Negli ultimi giorni ho visto tantissime foto di figli di amici che si sono diplomati.
Eccoli con un bel mazzo di fiori, davanti all'ingresso della scuola, a sfoggiare larghi sorrisi in compagnia dei propri genitori.
Premetto che mia madre e mio padre sono sempre stati molto presenti nella mia vita, senza perdersi un attimo.
Però, il giorno del mio diploma, non c'erano.
Ai miei tempi (2006) si poteva assistere alla prova orale di terzi, ma in pochissimi lo facevano.
Io non avrei mai permesso a mia madre di presenziare, perché mi sarei imbarazzata all'idea di averla alle mie spalle, e per fortuna lei non me lo chiese nemmeno.
Come detto, non si piazzò nemmeno nel cortile con rose e festoni.
Tornai a casa come se fosse un giorno qualunque, ma con la gioia nel cuore di non dover più mettere piede in un liceo che mi era stato strettissimo, per cinque anni.
Poi, non avevo certo compiuto chissà quale impresa. Mi stavo semplicemente diplomando, facendo il mio dovere.
Oltretutto, al termine della prova orale, non puoi nemmeno sapere quale punteggio porterai a casa. Dunque, cosa festeggi? Certo, se sei arrivato fin lì è tecnicamente impossibile che ti boccino, ma tutto questo entusiasmo vale per un 60, tanto quanto per un 100? Chissà.
Di sicuro, fiori e nastrini, interessano più le studentesse dei maschi, ma non escludo che anche questi ultimi ricevano elogi particolari.
La stessa cosa accadde ai tempi della mia promessa nuziale.
Io e Leo andammo in Comune i primi di gennaio, muniti di marche da bollo, per firmare le cosiddette pubblicazioni.
Eravamo in jeans e maglietta.
Il funzionario ci disse: "adesso non potete più tornare indietro, ah ah ah!".
Firma e ciao.
Non ci scattò una fotografia ricordo. Non gliela chiedemmo neppure, ignorando la solennità del momento.
Oggi, invece, vedo parenti all'ingresso del Comune, che attendono i futuri sposi con fiori e coriandoli. Lei non dimentica mai il bouquet, e si corre tutti insieme a fare un brindisi al bar più vicino.
Un'altra occasione persa, la mia, per festeggiare, o eccessi dell'era moderna? Chissà.
Fatto sta che del mio post diploma non ricordo nulla, a parte il senso di liberazione nel cuore. Mentre della firma in Comune, non so nemmeno la data.
Eppure giuro che sono sopravvissuta e che me la cavo alla grande.
Voi, invece?
Avete festeggiato questi eventi o altri che, col passare degli anni, assumono prestigio, mentre fino ad un decennio fa erano semplice routine?
No, tesoro.
RispondiEliminaNon siete sbagliati. Semplicemente avete insegnato ai vostri figli che il consumismo non conta niente.
E Andrea dimostra ogni giorno di sapere benissimo quali sono i valori e le priorità della vita. <3
Non importa, Valeria.
RispondiEliminaE' inutile rimuginare su queste cose.
Anche io e mio marito abbiamo fatto tutto da soli quando ci siamo sposati, nonostante mia madre volesse partecipare al massimo delle sue possibilità.
Ma abbiamo preferito cavarcela con le nostre forze, proprio grazie all'educazione che abbiamo ricevuto.
Poi, l'affetto di amici e parenti non si valuta in base al supporto economico ricevuto, ma alla presenza e alla disponibilità nel tempo.
Ecco, pian piano tutte le bugie vengono a galla, e ti rimangono accanto solo pochi eletti sinceri.
E' un gran peccato che Andrea non possa conservare la sua carica, ma immagino che troppe responsabilità accavallate gli impedirebbero di dedicarsi anche al suo lavoro.
RispondiEliminaSono certa che, però, continuerà a collaborare anche come semplice volontario. Perché ha il cuore grande.
Come sua madre.
Ora si vive molto di immagine, che per qualcuno è soltanto apparenza.
RispondiEliminaAnche io ho discusso il mio orale di maturità in modo "anonimo", tanto più che nel mio gruppo di convocati per quel giorno c'era soltanto un compagno di classe poi iniziava la lista di un'altra classe e quindi non ci fu nemmeno quella complicità o confidenza sul come fosse andata.
Poi ho contatti che mi inviano foto di diplomi o lauree di loro figli, nipoti o, cugini che manco conosco, devono sfoggiare un traguardo di famiglia che forse manco capiscono. Ma chi ve se 'ncula 😅, che quando ci sono passato io manco una telefonata (e ci conoscevamo già)?
Ma infatti tu rispondi a questi messaggi?
EliminaIo visualizzerei senza nemmeno rispondere. Non per maleducazione, ma per totale mancanza di interesse.
Ai primi rispondevo, avevo da poco Whatsapp, ora se sono messaggi monotematici, o limitati a inviare anonimi buongiorno e buonanotte, blocco! Anche le loro chiamate!
EliminaMamma mia quanto odio i "buongiornissimo"!!
EliminaScrissi un post sul tema. Mi fanno venire l'orticaria.
Considera che ho tre cugine così... Bloccate per l'esasperazione. E una mi mandò un testo "Buona Pasqua" inoltrato... 🙄
EliminaAhahahah
EliminaE sì, perché è molto faticoso scrivere "Buona Pasqua" ai contatti che contano, anziché inoltrarlo a tutta la lista. 🤦
Presumo "colpa" dei tempi moderni, il giorno del mio diploma era un giorno qualunque.
RispondiEliminaIdem!
EliminaI tuoi genitori non comprarono nemmeno una delle tue adorate torte?
Macché..
EliminaMai festeggiato il diploma delle mie figlie , forse allora non si usava .
RispondiEliminaI neo laureati venivano sempre festeggiati ma , in famiglia .
Oggi è tutta altra cosa , beh , dai un po di festa fa felice il laureato
genitori e amici .
Buona giornata . Laura ***
Il laureato ha tutti diritti di fare festa, dopo anni di duri sacrifici.
EliminaMa il diplomato ha fatto solo il suo dovere... 😉
Nessuna festa per il diploma.. come per te, fu un giorno qualunque che però segnava la mia liberazione dal tedio scolastico.
RispondiEliminaFra le altre cose ora sento spesso gli insegnanti che dicono cose come "poveri studenti che stanno studiando per il diploma" o anche al tg fanno polveroni per le prove d'esame... bò... ai miei tempi non ci calcolava nessuno.. lo dovevi fare perché era da fare e basta. Nessuno era poverino e commiserato perché stava facendo il proprio dovere scolastico. :s
Esatto!!!
EliminaNoi abbiamo fatto persino l'esame di quinta elementare e siamo sopravvissuti.
Adesso denuncerebbero la scuola per sfruttamento minorile? 😂😂
Da me alle elementari si usava ancora la bacchetta (oltre a esserci ovviamente l'esame). xD
EliminaLa mia maturità me la ricordo come un incubo. Due giorni prima dell'esame mi ammalai di morbillo (me lo passò mio fratello) e nonostante tutto riuscii a fare gli scritti: ricordo che finito il secondo scritto, con la febbre a 39, tornai a casa e dopo un'ora mi vennero le bolle... ovviamente spostai gli orali e mi beccai la sessione suppletiva: mi interrogarono l'ultimo giorno, a fine luglio, con un caldo terribile e i professori stremati. Ci fu poco da festeggiare. Comunque ai miei tempi (mi sono diplomato nel 1991) non usava festeggiare granchè, al massimo una pizza tutti insieme dopo gli scrutini. Ma oggi, si sa, è il mondo dell'apparenza...
RispondiEliminaPer me era il 2006 e non si usava lo stesso.
EliminaQuindi il degrado sarà iniziato intorno al 2010, presumo...
Addirittura degrado? :D
EliminaE che avranno fatto mai?
Qualche mazzo di fiori, qualche foto ricordo, magari una festicciola.
Se almeno festeggiassero dopo aver ricevuto il punteggio finale, avrebbe pure mezzo senso.
EliminaMa tutti questi festini per aver dato l'orale, manco fosse un'impresa...
Ognuno vive le cose a suo modo, ciascuno ha la sua indole e il suo modo di fare. Non esistono cose sbagliate o giuste, atteggiamenti corretti e altri che non lo sono.
RispondiEliminaIo sono un tipo molto riservato e già per questo evito cose in grande, ma non trovo nulla di strano se altri vogliono comportarsi diversamente.
Beh certo. Qui non si discute in merito al modo di festeggiare determinate ricorrenze, ma all'esasperazione di rendere teatrale anche quella che è una semplice tappa obbligatoria della vita.
EliminaAd esempio non amo neanche chi festeggia i sacramenti, unendo sacro e profano come se fosse normale. Ma ovviamente ciascuno è libero di fare quel che vuole.
Noi in famiglia abbiamo sempre festeggiato (anche se non in modo smodato) i piccoli traguardi. Abbiamo sempre ritenuto che sia giusto riconoscerli perché ciò che per noi può non essere importante magari per un altro lo è. Per esempio per l'esame di terza media non mandai il messaggio di "buona fortuna" a mia cugina perché per me che avevo circa 16/17 anni l'esame di terza media era una cosa di poco conto. Lei però ci rimase male perché a tredici anni il modo di vedere il mondo è diverso. Per lei era un passaggio fondamentale e il fatto di non aver avuto il mio appoggio l'aveva ferita. Da quella volta ho capito che ciò che può essere quasi irrilevante per me può essere rilevantissimo per un'altra persona. Meglio non dare mai nulla per scontato. Alla mia maturità, per esempio, i miei genitori non sono venuti. Non gli ho detto nulla ma ci sono rimasta male perché era comunque la fine di un percorso per il quale avevo faticato e dato tanto. La maturità - almeno per come la vedo io - è un passo importantissimo perché è la fine del percorso scolastico (poi c'è l'università per chi vuole farla, però è una scelta mentre il liceo ormai è quasi un obbligo) e subito dopo inizia la vita "vera", quella non più legata ai banchi e allo studio ma a te e a ciò che vorrai e saprai costruire. Non so, io non la vedo come una cosa poco importante ma come un momento di passaggio cruciale. Personalmente, quindi, non ci vedo nulla di male nel fatto che ci siano persone che la vogliano festeggiare in modo più "appariscente". Io ho preferito un festeggiamento più tranquillo ma come dicevo anche nel post di Ivana Trump la vita, secondo me, bisogna godersela e se alcune persone preferiscono mettersi una corona in testa e festeggiare la maturità in stile Prom, ben venga. E' la loro vita, è il loro percorso, lo sanno solo loro quanta fatica hanno fatto per arrivare lì (perché anche per i traguardi più semplici ci vuole fatica e talvolta semplici non lo sono affatto, soprattutto in certe fasi della vita come l'adolescenza) e solo loro sanno come celebrare quel momento. E poi è anche un modo per rendere partecipi gli altri della nostra gioia e per permettere agli altri di partecipare alla gioia altrui (che per quanto mi riguarda dovrebbe essere un'allenamento quotidiano. Se le persone gioissero di più per i successi delle persone che hanno intorno avremmo decisamente meno invidie). Comunque sempre molto interessante il tuo blog (e con questo dovrei anche aver recuperato tutti i post che mi ero persa in questi giorni ❤).
RispondiEliminaNon ho capito se i tuoi genitori hanno disertato il tuo esame di maturità nonostante gli avessi chiesto di partecipare, o se non sono stati presenti perché non si aspettavano che a te facesse piacere averli al tuo fianco.
EliminaQuanto ai festeggiamenti post maturità, sono giustissimi e leciti.
Quello che stavo "contestando" era l'ostentazione di tutte queste sceneggiate al termine della prova orale, quando non sai nemmeno se i docenti hanno apprezzato la tua performance o no.
Resta che, come detto, ognuno è libero di noleggiare aerei e sparare fuochi d'artificio, se lo ritiene opportuno.
Un po' come si usa fare adesso in quei party organizzati per svelare il sesso del nascituro. Io li trovo orribili, ma... é la moda. 😉
Grazie per i tuoi apprezzamenti. Sei sempre tanto cara.
Aspetto una tua richiesta per il jukebox. 😘