giovedì 6 maggio 2021

In Italia muoiono sul lavoro più di due persone al giorno

Solo pochi giorni fa si celebrava la festa dei lavoratori, occasione nata per ricordare le lotte per i diritti della categoria.
Molte cose, però, ancora oggi, non vanno affatto bene.
Basti pensare che, in Italia, nel primo trimestre dell'anno sono morte sul lavoro ben 185 persone, ovvero circa due al giorno.

Negli ultimi giorni, infatti, ha fatto molto scalpore l'incidente avvenuto alla giovane Luana D'Orazio, letteralmente risucchiata ed uccisa da un orditoio in un'azienda tessile a Montemurlo (Prato).
La ragazza ha lasciato un bambino di 5 anni.
Ieri, invece, si è diffusa la notizia della morte di un operaio 49enne (Cristian Martinelli), schiacciato da una fresa industriale, in una fabbrica di Busto Arsizio (Varese).
In entrambi i casi i lavoratori non hanno avuto scampo.
Si indaga, ora, sul rispetto delle misure di sicurezza da parte dei loro titolari, e sull'idoneità dei macchinari utilizzati.

Secondo il ministro del lavoro Andrea Orlando, ogni giorno in Italia muoiono circa tre lavoratori, e non possiamo più restare inermi davanti a questa mattanza. Ciascun dipendente dovrebbe, infatti, battersi per il rispetto delle norme di sicurezza e per la tutela dei propri diritti. Non solo il primo maggio, ma ogni giorno.

Secondo il rapporto diffuso dall'INAIL, inerente al primo trimestre del 2021, le regioni che presentano un maggiore incremento di morti sul lavoro sono il Lazio, con 12 casi in più rispetto al 2020, l'Abruzzo (+8), la Lombardia (+6) e la Campania (+5). Al contrario, in Sicilia i decessi si sono ridotti di 7 unità, mentre in Piemonte e in Puglia di 4.

185 morti in soli tre mesi, però, rimangono tantissimi.
Nessuno dovrebbe perdere la vita mentre si dedica allo svolgimento delle proprie mansioni.
Secondo i sindacati, la battaglia sarà davvero vinta quando non esisterà più nemmeno una sola morte bianca, in Italia e nel mondo.
Purtroppo, però, sembra trattarsi di un'utopia.

18 commenti:

  1. Il dramma delle morti bianche è una delle piaghe irrisolte del nostro Paese, indipendentemente da chi ci governa!
    A che serve, mi chiedo, obbligare i responsabili a frequentare corsi di aggiornamento sulla sicurezza se poi non si degnano di applicarla né di istruire i loro operai?? E no, non è questione di risorse economiche di cui disporre per investirle in tal senso, perché parliamo di vite, di famiglie spezzate!

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    1. In realtà quei corsi costano tantissimo e solo pochi li mettono in pratica.
      Secondo me dovrebbero essere gratuiti e, al contrario, ciascun imprenditore dovrebbe essere costretto ad acquistare il materiale utile per mettere in sicurezza l'azienda e i lavoratori.

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    2. Infatti intendevo che dovrebbero prescindere da questioni economiche; le morti bianche vanno in contrasto addirittura col primo articolo della Costituzione! Come fai a fondare una Repubblica sul lavoro se poi lo rendi un fronte di guerra?

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    3. In realtà quell'articolo della Costituzione contrasta con qualsiasi principio di vita vissuta e non teorica, visto che ormai i numeri dei disoccupati, in Italia, sono altissimi...
      E lo erano già prima della pandemia.

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    1. Purtroppo credo che sia un dramma che affligga il mondo intero, anche se non ho letto le statistiche internazionali e non escludo che quelle italiane siano tra le più alte.

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  3. E' un'utopia sì, però i lavori "difficili" esisteranno sempre, e in ogni parte del mondo, ma migliorare si può e si deve.

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    1. Il problema non è che un lavoro sia o meno pericoloso.
      Purtroppo le morti bianche non avvengono soltanto in fabbrica o sui cantieri, ma ovunque.
      Basta davvero pochissimo per mettere a rischio la vita di un operaio. :(

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  4. Anche oggi , mi sembra di aver sentito che è morta un'altra persona, colpita da un peso in testa. E non si può continuare così, una persona deve andare al lavoro sicuro, poi, di tornare a casa. La sicurezza sul lavoro è una cosa per la quale si può e si deve lottare, è un diritto di tutti. Quella povera ragazza risucchiata da un macchinario ?! Ma come può succedere una cosa del genere ??!! Saluti.

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    1. Purtroppo hai appreso una notizia giusta.
      Un uomo di 46 anni è morto mentre era al lavoro in un cantiere a Pagazzano, schiacciato da un carico.
      Non si può andare avanti così!

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  5. 20 anni fa mio marito è caduto dal tetto di un capannone - stava facendo misure ambientali, è ceduta la parte di tetto su cui era appoggiato . Si è fatto un mese d'ospedale, un altro immobilizzato a letto a casa e parecchi mesi di infortunio. In fase di processo abbiamo scoperto che l'anno precedente, nella stessa azienda, un operaio aveva perso la vita cadendo nello stesso punto.
    I morti fanno più rumore, ma anche gli invalidi sono tantissimi!

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    1. Oddio!
      Spero che i titolari di quell'azienda abbiano pagato. Anche se avrebbero dovuto chiudere dopo quell'episodio.
      A tuo marito è andata bene, per fortuna. Ma all'uomo prima di lui? Che amarezza.

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  6. da sempre una vergogna, non bastano più sloga, serve mobilitazione e partecipazione per chiedere maggiore sicurezza che viene messa sempre di più da parte a favore del profitto

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    1. Temo che gli slogan non servano proprio a nulla.
      Né ora e né mai.

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  7. Poco fa , ho sentito alla radio di un altro morto sul lavoro .
    I responsabili che non vogliono spendere per la sicurezza , devono
    pagare in altro modo . Incredibile quello che scrive Impe , suo marito
    caduto dove era già caduto un altro uomo . Come possono essere così
    incoscienti i titolari ? Le morti bianche sono un insulto a tutti noi .
    Buonanotte . Laura ***

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    1. In quel caso non possono nemmeno dare la colpa al fato malevolo.
      Perché trattandosi del secondo caso dovevano aspettarselo eccome!
      Assurdo!

      Buonanotte a te. 😘

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  8. Un paio di settimane fa è morto un operaio anche qui, di 53 anni.
    In questi casi penso sempre a come la vita possa cambiare in un solo istante, senza che nessuno se lo possa immaginare prima.
    Esci di casa come ogni giorno e non rientri.
    E' terribile, un pensiero che schiaccia.
    Baci.

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    1. Esci da casa per andare a lavorare, oltretutto.
      Mica per divertirti con attività potenzialmente pericolose quali parapendio, ecc...

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