare molto giovani - " Al mio ci saranno dieto solo voi e quattro gatti!"
    Noi le rispondevamo: " Per forza: li hai sepolti tutti!!!"
    Ecco: anche io, al mio di funerale, voglio ci sia pochissssssima gente!!

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    1. Ad arrivarci a 95 anni mi accontenterei della sola presenza di mio figlio.. 😅

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  18. Io abito al nord, ma vengo dalla Toscana. In entrambi i luoghi non sono a conoscenza di tale usanza,io l'ho scopertata solo pochi anni fa vedendo un film, è una falsa che fa veramente pena.
    Buon fine settimana, Stefania

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    1. Ricordi il titolo del film? Sarebbe interessante citarlo.
      O comunque la figura della prefica non era centrale?

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  19. Se non sbaglio, ho appreso delle prefiche al liceo scientifico. Ritengo che ciò che ci sembra squallido o artificioso oggi fosse perfettamente normale all'epoca, ma meno male che i tempi cambiano!
    A me danno fastidio quelli su FB che si dolgono della morte dei VIP. Ma che je frega?
    In quanto ai comportamenti inopportuni... beh, il tipo con cui sto quando morì mia madre stava in un'altra regione con una figlia, e per non lasciarla sola non è venuto al funerale; inoltre mi ha maldestramente scritto che aveva tolto il disturbo, intendendo che aveva smesso di soffrire, ma ovviamente non glie l'ho mai perdonata. Quando è morta la sua di madre ho tentennato parecchio: vado o non vado? Alla fine sono andata, ma solo per salutare lei che era una brava persona.
    Inoltre pensa che alla camera mortuaria dell'ospedale avevano scambiato mia madre con un'altra persona ed è successo un putiferio... anzi chissà se l'hai commentato, nel 2014 tenevi già questo blog?

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    1. Noooo.
      Il mio blog ha appena un anno e mezzo.
      Nel 2014 mi stavo sposando e avevo ben altre cose a cui pensare. Ahahha
      Ma quindi tu hai un blog? Linkamelo, ti prego.
      Quanto al tuo compagno, io l'avrei strozzato.
      Il mio ex arrivò per ultimo alla veglia di mio padre. Pochi mesi dopo lo lasciai.
      Quanto ai vip, ho perso un'amica per questo.
      Quando morì Robin Williams scrissi su Facebook un post sarcastico alludendo al fatto che tutti stessero piangendo la sua morte senza aver probabilmente mai visto un suo film.
      Aurelia commentò che sono un'insensibile e che dovrei vergognarmi.
      Fine dell'amicizia. 😅

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    2. Non tengo blog, ho una vita troppo insignificante! Però la cosa finì sui giornali. Il mio compagno me ne ha fatte tante altre ma in qualche modo riesce a farsi riammettere nelle mie grazie. Ma non dimentico nulla.
      Sai chi piangerò pubblicamente? Stephen King e basta. Restare senza suoi nuovi libri sarà brutto 😓

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  20. Non so a nord ma qui a sud c'è una situazione vergognosa per i funerali e i defunti.
    Almeno da me c'è gente, soprattutto anziani, che vanno solo a spettegolare e a vedere "chi c'è" manco fosse una festa in discoteca.
    Purtroppo c'è ancora l'usanza di accompagnare la salma mentre penso sia meglio e meno doloroso evitare una sciocca processione del genere e andare direttamente a salutare il defunto al cimitero. Credo che questa cosa sia rimasta solo qui da noi... e pensare che fino ad una decina di anni fa, si usavano ancora le carrozze con i cavalli.. >_>

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    1. Dalle mie parti non sento più la banda, almeno.
      Ma fino a sei o sette anni fa era un must.
      Quindi tutto il paese ascoltava la famosa processione..
      Carrozze non ne ho mai viste. Per fortuna!

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  21. Lo trovo assurdo si piange solo quando si soffre veramente e non è vergogna,buona serata Claudia

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    1. La vera vergogna è piangere per facciata..
      Buona serata a te

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  22. Che superficialita' ..i pianti di morte derivano dalla NOSTRA ORIGINE GRECA. STOP

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Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.