Nelle ultime ore sta destando scalpore la scelta di Matteo Salvini di non far approdare sulle coste italiane la nave Aquarius, con a bordo 629 migranti, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.
Il ministro dell'interno ha, infatti, diffuso sui suoi canali social un forte messaggio di opposizione al tema dell'immigrazione: "Basta. Salvare le vite è un dovere, trasformare l'Italia in un enorme campo profughi no. L'Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta C'è chi dice no.#chiudiamoiporti".
Le correnti di pensiero rimangono assai distanti l'una dall'altra.
"Aiutiamoli a casa loro" sembra essere il concetto che rivendicano i più.
"Non dimentichiamoci che anche noi siamo stati migranti, in un passato non troppo remoto!" tuonano coloro che, avvalendosi del principio dell'umanità, vorrebbero accogliere i profughi.
"Basta essere gli stupidi dell'Europa! Rispediamoli a casa!"concludono i sostenitori del vice premier.
Ora.
Io lo so che questo mio spazio è "solo" un blog, e che potrei tranquillamente esprimere la mia opinione, ma lo spirito giornalistico che è in me mi impedisce di farlo.
Inutile, quindi, ergermi a giudice dell'intricata vicenda.
L'unica cosa che vorrei dire, per "tranquillizzare" molti di voi è che queste persone non corrono, al momento, pericolo di vita, poiché la nave è ben attrezzata con viveri, medicinali e posti letto.
E' pur vero che lasciarli in mare aperto senza una giusta meta è disumano.
Sarebbe altrettanto efferato, però, permettergli di approdare in un Paese che non dispone delle giuste risorse per ospitarli, creando disagi anzitutto a loro, e poi agli abitanti del luogo.
La speranza è, quindi, che il buonsenso prevalga sulle disposizioni legislative e che l'Europa tutta si metta una mano sul cuore per decidere quale futuro riservare a questi uomini e queste donne in cerca di una vita migliore.
Non solo l'Italia.
Il ministro dell'interno ha, infatti, diffuso sui suoi canali social un forte messaggio di opposizione al tema dell'immigrazione: "Basta. Salvare le vite è un dovere, trasformare l'Italia in un enorme campo profughi no. L'Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta C'è chi dice no.#chiudiamoiporti".
Le correnti di pensiero rimangono assai distanti l'una dall'altra.
"Aiutiamoli a casa loro" sembra essere il concetto che rivendicano i più.
"Non dimentichiamoci che anche noi siamo stati migranti, in un passato non troppo remoto!" tuonano coloro che, avvalendosi del principio dell'umanità, vorrebbero accogliere i profughi.
"Basta essere gli stupidi dell'Europa! Rispediamoli a casa!"concludono i sostenitori del vice premier.
Ora.
Io lo so che questo mio spazio è "solo" un blog, e che potrei tranquillamente esprimere la mia opinione, ma lo spirito giornalistico che è in me mi impedisce di farlo.
Inutile, quindi, ergermi a giudice dell'intricata vicenda.
L'unica cosa che vorrei dire, per "tranquillizzare" molti di voi è che queste persone non corrono, al momento, pericolo di vita, poiché la nave è ben attrezzata con viveri, medicinali e posti letto.
E' pur vero che lasciarli in mare aperto senza una giusta meta è disumano.
Sarebbe altrettanto efferato, però, permettergli di approdare in un Paese che non dispone delle giuste risorse per ospitarli, creando disagi anzitutto a loro, e poi agli abitanti del luogo.
La speranza è, quindi, che il buonsenso prevalga sulle disposizioni legislative e che l'Europa tutta si metta una mano sul cuore per decidere quale futuro riservare a questi uomini e queste donne in cerca di una vita migliore.
Non solo l'Italia.
Salvini è l'uomo delle nevi.
RispondiEliminaIncredibile. Alla Boldrini che inizia lo sciopero della fame lui dice che mangerà un panino in più.
E io ho votato ai pentastellati che ora gli reggono il sacco.
La questione della Boldrini me l'ero persa.
EliminaQui non si sa se ridere o piangere..
Non disperiamo Gus. Magari è tutto fumo e niente arrosto..
Non si può giocare sulla pelle delle persone, questo vale per l'Italia e per gli altri.
RispondiEliminaIo preferisco restare umano.
Giusto Cav!
EliminaTutti dovremmo esserlo.
Ma qui sembra un'utopia..
Immigrazione controllata, prima e dopo.
RispondiEliminaNiente speculazioni sopra.
E per speculazioni intendo anche il gesto di Salvini, fatto come spot elettorale.
Comprendo il suo pugno di ferro (certo un po' cafone), per vedere le reazioni degli altri paesi (sarebbe ora che non ci lascino soli in queste vicende) ma lo ha fatto a modo suo, che non condivido molto...
Moz-
Pare che la Spagna abbia concesso il via libera all'approdo di Aquarius a Valencia, proprio in questi minuti.
EliminaI modi, effettivamente, sono abbastanza opinabili..
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso».
RispondiEliminaI samaritani sono sempre più carenti, però, e i briganti continuano ad approfittarsene.
EliminaFrancesco, la parabola del samaritano nasce da una domanda fatta a Cristo: "Maestro, chi è il nostro prossimo?".
RispondiEliminaLa strada che da Gerusalemme scende a Gerico era piena di trabocchetti e i malviventi fingevano di essere feriti e come si avvicinava il soccorritore lo ammazzavano e lo derubavano.
Per questo non si ferma il sacerdote e nemmeno il levita. Il samaritano, un ateo. non perde tempo a porsi domande. Ha tutto scritto nella coscienza. Va e aiuta il ferito.
E' una parabola importante diretta specialmente ai tanti pseudo credenti, a chiacchiere e non nei fatti.
Ben detto Gus!
EliminaQuindi ne convieni con me che più che fede occorre buonsenso, nel caso di specie?
La fede è la caratteristica del credente vero e non di quello che si dedica a una religione tascabile, come se Dio fosse il nostro porta fortuna, oppure l'avvocato di fiducia.
RispondiEliminaQuesto è uno dei motivi per cui mi definisco atea. Per coerenza.
EliminaPerché non venero un Dio usa e getta, sebbene in molti che mi conoscono sostengano che, appunto, ci sia più fede in me che in coloro che si autoproclamano super credenti.
Ma questo è un altro discorso, che affronteremo a parte.
Mi fa piacere leggere che la questione sia stata risolta per questa volta dalla Spagna. Trovo oltremodo ingiusto che un ministro faccia campagna elettorale e la faccia a spese di povera gente.
RispondiEliminaCome sempre mi trovi d'accordo con te.
EliminaUn tema molto delicato, ma mi piace leggere - da parte di chi mi ha preceduto - commenti molto interessanti. Sono d'accordo con Moz e Pier comunque!
RispondiEliminaIl giorno in cui la penserai diversamente da Moz, sarà una data da ricordare. 😜
Eliminaprrrrrrrrrrrr (pernacchia)
RispondiEliminaCampagna elettorale o meno. Quella nave - e tutte le prossime - dobbiamo accettarle, per poi dividere con la comunità europea, gli sbarcati.
RispondiEliminaChe non vogliano dividerli, non deve esistere.
Ma non esiste che noi facciamo il gioco duro con gente parcheggiata in mare.
Magari si dovrebbe metter mano alle leggi prima che ne arrivino altre. Ma questa é utopia..
EliminaChe tristezze e bassezze, il potere ha il potere di cancellare con un colpo di spugna l’umanità. Poveri disperati.
RispondiEliminasinforosa
Eppure certi problemi andrebbero risolti a monte, non a fatto compiuto..
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