Ogni giorno, moltissimi poliziotti mettono a rischio la propria vita per salvaguardare la nostra.
Tra questi, purtroppo, diversi muoiono nell'adempimento del proprio dovere.
Per ricordare costoro, il vice ispettore Elvis Secco, in compagnia del suo amico di sempre William Da Roit, ha deciso di attraversare l'intera Italia a piedi, sensibilizzando al tema, dal primo all'11 settembre.
Martedì scorso, quindi, i due sono partiti da Trieste, in ricordo di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, giovani poliziotti uccisi nel 2019.
Il loro itinerario attraverserà tutte le ragioni italiane.
La coppia di ultramaratoneti, infatti, percorrerà ben 84 chilometri al giorno in corsa, passando per le varie questure italiane e organizzando momenti di riflessione nelle piazze.
A Palermo, ad esempio, visiteranno l'albero in memoria di Giovanni Falcone.
Oggi William ed Elvis si trovano in Sardegna.
Per scoprire il loro itinerario, potrete cliccare qui.
Insomma, onore a questo poliziotto e al suo amico panettiere che, pur avendo una famiglia e un lavoro che li tiene occupati per gran parte della giornata, riescono a trovare il tempo per allenarsi e per unire la propria passione per la maratona al ricordo di tanti eroi scomparsi.
Un abbraccio a loro e a tutti i familiari di agenti delle forze dell'ordine caduti durante il servizio.
Una maratona al giorno! 😦
RispondiEliminaE no, non sarà mai civile una società dove si può morire sul lavoro, qualunque esso sia. 😢
Esatto.
EliminaIl problema delle morti sul lavoro ha raggiunto cifre che fanno paura, per quanto anche una sola vittima all'anno sarebbe troppa.
In questo caso, poi, il fatto che non si tratti di incidenti, fa ancora più rabbia.
Come la canzone "Signor tenente" di Giorgio Faletti:
Elimina"E siamo qui con queste divise
Che tante volte ci vanno strette
Specie da quando sono derise
Da un umorismo di barzellette
E siamo stanchi di sopportare
Quel che succede in questo paese
Dove ci tocca farci ammazzare
Per poco più d'un milione al mese".
Io intitolerei questa loro manifestazione a tutti coloro che svolgono un mestiere in cui per salvare altri corrono un rischio superiore a zero di rimetterci la pelle: membri delle forze dell'ordine, sì, ma anche vigili del fuoco, soccorritori, medici e infermieri, altri di questi eroi quotidiani che mettono a rischio la propria vita per far sì che qualcun altro possa godersi la sua. Vero, come dice Gas75, che morire sul lavoro non è segno di civiltà; ma se non altro il rischio di morte di tutti quelli che ho citato è qualcosa che vale la pena correre. Non viviamo, e non vivremo mai, in un mondo utopico dove non esistono crimini, pericoli, malattie e quant'altro, quindi questi sono mestieri necessari e con un fattore di rischio inevitabile.
RispondiEliminaSicuramente le categorie che hai citato meritano altrettanta attenzione ed ammirazione.
EliminaLa speranza, però, è che queste attività commemorative vadano scomparendo, senza utopia, ma per mancanza di vittime da ricordare.
un bellissimo gesto!
RispondiEliminaMolto significativo.
EliminaFisicamente è un impegno molto gravoso, complimenti a loro per questa idea così forte, peraltro legata ad una motivazione ed uno scopo onorevoli.
RispondiEliminaComplimenti :)
Immagino che non sia una passeggiata... In tutti i sensi.
EliminaQuindi doppio onore a loro.
Iniziativa molto significativa.
RispondiEliminaBuon pomeriggio.
Buon pomeriggio a te.
EliminaQui stà la forza e la volontà di onorare i caduti che compiono il loro
RispondiEliminadovere per aiutare tutti noi . Complimenti a loro .
Ti mando il bacione della buonanotte . Laura
Di sicuro ci sarebbe più bisogno di uomini come Elvis e William.
EliminaBuonanotte a te. 😘
Semplicemente bravi.
RispondiEliminaUna vera impresa... d'amore.
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