Pubblicare foto e video dei propri figli minori di 14 anni sui social, sì o no?
Anche in caso di divorzio, la scelta deve essere condivisa da entrambi i genitori.
Personalmente, ho pubblicato per la prima volta la foto di Lorenzo, in accordo con mio marito, in occasione del suo terzo compleanno.
Se, però, lui fosse stato contrario, avrei evitato.
Da Trani giunge una notizia abbastanza comune con i tempi che corrono.
Il Tribunale ha, infatti, condannato una madre, citata in giudizio dall'ex marito, a rimuovere dal suo profilo TikTok tutti i video e le immagini riguardanti la figlia di nove anni, pubblicati senza il consenso del papà.
Secondo il giudice, infatti, i contenuti pubblicati sui social network, prima del compimento dei 14 anni, costituiscono un'attività pregiudizievole per i figli, in osservanza all'articolo 8 del Regolamento Europeo 679/2016 inserito nel nostro ordinamento con il decreto legislativo 101/2018.
Dunque la donna dovrà immediatamente rimuoverli, altrimenti sarà costretta pagare una sanzione di 50€ per ogni giorno di ritardo, oltre ovviamente alle spese processuali.
Chissà di che genere di video si tratta.
Spero fortemente che questa madre non stesse spianando la strada ad una cosiddetta baby-influencer, di cui mi sono già occupata mesi fa.
In ogni caso, ritengo che la sovraesposizione mediatica dei bambini possa essere molto pericolosa.
Basti pensare, ad esempio, alle tantissime foto di minori nudi o poco vestiti che circolano in rete, o a quelle di bambine super truccate e, peggio, in pose ammiccanti.
Personalmente, ritengo che non ci sia nulla di male nel pubblicare ritratti di famiglia o anche fotografie che ritraggano solo i bambini immersi nella propria quotidianità.
Ricordiamoci, però, di conservare sempre il buon gusto e, soprattutto, il buonsenso.
Sono d'accordo con i giudici.
RispondiEliminaAnch'io. E mi meraviglio che l'ex marito non abbia chiesto anche un risarcimento danni, magari da vincolare in un fondo intestato alla figlia fino ai suoi 18 anni.
EliminaQuesto non fa che rigirare il coltello in una piaga moderna che dovrebbe essere debellata – ma ci sono troppi interessi dietro, come al solito. Parlo in genere delle socialfogne, come questa, ma soprattutto come l'antesignana di tutte le socialfogne, a cui non voglio far pubblicità gratuita nemmeno con una citazione in un commento su un blog. Ci sono persone che espongono sulle socialfogne tutta la vita dei loro figli dalla nascita in poi, senza il minimo criterio, per andare a caccia di una visibilità che questi bambini non dovrebbero avere; e questo è solo uno degli aspetti di questa piaga. Al posto di questo padre, io arriverei perfino a chiedere che alla madre venga tolta la patria potestà sulla bambina.
RispondiEliminaLa patria potestà mi sembra un po' eccessivo, ma di sicuro, come dicevo ad Olga, il risarcimento ci stava.
EliminaIl buon senso sopratutto ..poi si sa che tra separati ogni scusa è buona per litigare ..non se per bene dei figli o solo per litigare ..personalmente eviterei di metter foto..ma ognuno fa come meglio crede.
RispondiElimina..ok magari foto compleanno ..ma foto al mare senza costumino no!!
Poi lasciamoli fare vita da bambjni..senza far ste foto ammiccanti da grandi..
Ah alla vendita a luglio mi è arrivata mamma con bimba 7/8 anni con pantaloncino jeans cortissimi sotto si vedeva slip e maglietta con scritta sexy girl ..ho detto sei vestita da grande ..la conosco altrimenti sarei stata zitta..la mamma; e cara al giorno d'oggi si vestono come vogliono decidono loro !!
Pensato si ma i vesti li paghi tu!!dunque dovresti decidere tu!
Ma bastava girar sguardo su mamma e comprendevo l'outfit figlia ..
Sono d'accordo pienamente coi giudici ..lasciamoli esser bambini..
Ciao
Ma tu pensa!
EliminaI vestiti li compro io e non accetto che mio figlio si vesta "da grande". Conosco i suoi gusti e magari gli compro una maglietta del suo colore preferito, ma sono comunque io a sceglierla.
Sì, è ancora piccolo, lo so e, soprattutto, è maschio.
Ma con una figlia adolescente mi comporterei allo stesso modo!
Io non autorizzerei nemmeno la pubblicazione di foto di adulti diversi dall'autore del post, senza il suo consenso... Figuriamoci un minore.
RispondiEliminaQuindi d'accordo con questo papà! La mamma se ha manie di protagonismo, esponga sé stessa sul web!
Effettivamente i balletti su TikTok potrebbe farli da sola...
EliminaAlcuni genitori riversano sui figli una qualche "notorietà" o aspettativa che loro non hanno avuto. Un tempo era dare ai figli la possibilità di studiare, adesso di essere notati da Maria De Filippi... 🙄
EliminaChe squallore...
EliminaDipende sì, dalle immagini o video, comunque è giusto che senza consenso unanime accada ciò.
RispondiEliminaMi viene da pensare che se le pubblicazioni fossero state sporadiche e "normali" forse l'ex marito non si sarebbe nemmeno preso la briga di rivolgersi ad un tribunale.
EliminaOppure, come dice Tissi, per fare le pulci all'ex si coglie ogni pretesto.
Ciao! Io sono d'accordo con te su buonsenso e buongusto, e credo anche che, trattandosi di una minorenne, entrambi i genitori debbano essere d'accordo sulla pubblicazione, separati o no.
RispondiEliminaDi sicuro se la legge stabilisce così, nessun genitore deve sentirsi autorizzato ad aggirare il volere dell'altro.
EliminaConcordo con questo papà, certe scelte vanno assolutamente condivise da entrambi i genitori e se uno dei due non vuole, allora non va fatto.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Infatti.
EliminaÈ giusto che sia così. Molte madri tendono a pensare che il loro parere conti di più rispetto a quello del padre, ma non è così.
Sarei curiosa di vedere di che genere di foto si tratta. Mi chiedo se davvero la madre sia una di quelle che espone la figlia pur di avere qualche like in più (nel qual caso è un comportamento assolutamente da condannare) o se dietro non ci sia uno strascico di astio per via del divorzio. Poi è vero che se è previsto che entrambi i genitori siano d'accordo, la legge viene violata pure se si tratta di qualche scatto innocente.
RispondiEliminaEffettivamente entrambe le ipotesi sono molto plausibili, ma la seconda non giustificherebbe comunque questa madre a pubblicare le foto della figlia con leggerezza, contro il volere dell'ex.
EliminaSono d'accordo con le risposte di Gas che condivido in pieno .
RispondiEliminaPensa che la mia figlia maggiore , era molto bella , capelli lunghi ,
biondi naturali , occhi verdi e un bel fisico . Le hanno proposto più
volte di sfilare per Miss Bagni P. , sfilare x abbigliamento e anche
per una gioielleria . Ha sempre rifiutato . Le ho chiesto il perchè .
Risposta "Io non mi metto in mostra ".
Buona giornata . Laura .***
Evidentemente era (ed è) una ragazza di sani principi e non ha mai mirato a mostrare il sedere sperando di avere successo.
EliminaSe andiamo a monte del fatto spicca subito qualcosa di pericoloso e sempre meno considerato: la leggerezza con cui si espongono i più piccoli trattandoli come trofei.
RispondiEliminaPremetto che non essendo genitore non sono in contatto diretto con le emozioni che si provano ad esserlo ed immagino che quando lo sarà ne sarò molto contento.
Però ci sono cose della vita che hanno molto più valore se rimangono nella sfera personale senza spiattellarli in vetrina manco fossero oggetti di vanto.
La superficialità con cui molti genitori pubblicano foto dei figli, palesemente per acchiappare like e commenti positivi, è una cosa che mi lascia perplesso e anche un po' amareggiato.
Nulla da obiettare sulla decisione dei giudici: ci sono leggi che regolano questo tipo di dinamiche e sono state applicate perfettamente a questo caso.
Francamente non so se sia una questione di like.
EliminaIo, ad esempio, utilizzo Fb come una sorta di diario, e mi piace ricordare i momenti importanti, ad esempio.
Ma di certo non sto a contare i like che ricevo pubblicando una foto di Lorenzo. Però non escludo che esiste chi lo fa.
Che bello vedere bambini sul web, cercare nei loro occhi la gioia di essere fotografati di essere apprezzati per la loro sincera e genuina e freschezza Peccato che tutto quanto non è trasparente.
RispondiEliminaEcco, le foto genuine piacciono un sacco anche a me, ma troppe volte si tratta di tutt'altro.
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