martedì 29 settembre 2020

Festa di compleanno: chi paga il conto?

 
Qualche giorno fa leggevo su una pagina Facebook che seguo una diatriba tra un meridionale che dava del "morto di fame" ad un Milanese per averlo invitato alla sua cena di compleanno e costretto poi a pagare la sua parte di conto.
Dai commenti era evidente che la prassi fosse normale in alcune zone d'Italia. 

Posto che non voglio assolutamente creare l'ennesima guerra tra nord e sud, vorrei dirvi come si svolgono le feste di compleanno dalle mie parti (in Puglia).
Se inviti qualcuno a cena per festeggiare, di sicuro paghi tu, e i tuoi commensali ti fanno un bel regalo.
Se, invece, la cena è organizzata da terzi, all'oscuro del festeggiato, allora si tratta di una festa a sorpresa, e gli invitati sanno che, al posto del regalo, dovranno pagare la loro parte. Va detto che quelli più affezionati acquistano comunque un piccolo dono per il loro caro, sebbene il vero omaggio sia la partecipazione al momento.

Una decina di anni fa, una mia amica fu invitata da M. alla sua festa di compleanno, in un noto pub del centro.
Quando le chiesi come fosse andata, mi disse che era scioccata poiché, al momento del conto, M. aveva preteso che gli invitati pagassero la loro parte e persino la sua, come regalo di compleanno.
Peccato che sia la mia amica che tutti gli altri, ignari del suo "piano diabolico" avevano acquistato dei doni anche piuttosto costosi.
M. si giustificò dicendo che aveva perso il lavoro e che non poteva permettersi di offrire la cena a 20 persone.
Allora perché organizzare una festa del genere?
Perché non trascorrere la propria serata speciale in compagnia di un paio di buoni amici, precisando che lo scopo è solo stare insieme, ma che ognuno pagherà per sé?

Tra i commenti del post di cui sopra, molti Milanesi si difendevano sostenendo che non è giusto che gli invitati scrocchino la cena al festeggiato, reo di voler solo trascorrere la serata in compagnia. 
Altri, invece, ribattevano che è proprio il festeggiato a voler scroccare cena e regali ai poveri malcapitati di turno.

Insomma, vi è mai capitato di essere invitati ad una festa ma di aver dovuto pagare il conto?
A me, per fortuna no, sebbene partecipi spesso a feste a sorpresa e non abbia problemi a versare la mia quota, purché nel momento in cui mi invitano io sappia perfettamente di cosa si tratta.

39 commenti:

  1. Da me in genere è così: si paga il dolce, la torta, magari il bere; la pizza la paga ognuno per sè :D

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    1. Quindi se ricevi un invito di compleanno sai già che dovrai pagarti la pizza?
      Per me è fantascienza.
      Se devo pagare io, lasciami decidere dove devo andare e cosa devo mangiare, allora!

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  2. È vero, da noi si usa che chi invita paga. Ho però scoperto, negli anni trascorsi a Roma, che questa "usanza" non è diffusa in tutta Italia. Proprio a Roma mi è capitato di essere invitata a un compleanno in pizzeria e di dover pagare la mia quota, tranne la torta offerta dal festeggiato. Ma anche a Roma c'era chi faceva alla "meridionale" e offriva la cena a tutti gli invitati.
    Credo che l'episodio più inverosimile, però, sia capitato a un mio amico, sempre a Roma. Invitato a una festa di laurea, ai Castelli, con tanto di menù scelto dal festeggiato e di regalo, ha scoperto, alla fine della cena, di diversi pagare la propria parte. Diciamo che non ne è stato proprio felice.

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    1. Magari il feteggiato aveva anche scelto un menu da cinquanta euro, e non è mica giusto!
      Sono fiera di ragionare "alla meridionale", allora! 😉

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  3. Non vado a compleanni simili dai tempi delle superiori, dove ognuno pagava per se e il festeggiato al massimo il bere. Da adulta tranne qualche cena di poche persone con amici stretti non ho mai partecipato a cene di compleanno quindi non saprei cosa dirti ne cosa aspettarmi

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    1. Io se festeggio il compleanno è perché ho il piacere di offrire una pizza agli amici, altrimenti me ne resto a casa con figlio e marito e faccio l'arrosto.
      Che senso ha invitare per poi far pagare "gli ospiti"?

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  4. Conosco persone che sono più a nord di noi che effettivamente invitano gente a cena fuori e ognuno paga per sé; il festeggiato offre il dolce e magari anche le bevande. Forse siamo noi al sud ad essere un po' esagerati.. ahahahaha!

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    1. Però comodo fare incetta di regali pagando il dolce e le bevande. Cioè, con trenta euro te ne esci e porti a casa un bel gruzzoletto. Ahahah

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  5. Una sola volta, per un 40° compleanno, mi capitò una situazione del genere, e non mi piacque per niente poiché:
    - fu fatto comunque un regalo non da poco;
    - si aggregò un'altra persona del gruppo che faceva il compleanno in quella settimana, e ci toccò fare due regali e pagare anche la sua consumazione;
    - il locale fu scelto dai festeggiati, ed era piuttosto costoso oltre che taccagno, dato che mise nel conto anche l'uso dei piatti per la torta (portata dai festeggiati).

    Quindi prima e ultima volta che partecipo a questo tipo di compleanni! Preferisco fare un regalo per conto mio e non andarci.

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    1. Infati.
      Non capisco assolutamente perché tu festeggiato debba decidere tutto ed io debba pagarti la festa!

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  6. Visto che faccio l'eremita, da molto non partecipo a feste di compleanno affollate, preferendo festeggiare tra pochi intimi, però in passato non è mai capitato che gli invitati pagassero se la festa era organizzata dall'interessato, mentre ovviamente ci si organizzava diversamente se la festa era organizzata dagli amici. Si andava però sempre a casa di qualcuno e quindi in genere veniva richiesto che ciascuno portasse qualcosa da mangiare e da bere, più che un contributo economico. Sento da amici che invece partecipano a feste in ristoranti che anche qui funziona che ciascuno paga il suo.

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    1. Le feste in casa sono bellissime, ma non tutti hanno lo spazio per accogliere gente. Quindi, ok andare in pizzeria, ma paga tu, se proprio ci tieni a festeggiare... ;)

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  7. Dalle mie parti s'invita normalmente giornalmente pagando a rotazione una sola persona, figuriamoci far pagare il mio conto al mio compleanno agli altri...non è solo fantascienza ma è improponibile. Se invito io al mio compleanno significa che pago io per tutti e non ci sono discussioni perché sono io che invito. Al compleanno del mio amico paga lui per tutti perché è lui che invita e non gli invitati. Da noi c'è anche un'altra tradizione: l'ospite non paga mai, e qualcuno ne approfitta, sempre quelli che vogliono pagare la loro quota. Quando mi capita di avere nella cricca sconosciuti che provengono da una parte del nord fanno sempre delle facce strane perché paga una sola persona, e quando spieghiamo che tra amici è un onore pagare il conto, "tutto", ci guardano con gli occhi storti...praticamente non capiscono che arriva anche il loro turno e al loro momento non pagano e pretendono solo la loro quota perché dalle loro parti funziona così. Per tutto il periodo non si lamentano se paga una sola persona, e al loro turno si lamentano che non è giusto che paghino tutto il conto ma solo la loro quota. Mah!!

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    1. Ahahah
      Un po' taccagni i tuoi amici.
      Io, in verità, non amo pagare per gli altri o fare alla romana, perché in pizzeria mangio la margherita e bevo solo acqua, quindi finisce che la mia parte viene 5 euro, mentre quella di chi si sfonda di birre viene anche il triplo, pertanto facendo alla romana vengo danneggiata. Allora chiarisco sempre prima che voglio pagare solo la mia parte.
      Se invece invito un'amica a colazione, pago per entrambe e non accetto storie.
      Al compleanno, come detto, è giusto che paghi chi organizza la festa.

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  8. Se faccio una cena o una festa per il mio compleanno, è scontato per me stanziare del denaro per pagarla. Non esiste che gli invitati debbano pagare se sono stata io ad invitarli.
    Se non ho la possibilità economica di pagare per i miei invitati, allora ce ne stiamo tutti a casa, perché festeggiare non è obbligatorio.
    Un abbraccio.

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    1. Bravissima!
      Non esiste mica una legge che ci obblighi a festeggiare i compleanni.
      Bello farlo col portafoglio degli altri...

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  9. Ma che davvero? Io pensavo fosse prassi che il festeggiato dovesse pagare! Mah, cose dell'altro mondo...

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    1. No, Pietro.
      E' una prassi meridionale, che comunque mi sembra la più logica.

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  10. Ciao Claudia! Io solitamente festeggiavo il compleanno in casa con amiche, quindi in quei casi ho sempre pagato io il cibo. Però confermo che al Nord spesso il festeggiato paga soltanto il dolce e da bere, mentre il pasto principale viene pagato singolarmente dagli invitati.
    Non so dirti cosa sia giusto o sbagliato, secondo me è questione di punti di vista!
    Non essendo abituata però a feste in grande, ci sta anche pagare per tutti! :)

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    1. Allora è giusto che al momento dell'invito venga specificato chi pagherà, perché non tutti sono del posto e hanno le stesse tradizioni.
      Addirittura leggevo di uno che si era recato a questa festa con soli cinque euro addosso e fu costretto, il giorno seguente, a rimborsare al festeggiato l'intera quota.

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    2. Assolutamente! Specificare chi pagherà può essere di aiuto ed evitare anche situazioni imbarazzanti!
      Spesso da me i compleanni vengono vissuti come cene normali, ma con la differenza - appunto - del dolce in più offerto dal festeggiato. Però in quei casi sono consapevole di dover pagare e a me va benissimo così! In effetti l'effetto "sorpresa" non deve essere per niente bello, anzi.

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  11. Qualche volta ,io ho festeggiato il mio compleanno invitando amiche in casa Ho sempre detto che non volevo regali , ma , se volevano potevano
    portare del cibo . (Un paio di loro ama cucinare e mangiare) .

    Così è stato , Chi non portava cibo , fiori o piante da me gradite .
    Ovvio che il grosso del lavoro era mio ma , mi faceva piacere festeggiarmi.
    A Vicenza , da anni , la mia amica invita una ventina di amici x una
    pizza . Lei paga il dessert , dolce e spumante , gli amici la propria
    pizza . Ora , io e marito ci festeggiamo andando fuori a cena . Cin Cin .
    Bacione one one . Laura

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    1. Anch'io festeggio andando fuori a cena con mio marito e Lorenzo.
      Ma mi è capitato di invitare anche alcuni amici, ed ho sempre pagato per tutti.
      Cin cin a te. Anche se sono astemia. Ahahaha

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  12. Al mio compleanno, siccome ho molte spese ma col cavolo che cucino, ho voluto pranzare al ristorante con compagno e figlio, e basta. Il mio ex ha insistito per cenare con lui in un noto ristorante al mare, gestito da amici suoi, e ognuno avrebbe pagato per sé; alla fine ha pagato pure per me, tanto meglio. Una mia amica disoccupata mi ha invitato alla festa dei suoi 50 anni chiarendo che ognuno pagava per sé a menu fisso e lei avrebbe messo torta e spumante. No problem, partecipo alla colletta e vado... Ma al conto finale, siccome molte persone avevano preso altre cose invece della pizza, abbiamo dovuto aggiungere dei soldi e ci sono state proteste.
    Personalmente, se invito pago e se non voglio spendere invito 3-4 persone o non festeggio.

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    1. Sono perfettamente d'accordo con te.
      La tua amica disoccupata poteva fare a meno di festeggiare, se non aveva la possibilità economica di pagare per tutti, oppure avrebbe potuto cenare con pochissimi eletti.
      Non capisco perché concedersi sfarzi con le tasche degli altri!

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    2. Sono state altre sue amiche a voler organizzare la cena, così lei ha messo le mani avanti. Nel gruppo suo è normale farlo, a me sta bene, la festeggiata era felice, tutto ok.

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  13. Per fortuna non mi è mai successo, ma tipo mia sorella che vive al nord mi dice che lì si usa così.
    A me sembra proprio una cosa assurda: se ti invito, pago io.
    Se ti invito a bere un caffè, cioè ti chiamo tipo "Claudia, scendi che prendiamo un caffè" lo offro io, punto.
    Non so perché altrove si usi così, ma a me sembra logico offrire, se invito, e mangiare gratis (però facendo ovviamente un regalo) se invitato.

    Moz-

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    1. Quindi tu hai la testimonianza proprio in famiglia.
      E se tua sorella dovesse festeggiare un compleanno a Foggia?
      Farebbe pagare anche te, o manterrebbe la nostra tradizione? 🤣🤣

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  14. Mai successo. almeno nella mia cerchia di amicizie, e mai sentito che sia successo a qualcuno dei miei conoscenti.
    Quelli che fanno una cosa del genere, qui si chiamano morti di fame

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  15. A me la prima volta è capitato a Roma. Rimasi abbastanza sorpreso... e con mia moglie ne parlammo per giorni (io campano, lei pugliese), come se avessimo visto degli alieni! :D
    Avendo radici del Sud, anche se ho festeggiato sempre poco i miei compleanni, allo stesso tempo ho sempre offerto tutto io. Ma alla fine credo che dipenda anche molto dagli invitati e i festeggiati. Mi spiego meglio: ormai sono un modenese adottato, e non mi è mai capitato di dover pagare una cena o una pizza la sera del compleanno di un mio amico. Insomma, se si parla di feste con 30 persone, tra amici, conoscenti e colleghi, credo sia diverso da un compleanno con pochi, veri amici.

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    1. In realtà credo che a prescindere dal numero degli invitati, chi organizza dovrebbe sempre pagare per tutti.
      Lo dice lo stesso termine "invitato". Io partecipo perché me lo chiedi, ma per quale strana ragione logica dovrei pagare per me e, magari, persino per te.
      Proverò a cercare delle dritte sul galateo, ma per me è inconcepibile.

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  16. Nel mio gruppo di amici (sto in centro Italia) la prassi è questa: gli amici organizzano una cena per il festeggiato, in genere in qualche locale carino, ma senza troppe pretese. Gli amici offrono. In questo modo, a turno, ci offriamo a vicenda la cena del compleanno. Anche se credo che essere molto fiscali con gli amici sia un segno di poca amicizia. Quindi se per qualche ragione un amico non riesce a partecipare, non è che allora io non vado al suo compleanno perché non ho niente da ricambiare. Io non sono abituata a ragionare così, ma vedo molti intorno che stanno a calcolare al centesimo. E quando si parla di amicizia chi ragiona così mi dà molta tristezza.
    Va da sé che quando sono stata io a invitare per laurea o cerimonie varie (a casa o fuori, non cambia) il pasto è stato a carico mio.

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    1. In una comitiva specifica il tuo metodo può essere anche giusto, ma qui si parla di feste di compleanno allargate a persone che non necessariamente si frequentano assiduamente in gruppo.
      Quindi, se mi inviti paghi tu. O quantomeno mi informi che dovrò versare la mia quota e se non ne ho voglia o possibilità non vengo.

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    2. Si si, è che l'invito allargato a persone che non frequento assiduamente lo posso concepire per eventi particolari, non certo per il compleanno. E comunque, come detto, pago io. Se non posso offrire un pranzo o una cena al ristorante mi organizzo diversamente. Ognuno dovrebbe fare il passo secondo la gamba. Saluti

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  17. caspita se mi è capitato…
    Alle mie di solito pago io.

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    1. Perché sei miliardario? Non credo.
      Magari sei, semplicemente, "onesto".

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  18. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. Chi non muore si rivede. Ma che peccato.
      Contavo di non averti mai più tra i piedi.
      Come detto in passato, i tuoi commenti qui non sono ben accetti e li eliminerò TUTTI, a prescindere dal loro contenuto offensivo o meno.
      Sono la persona più coerente che conosco. Hai sbagliato spiaggia!

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