lunedì 10 gennaio 2022

'Natale a 8 bit': anche mia madre era contraria ai videogames

 
Le vacanze sono appena concluse, ed io inizio la settimana con una recensione su un film... natalizio. Come si dice, tempismo perfetto. 😅
Nei giorni scorsi ho guardato "Natale a 8 bit" su consiglio di un caro amico.
Devo dire che non è stato pessimo, anzi, mi è piaciuto, però con diverse riserve. Vi spiego.

Sarà che sono una nostalgica della serie "How I Met Your Mother" che immagino tutti conosciate. Se così non fosse, leggetene la trama su Wikipedia.
Il protagonista del film, uscito a novembre 2021, infatti, è lo stesso della sitcom.
Si tratta di Neil Patrick Harris, noto per il ruolo di Barney Stinson.
Il film altro non è che un lungo flashback.
Difatti, Jake, divenuto ormai adulto, racconta a sua figlia Annie che chiede con insistenza uno smartphone per Natale, delle tantissime avventure che dovette affrontare, negli anni Ottanta, per ottenere la sua console Nintendo NES.
I suoi genitori, infatti, erano contrari all'uso dei videogames, in quanto li consideravano dannosi per i bambini, e si rifiutavano categoricamente di acquistargliene uno.
Ma, ciononostante, Jake utilizzò ogni mezzo (lecito e non) per raggiungere il suo obiettivo.
Allo stesso modo, sua figlia dovrà faticare non poco per ricevere un telefonino di ultima generazione?
Chissà.

Insomma, come detto, Jake scava a ritroso nel suo passato, raccontando aneddoti personali a sua figlia.
Lo stesso identico plot è alla base di "HIMYM", dove Ted (amico di Barney) narra ai suoi figli le mille avventure che l'hanno condotto tra le braccia della loro madre.
Lo spettatore scoprirà solo all'ultima puntata chi il protagonista avrà sposato dopo diverse cotte o amori platonici.
Così, il pubblico capirà solo alla fine del film se Jake avrà ottenuto o meno in regalo la sua console.

Ecco, per queste ragioni il film non mi è sembrato molto originale, sebbene va detto che sia tratto da un romanzo omonimo e che, dunque, se l'attore protagonista fosse stato un altro, non avrei notato nessun parallelismo con la serie.
In ogni caso, l'ho apprezzato, perché mi ha permesso di tornare alla mia infanzia, a quando mia madre vietava categoricamente a me e a mio fratello l'utilizzo dei videogames, poiché, a suo avviso, creavano danni non indifferenti nei bambini e negli adolescenti.
A distanza di trent'anni, nonostante il progresso tecnologico sia giunto a livelli nettamente superiori, continuo a darle ragione (sebbene all'epoca non condividessi la sua posizione) e, da madre, faccio in modo che mio figlio stia lontano da giochi virtuali e anche da smartphone.
Anche Jake dimostra di seguire le orme dei genitori, nell'educazione di sua figlia.

Infine, ritengo che la visione di questo film possa essere utile per genitori e ragazzi, un po' come accaduto, pochi mesi fa, con "Ron - Un amico fuori programma".

Voto generale per "Natale a 8 bit"? 7.

10 commenti:

  1. Fai bene a tenere tuo figlio lontano da videogames e smartphone!

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    1. Spero di riuscire a resistere su questa linea ancora qualche anno.
      Poi, sarà inevitabile adeguarsi al resto dei suoi compagni, per non renderlo diverso. Ma sempre con moderazione.

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  2. Non sapevo nulla di questo film. Penso sia grazioso e piacevole se si vuole trascorrere il tempo con un film che ci rilassi e ci faccia staccare dal quotidiano. Ottimamente recensione che fornisce gli strumenti per farsi un'idea piuttosto chisra di cosa ti aspetta in sala.

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    1. Io ne avevo sentito parlare, ma in tutta sincerità non mi aveva incuriosita.
      Poi il mio amico ha insistito tanto, e allora mi son detta che valeva la pena provarci.

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  3. Troppi bambini e adolescenti sempre con lo smartphone in mano .
    Fai bene a tenere lontano Lorenzo dai videogiochi (per ora).
    Nora è ancora troppo piccola e non sa nulla in proposito però
    adora i cartono animati . Tassativamente solo 1 h. al giorno .
    Buona giornata . Bacioni oni oni . L A.

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    1. Io non gli ho mai imposto limiti per quanto riguarda la televisione. Tanto la guarda poco e distrattamente.
      Preferisce giocare con i suoi amati Lego.
      Bacione a te.

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  4. Difficile vietare, ma limitare certamente sì, anche se non ho mai creduto che i videogiochi facessero male, però dipende dal gioco e giocatore, ovviamente per un bambino così piccolo è ancora presto. Mio fratello ha avuto la sua consolle per la comunione, io fortunato ho potuto giocarci prima ma comunque limitazioni ci sono sempre state, almeno fin quando son finite le scuole. Per quanto riguarda il film ho già detto, ma ribadisco davvero carino ;)

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    1. Beh, va detto che i videogiochi creano dipendenza. E tutte le dipendenze non sono assolutamente sane per la salute fisica e psicologica.
      Quindi già questo mi basta per desiderare che mio figlio ne stia alla larga.

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  5. Come ti avevo anticipato, non è un film da buttare. Passa e va, così leggero. Adesso non so se la scelta di casting sia caduta su Neil Patrick Harris perché il libro da cui è tratta la storia ricorda la serie tv che hai nominato, ma mi piace pensare che sia tutto per caso 😉

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    1. Non credo molto nella casualità, sai? 😉
      Secondo me hanno puntato sul nostalgismo e sono stati piuttosto furbi.

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