venerdì 4 settembre 2020

'L'invenzione di noi due': perché amore fa rima con rischio

Da qualche anno sono ufficialmente innamorata di Matteo Bussola (della sua penna, s'intende).
Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di presentare il suo romanzo "La vita fino a te", ma lo amavo già da prima, dalla lettura di quel "Notti in bianco, baci a colazione" che ha cambiato la mia vita di madre, moglie, lettrice, e che graficamente ricorda molto l'ultima fatica di Matteo.
"L'invenzione di noi due" è l'ennesima riprova del fatto che, su certe cose, non mi sbaglio mai. Sul talento, ad esempio, sulla sensibilità di quest'uomo (perché l'Uomo viene sempre prima dell'autore, per me) che trasuda da ogni singola sillaba del suo scrivere.

Un capolavoro, un romanzo che ancora una volta, attraverso la tecnica dello storytelling che tanto adoro, porta il lettore ad immedesimarsi, inevitabilmente, nei panni di Milo o di Nadia.
Perché ciascuno di noi vive o ha vissuto un amore statico, e si chiede se ha davvero fatto abbastanza per cambiarne le sorti, perché molte volte basta un nonnulla per riaccendere il fuoco della passione e della complicità. 

Milo si rende conto che, dopo quindici anni insieme, Nadia è più lontana che mai e non lo ama più. 
Decide, allora, come estrema ratio, di utilizzare uno stratagemma.
Le invia una mail, fingendo di chiamarsi Antonio e di rivolgere quelle parole alla sua ex compagna Agnese.
Nadia risponde a quest'uomo sconosciuto, spiegandogli l'errore, ma presto i due prendono a scriversi ogni giorno, ogni ora, raccontandosi di sé e dei propri partner.

Più Milo si rende conto che Nadia è vicina ad Antonio, e più capisce che è irrimediabilmente lontana da lui.
Questo gioco di ruoli diventa ogni giorno più pericoloso, perché anziché riaccendere un sentimento ormai sopito, sembra inventarne un altro, sbagliato ma intenso.
Praticamente Nadia sta tradendo suo marito, seppur solo virtualmente, con il suo stesso compagno di vita.
Milo ha un rivale in amore, ma non può nemmeno affrontarlo o prenderlo a pugni, perché è tutto frutto della sua mente.

Il finale a sorpresa mi ha molto commossa.
Non mi sarei aspettata un epilogo del genere per questa storia, ma penso che Matteo non avrebbe potuto studiarne uno migliore.

Milo confesserà a sua moglie la verità? Nadia riuscirà a perdonarlo? Il loro amore troverà la strada per non sgretolarsi, dopo molti anni di buio e silenzi?

Milo ha rischiato il tutto per tutto con quelle mail. Il suo scrivere poteva salvarlo e distruggerlo allo stesso tempo.
Ma l'amore, quello vero, non dovrebbe far rima col rischio? Credo proprio di sì, nonostante capiti anche a me di sentirmi stretta in una relazione che non mi soddisfa al cento per cento, ma di non muovere un solo dito per cambiarla.

Milo ci dà una bella lezione di vita, anche se, conoscendo Matteo, non credo proprio che l'intento del suo scrivere fosse questo. Anzi, se gli dicessi a voce quello che penso, mi regalerebbe una delle sue risate, in un misto tra incredulità ed imbarazzo.

Insomma, un libro da leggere tutto d'un fiato (io l'ho fatto in due giorni) a prescindere che siate o meno "innamorati" dell'autore.
Un libro da acquistare senza rischi, in perfetto ossimoro con la sua trama.

27 commenti:

  1. Ammetto che non conosco quest'autore e mi ha fatto piacere conoscerlo attraverso le tue parole. Comprendo bene inoltre la tua gioia e la tua enorme soddisfazione quando hai presentato un suo libro e stimandolo hai avuto l'occasione di incontrarlo ed approfondire la sua conoscenza capendo più a fondo lo scrittore e l'uomo.

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    1. È stato un momento molto emozionante che spero possa ripetersi.

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  2. Grazie per averne parlato. Non conosco l'autore, ma dopo aver letto il tuo post approfondirò senz'altro.

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    1. Grazie. Ne varrà la pena. Ha una penna scorrevole e sincera.

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  3. Accipicchia che storia!
    Immagino la sofferenza di Milo nel restare coerente con Nadia fingendosi Antonio.

    Non ho capito però se è un romanzo epistolare vero e proprio o se lo scambio di lettere è raccontato nella trama...

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    1. Non è un romanzo epistolare.
      La tecnica dello storytelling che usa Matteo è un insieme di capitoli di circa 3 o 4 pagine l'uno, spesso slegati tra loro, ma con un'armonia di fondo meravigliosa.

      Quanto alle lettere, che rappresentano una parte del romanzo e non il fulcro dello stesso, ve ne sono alcune, ma non tantissime. Andando a memoria saranno al più una decina, ma anche meno.

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    2. Quindi tipo come nel film "C'è posta per te", ma con una corrispondenza che inizia volutamente ma non per caso...

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    3. Sai che quel film era uno dei miei preferiti?
      Ma lo ricordo pochissimo...
      Come al solito. 😭😭

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  4. Le storie d'amore non mi intrigano molto, a meno che non siano in un contesto più ampio come nei libri di Ken Follett e altri, quindi passo. Uno di cui comprerei volentieri un libro è Paolo Longarini, lo seguo su FB e commuove con l'ironia che tanto apprezzo. Matteo lo conosco di fama ma devo ancora leggere qualcosa di suo.

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    1. Non conosco questo Paolo Longarini, ma mi hai incuriosita e andrò subito a cercarlo su Facebook.
      Matteo scrive essenzialmente d'amore e di genitorialità. Se entrambi i temi non interessano, c'è poco da fare.
      Se fossimo vicine, però, ti presterei uno dei suoi libri, anche solo per farti conoscere attraverso la lettura di una decina di pagine la sua penna. Magari ti ricrederesti, non so.

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  5. Cercalo e vedrai che ti piacerà.
    E' un libro perfetto per una donna con la tua sensibilità.
    Un abbraccio.

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  6. Splendida recensione.
    L'amore va comunque coltivato giorno dopo giorno, innaffiato giorno dopo giorno, con quelle piccole premure che fanno la differenza..
    L'amore si dà troppe volte per scontato, nei rapporti di coppia.

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    1. Purtroppo dare l'amore per scontato e la causa maggiore della morte dei sentimenti.

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  7. Anche una mia amica va matta per Matteo Bussola, invece io non ho mai letto niente di suo. Lo terrò per un altro momento, in questo periodo non ho voglia di storie che si concentrino sulle relazioni.

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  8. E' così bella questa tua recensione che fai davvero venir voglia di comprare quel libro.
    Mi piace anche la trama, che in fondo potrebbe essere storia già vissuta da qualcuno, da qualche parte nel mondo. Complimenti all'autore, anche per averti colpito in modo tanto genuino :)
    Baci.

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    1. Grazie Sara.
      Sono felice che la mia recensione renda giustizia ad uomo e autore così meraviglioso.

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  9. Ultimamente va così, nuovamente passo, comunque bello che hai letto e che ti è piaciuto ;)

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  10. Ciao Claudia! Non ho mai letto libri di Matteo Bussola, ma da come ne parli sono sicura che ne valga la pena! Spero di riuscire a recuperare questo titolo! :)

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    1. Lo sai che, non ricordo dove, l'ho paragonato proprio al tuo amatissimo Nicholas Sparks?
      Quindi sono certa che farebbe al caso tuo.

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  11. Ti trovo sempre in forma.
    Un abbraccio.

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  12. Non amo molto gli scrittori Italiani contemporanei e non conosco
    Matteo Bussola . La tua recensione mi piace e la storia mi intriga .
    Ho letto un paio di libri di Nicholas Sparks , se è dello stesso
    genere ...mi sa che me lo compero .
    Abbraccione one one . Laura

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    1. Detto francamente per me è molto meglio di Nicholas Sparks. 😉
      Bacione a te.

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