Ricchi da far schifo

Sabato scorso la cara Laura mi ha segnalato un editoriale del direttore di "Oggi", in cui si parlava di Jeff Bezos, patron di Amazon.
Stando alle stime, si tratterebbe dell'uomo più ricco del pianeta, con un patrimonio di circa 112 miliardi di dollari.
La domanda che si poneva Laura è come si possa spendere una cifra del genere, a maggior ragione considerando che, ogni giorno, le entrate siano sempre maggiori.

Eh no mia cara.
Non riesco proprio a rispondere al tuo quesito. Oltretutto, avevo proprio preparato un post che parla di senzatetto per quest'oggi, e lo pubblicherò più tardi.
E' aberrante, quindi, che nello stesso mondo esistano persone "ricche da far schifo", accanto ad altre povere ai limiti della sussistenza.

Attenzione, però, che il concetto di schifo è molto metaforico, perché non rientro assolutamente tra quelli che s'indignano per un orologio di oro al polso del calciatore di turno, o per un selfie a bordo di un jet privato.
Ritengo, infatti, che ciascuno sia libero di vivere come meglio crede, disponendo delle risorse che possiede, perché di sicuro non spetta ai miliardari salvare il mondo dalla fame.
Certo, magari potrebbero contribuire facendo beneficenza, ma questo è un altro discorso che attiene alla moralità del singolo.

La verità è, però, che questa dicotomia tra ricchi e poveri (magari si trattasse solo del gruppo musicale...) incute tristezza e apre ad un'ampia riflessione.
Voi che ne pensate?
Si può essere facoltosi senza peccare di lussuria e, soprattutto, restando umani?