Siamo tutti influencer. E la cena si fredda.

 

Qualche sera fa ero a cena con la mia famiglia in una pizzeria a pochi isolati da casa.

E' un evento più unico che raro, considerando che d'estate mio marito non c'è quasi mai.

Di fronte a noi una coppia. Lui, con degli occhi azzurri bellissimi che continuava a guardarmi imbarazzato, forse perché aveva notato le occhiatacce che lanciavo, di tanto in tanto, alla sua amata.

Una ragazza abbronzatissima che non ha mai scollato gli occhi dal display dello smartphone. E non solo.

Quando sono arrivate le pizze, ecco il dramma.

"Aspetta, non mangiare. Devo fotografarle per lasciare la recensione. Sembrano così invitanti!".

Giuro che la pausa foto è andata avanti per almeno quindici minuti, finché il povero ragazzo si è ribellato.

"Ah sì, mangia pure. Continuo con la mia. Devo sistemare i filtri".

Le pizze saranno sembrate anche molto gustose, ma mi chiedo che sapore avessero fredde.

Di sicuro, le nostre erano più buone, considerando che le abbiamo mangiate bollenti.

Premetto che non sono pettegola, né guardona. A cena con amici o con la mia famiglia, lascio il telefono ben sigillato in borsa, proprio perché, trattandosi di eventi sporadici, preferisco godermeli appieno, senza distrazioni.

Nell'attesa dell'ordinazione, chiacchiero con i miei commensali, e osservo quello che accade intorno a noi, notando inevitabilmente dinamiche come questa.

Quando abbiamo smesso di assaporare davvero la vita per immortalarne ogni istante su un social network, e soprattutto perché?

Guardiamo i concerti live attraverso l'inquadratura del telefono, avendo cura di non cantare le nostre canzoni preferite, per non rovinare il video.

Lo stesso accade alle recite dei nostri figli.

Poi, come detto, a cena, in viaggio.

Io sarò anacronistica, e sicuramente non potrò mai essere un'influencer, ma preferisco mangiare cibo che sa di cibo, e guardare tramonti con gli occhi schiusi e sognanti.

Sì, faccio foto e video nei momenti speciali, per preservare i ricordi, ma finisce lì.

Resisto, al più, un paio di minuti con la fotocamera accesa. E sono anche tanti.

Vecchia demodé che non sono altro...