Qualche giorno fa, durante la premiazione degli Emmy Awards, Michelle Williams (nota al pubblico per aver interpretato il personaggio di Jen nella serie "Dawson's Creek") ha ritirato il premio come miglior attrice protagonista per la sua interpretazione di Gwen Verdon in "Fosse/Verdon", ed ha portato i presenti a riflettere sul tema della disparità salariale di genere nell'industria televisiva e cinematografica.
C'è da dire, però, che il gender pay gap non riguarda soltanto il mondo dello spettacolo, anzi.
In qualsiasi professione, a parità di ore di lavoro e di prestazioni svolte, una donna guadagna meno di un uomo.
Per fornirvi dei dati statistici ho consultato l’edizione 2019 del Gender gap report, pubblicato dall’Osservatorio Job Pricing, con la collaborazione di Spring Professional, lo scorso mese di luglio.
Secondo il rapporto, a parità di ruolo, le donne italiane percepiscono uno stipendio inferiore del 10% rispetto a quello degli uomini.
In Europa, su 24 Paesi oggetto dello studio, l’Italia si classifica al 17° posto per parità retributiva tra i generi.
Eppure, stando alle statistiche, le donne avrebbero persino più titoli degli uomini.
Difatti, il 54% dei laureati italiani è donna. Questo non impedisce, però, a chi le assume di discriminarle dal punto di vista salariale.
Insomma, perché nel 2019 la parità di genere è ancora un'utopia nel mondo del lavoro e non solo?
Vi è mai capitato di assistere inermi a dinamiche del genere?
Molti anni fa (nel 2007) effettuai uno stage nell'ambito di un progetto mirato alla professionalizzazione dei giovani presso un'importante azienda della mia città.
Spesso mi occupavo della consegna delle buste paga ai dipendenti, quindi conoscevo a memoria gli stipendi di ciascuno di loro.
Fu la prima volta che toccai con mano il gender pay gap. Di lì a breve, avrei cominciato a subirlo in prima persona, senza potermi neppure lamentare.
Che amarezza...
Il mondo è pieno di disparità, siamo in piena regressione.
RispondiEliminaSereno giorno.
Il problema è che non vedo miglioramenti su nessun fronte...
EliminaBuona giornata a te.
Cara Claudia, questo è lo scandalo che continua a invadere in ogni parte del mondo.
RispondiEliminaCredo che se ne parlassimo di meno e facessero dei fatti concreti sarebbe tutto chiaro.
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ma i fatti come li facciamo se non denunciamo il fenomeno a gran voce?
EliminaA parità di lavoro dovrebbero essere tutti uguali.
Uomini, donne, giovani, anziani, bianchi, neri, ecc...
Un'ingiusta realtà: conosco donne che lavorativamente non hanno nulla da invidiare agli uomini! Anzi magari arrivate a casa fanno anche le mamme e le mogli, che non è certo una forma di puro relax...
RispondiEliminaDa quello che ho sentito negli anni, la "giustificazione" di questo trattamento impari starebbe nel fatto che la donna, avendo diritto fino a nove mesi di maternità (retribuita), rappresenta un elemento "di rischio" per l'economia aziendale. Da un lato la trovo una spiegazione abominevole, dall'altro mi chiedo se non sarebbe più giusto se lo stipendio di maternità fosse prelevato da un fondo comune nazionale, consentendo all'azienda di assumere, per quel periodo, una figura "supplente" alla donna in maternità...
Non conoscevo questa spiegazione, ma mi sembra assurda oltre che abominevole.
EliminaAllora le tantissime donne sterili o che non vogliono avere figli dovrebbero essere pagate quanto un uomo? Oppure essere penalizzate perché semplicemente portatrici di utero?
Cavoli, in questi termini la discriminazione è persino peggiore!
C'è dell'altro.
EliminaAlcuni datori di lavoro assumono donne facendo firmare loro una lettera di dimissioni senza data, per avvalersene in caso di gravidanza della dipendente... In modo da licenziarla facendo credere che sia stata lei ad andare via, godendo quindi loro di agevolazioni fiscali e la dipendente penalizzata dall'indennizzo di disoccupazione... Uno squallido ricatto maschilista del 21° secolo!
Non so se è una storia vera, ma mi raccontarono di una donna che, pur di farsi assumere da un'azienda il cui titolare era fissato che le donne incinte sono una spesa perché vanno pagate ma non producono, presentò una certificazione falsa di sterilità. Dopo due anni di lavoro integerrimo, lei decise col marito di fare un figlio e, al momento opportuno, è entrata in maternità. Il datore di lavoro, al rientro della dipendente, le ha fatto causa per quella certificazione falsa. Causa vinta dalla donna, ma il datore non l'ha voluta più tra i piedi per questioni di fiducia.
Che storia!
EliminaNon credo assolutamente che sia legale richiedere una certificazione di sterilitá.
Nella vita mi è capitato una sola volta, onestamente, che mi chiedessero se avevo in progetto matrimonio e figli.
Risposi di no. Sei mesi prima era venuto a mancare papà e non avevo davvero la minima intenzione di sposarmi.
Due anni dopo ero moglie.
Vedi come cambia la vita?
In ogni caso, avrei risposto di no anche se avessi già accettato una proposta di matrimonio.
Certi datori di lavoro ottusi ed inetti ti costringono a mentire!
Sinceramente pensavo fosse una cosa del passato, anche perché ho spesso lavorato con ragazze, che prendevano i miei stessi soldi di stipendio/paga... Addirittura ci fu un caso dove una ragazza prese più di me e di un altro, perché si fece un paio di giorni festivi XD
RispondiEliminaComunque, non immaginavo ci potesse essere ancora questa disparità, credevo che lo stipendio fosse uguale per chiunque, con un salario stabilito dai sindacati... :o
Moz-
No Moz, altro che passato.
EliminaLa disparità esiste ancora e temo esisterà sempre... :(
Nel pubblico non esiste questa disparità...almeno spero.
RispondiEliminaNel privato..boh dovrei chiedere a mia sorella..ma da mia moglie , quando assumono un cameriere o una cameriera o un cuoco o una cuoca non mi sembra ci siano queste disparità.
Quando lavoravo in fabbrica (eoni fa')le figuri professionali come stipendio erano alla pari , parlo di operai .
Mah?
Nel pubblico i contratti sono standard e prescindono dal genere.
EliminaLe schifezze accadono nel settore privato..
Ciao Claudia! Sono d'accordo con te, ed aggiungo che le disparità di genere nel mondo del lavoro purtroppo non riguardano solo la paga. Temo che ognuna di noi, in modo diverso, ne abbia fatto esperienza almeno una volta. ...è uno di quegli argomenti che mi fanno veramente arrabbiare!
RispondiEliminaUno di quegli argomenti molto tristi, che ci fanno sentire inermi davanti ad una società malata. Perché questo è...
EliminaUh che bello.
RispondiEliminaSpero di leggere presto qualcosa in merito sulla tua visita.
Per lo stipendio spero dipenda davvero solo dagli straordinari..
Speravo fosse una visita di cortesia.. 😭
RispondiEliminaMai compreso il perché di tale disparità...però è triste, tristissimo che ci sia.
RispondiEliminaForse il motivo è nel commento di Gas, ma è davvero penoso!
EliminaCi vuole tempo, ci sono ancora tante convinzioni, ma prima o poi si riequilibrerà, almeno così spero.
RispondiEliminaNon mi sento così ottimista..
EliminaAnche per me ci vuole ancora tempo, poi ci sarà più equilibrio. Un saluto affettuoso 💚😊
RispondiEliminaIo invece stento a crederci.
EliminaUn bacio
Non trovo giusto questa disparità.
RispondiEliminaBuona giornata.
E' assurda, come tutte le discriminazioni.
EliminaLe indossatrici prendono più degli indossatori...non è giusto!!
RispondiEliminaDavvero??
EliminaQuesta sì che è una bella notizia! Ahah
Forse anche le escort guadagnano di più.. 😜