lunedì 17 gennaio 2022

Il Covid annienta la nostra umanità (e il buonsenso)

 
Tra le penne giornalistiche contemporanee che preferisco vi è, sicuramente, quella di Massimo Gramellini.
Venerdì scorso, leggendo il suo Caffè, ho provato una stretta al cuore e ho deciso di scrivere due righe in merito.
L'articolo, che vi propongo anche in versione cartacea, parla del distanziamento emotivo, piaga degli ultimi due anni.

La protagonista di questa triste vicenda di cronaca è Alessia Nappi, 25enne di Sassari.
Sabato 8 gennaio, incinta di cinque settimane, si reca al pronto soccorso ostetrico dell'ospedale "San Pietro", lamentando dolori addominali e leggere perdite sanguigne.

Dopo un'inutile attesa di circa venti minuti, però, l'ostetrica di turno la invita a presentare un tampone molecolare, per poter accedere in reparto ed essere visitata.
Alessia ha alle spalle due dosi di vaccino anti Covid, ma non si è sottoposta a nessun tampone recentemente, e in ospedale non possono fargliene uno.
Dunque, viene rimandata a casa, col consiglio di assumere una Tachipirina e di tornare in caso di peggioramento, col risultato del tampone alla mano.

Il fato vuole, però, che nello stesso parcheggio del nosocomio, pochi istanti dopo, Alessia abortisce spontaneamente.
Sarebbe accaduto lo stesso se lei fosse stata prontamente visitata?
Probabilmente sì, ma non è questo il punto.
Una donna in stato interessante non può e non deve assolutamente essere respinta da un ospedale.
Nemmeno se avesse la peste bubbonica.

E invece accade. In Italia e in mille altri Paesi.
La verità è che la pandemia ci ha tolto completamente il senso della misura e ha spento la nostra umanità.
Perché, al di là di qualsiasi protocollo, un medico dovrebbe mettere a rischio persino la sua carriera per curare una persona in difficoltà.
O almeno io la vedo così.

Ma cosa ci aspettiamo se, per primi, siamo tutti terrorizzati da questa emergenza sanitaria?
Se una persona fa uno starnuto all'ufficio postale, (nella mascherina s'intende), subito scatta il panico.
Se un anziano cade per strada, prima di aiutarlo a rialzarsi, ci si chiede se avrà il Covid, o se semplicemente sarà inciampato.
Che scenario triste.
E i nostri figli stanno crescendo con questi pessimi esempi.

Conservate la vostra umanità, se ne avete ancora, e mettete la mascherina sul naso e sulla bocca, invece che sugli occhi e sul cuore!

22 commenti:

  1. Che dire .. ci stiamo perdendo per strada..già prima l'umanità era latitante ..adesso c'e scusa covid..non ti toccò..non ti guardo..potresti esser appestato ..
    Ok capisco la paura..ma veramente ci stiamo perdendo..
    Poi non capisco ..vado in ospedale perché sto male..mica devo fermarmi in farmacia a far tampone ...
    Ho portato marito al p.s. vaccinato ..ma no tampone..messo in una stanza con altri ..distanziati..fatto tampone ..risultato ..curato!!
    Si magari la ragazza abortiva lo stesso..madove sta l'umanità???
    O come ho urlato tempo fa ad una dottoressa al p.s. .. io non mi aspetto da te l'umanità..questa o ce l'hai o no ..ma mi aspetto la professionalità..quella la pretendo ..anche perche io ti pago..con le tasse ..se non ti va bene ..stai a casa..
    Questo ogni tanto si dovrebbe dire a chi ci cura male . Anche urlando..
    Ciao...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto. Al di là dell'umanità esiste una professionalità che spesso viene a mancare.
      Nell'ospedale in questione avevano finito i tamponi rapidi. Ma è davvero assurdo rimandare indietro i pazienti per un loro errore.
      Inaccettabile!

      Elimina
  2. Episodio che mi fa incazzare... Si è persa l'empatia, oltre a quella cosa che ci dovrebbe distinguere dagli animali, l'umanità.
    Ma forse è proprio questa l'umanità che va avanti da millenni: mors tua, vita mea, il resto sono eccezioni che fanno notizia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eppure proprio tu dovresti sapere che gli animali sono molto più "umani" di tantissime persone.

      Elimina
  3. Stiamo letteralmente tutti quanti perdendo non solo il cuore ma anche la ragione. Credo che questo "virus" questa disumanità siano peggio del covid

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di sicuro non esiste virus peggiore della disumanità.
      Hai ragione.

      Elimina
  4. Anch'io sono rimasta sconvolta da questa notizia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dove andremo a finire continuando su questa direzione? 😔

      Elimina
  5. Purtroppo si sono persi i veri valori della vita, a parte l'emergenza sanitaria che ci stà complicando non poco la vita, siamo diventati degli esseri irrazionali ed egoisti per certi versi con delle rare eccezioni come tu spesso ci racconti nel tuo meraviglioso blog. Ciao Claudia e buona settimana, un abbraccio Angelo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'egoismo è la vera piaga del secolo, hai proprio ragione.
      Buona settimana a te, caro Angelo.
      Un bacione.

      Elimina
  6. Non posso che essere d'accordo con ciò che hai già detto tu !!! E' una storia che ha dell'assurdo !! Come si fa a respingere una donna incinta ?? E dove, se non in un ospedale si può fare un tampone ?? Cerchiamo di conservare un pò di sensibilità, che vada oltrele nostre paure.Buongiorno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La sensibilità sembra essere una dote rarissima, ormai. :(

      Elimina
  7. Sono perfettamente d'accordo. Per quanto la situazione sia grave, non è che al mondo esiste solo il covid. Questo è vero a tutti i livelli. Tra l'altro io sono una di quelle persone che hanno facilmente la goccia al naso - me la fanno venire gli sbalzi di temperatura, quindi ogni volta che passo da un luogo caldo a uno freddo e viceversa. Tutte le volte che entro in un negozio prego di non dovermi soffiare il naso...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quanto ti capisco!
      Anch'io soffio spesso il naso, e ultimamente è diventato un incubo, perché col vapore che si crea nella mascherina, la goccia di cui parli è persino più frequente.
      Allora, me lo soffio come una ladra, rivolta verso un angolo e con la mascherina che copre ancora la bocca.
      Un'impresa ogni volta.

      Elimina
  8. Ed hai ragione, che almeno il buonsenso e la professionalità non manchi mai.

    RispondiElimina
  9. Claudia ci credi che nella scuola di un paese vicino a dove abito la dirigente delle scuole elementari e medie ha chiesto, tramite circolare ufficiale, a famiglie e insegnanti, di non far parlare i bambini durante la mensa perchè è il momento in cui il virsus circola di più?
    Questi bambini indossano la mascherina per ore, l'abbassano solo a pranzo. Nell'unico momento in cui si possono guardare liberamente in faccia non possono parlare.
    In cosa ci stiamo trasformando???
    Io sono disgustata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E fammi capire, i genitori come potrebbero vietare a dei bambini di scambiarsi due parole durante la ricreazione?
      Minacciandoli di morte?
      Perché non lo fanno i docenti, se ne hanno il coraggio?!
      E spero che la regola valga anche per loro.
      Che schifo.

      Elimina
  10. Non riesco proprio a capire come sia possibile che , una donna incinta
    con dolori e perdite , venga rimandata a casa perchè non ha un tampone
    recente . L'infermiera poteva metterla in una saletta appartata e
    un'ostetrica visitarla . Se aborto doveva essere , almeno non in piazza .
    E' il Covid a renderci così disumani ? O alcuni lo sono di natura ?
    Un episodio ver-go-gno-so .
    Buona serata . Abbraccione . L.A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io credo che molti lo siano per natura.
      Io ho partorito nel 2015, ben prima del Covid, eppure l'ostetrica fu terribilmente disumana con me.
      Certa gente dovrebbe lasciare un lavoro che non ama e dedicarsi ad altro

      Elimina
  11. I tempi, moralmente parlando, sono diventati estremamente bui.
    A livello umano ci si sta disintegrando.

    RispondiElimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.