Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dà un ultimatum ai partiti, concedendogli un ultimo giro di consultazioni, previsto per la giornata di lunedì 7 maggio.
“A distanza di due mesi – si legge in una nota del Quirinale – le posizioni di partenza dei partiti sono rimaste invariate. Non è emersa alcuna prospettiva di maggioranza di governo”.
Dopo il naufragio dell'ipotesi di un accordo tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, in seguito alle dichiarazioni di Matteo Renzi, dunque, Mattarella intende verificare se i partiti hanno altre prospettive di governo, oppure se rimettono a lui la decisione ultima.
Secondo i rumors, il Presidente vorrebbe evitare di richiamare subito il popolo alle urne, probabilmente per poter gestire in tempi brevi la legge di bilancio, le scadenze europee e la riforma elettorale.
Quali sono, dunque, i possibili sviluppi del caso?
La prima opzione sarebbe quella di affidare un pre-incarico ad un esponente del centrodestra, in qualità di detentore della maggioranza dei voti.
La seconda, invece, potrebbe essere quella di seguire la strada istituzionale, scegliendo, ad esempio, di affidare un vero incarico ad uno dei presidenti delle Camere, a differenza dei precedenti mandati esplorativi.
Ancora una volta, purtroppo, non ci resta che attendere.
C'è chi mesta nel torbido. E' stata fatta una legge elettorale che chi era certo di perdere doveva assicurarsi che nessuno potesse vincere. Dobbiamo ringraziare il bullo di Firenze.
RispondiEliminaIntanto l'Italia, la settima potenza industriale del mondo viene superata anche dalla Spagna e ora siamo al decimo posto. Intanto i belligeranti giocano a rimpiattino sulla nostra pelle.
Analisi impeccabile.
EliminaAnche se dubito fortemente che potranno mai elaborare una legge elettorale che ponga al centro la reale volontà del popolo..