domenica 26 settembre 2021

L'incoscienza che aiuta

 
Il 26 settembre morivano Anna Magnani, Paul Newman e Alberto Moravia.
Proprio a quest'ultimo ho deciso di dedicare il mio almanacco della domenica.
In particolare, voglio condividere con voi una citazione che riguarda un tema a me molto caro, ovvero la contrapposizione tra paura e coraggio.

 “Al mondo non c'è coraggio e non c'è paura,
ci sono solo coscienza e incoscienza.
La coscienza è paura,
l'incoscienza è coraggio.”.
Non penso di aver colto appieno il senso delle parole di Moravia, altrimenti non mi ci trovo per niente d'accordo.

Secondo voi, infatti, il coraggio è indice di incoscienza?
Stando alla definizione del dizionario Treccani, l'incoscienza è la "mancanza di consapevolezza di sé, del proprio esistere, dei propri atti, come condizione temporanea o abituale", nonché la "condizione e comportamento di chi agisce, d’abitudine o in certe occasioni, senza riflessione, senza senso di responsabilità verso sé stesso o verso altri".
Dunque, per essere coraggiosi occorre essere frivoli e superficiali?
Penso proprio di no!

Io, ad esempio, sono una persona pragmatica e riflessiva, ma molto coraggiosa.
E voi?
Riuscite a dare alla citazione di Moravia una chiave di lettura diversa?

Intanto, buona domenica e buon onomastico ai Cosimo e Damiano.

24 commenti:

  1. Analizzando un attimo la citazione, se coraggio e paura non esistono, allora non esistono nemmeno coscienza e incoscienza.

    Frase che comunque non mi trova molto d'accordo. Il coraggio di fare qualcosa spesso è dettato da una necessità, l'incoscienza non c'entra un tubo! E dietro una paura ci possono essere varie ragioni istintive...

    Buona domenica.

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    1. Ti avevo risposto stamattina dallo smartphone, ma evidentemente il commento non sarà partito davvero.
      Ti dicevo che nemmeno il coraggio e la necessità mi sembrano concetti vicini tra loro, poiché quando sei letteralmente costretto a prendere una decisione, poco importa che tu sia coraggioso o titubante.

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  2. In Platone e a Aristotele c'è la distinzione tra coraggio e audacia. Il primo è la capacità di non perdere la sapienza intorno alle cose che vanno difese (secondo le leggi), quindi è una virtù civica e ammette il provare paura, purché poi nelle azioni non si obbedisca alla paura. La seconda è appannaggio anche dei criminali, i quali possono sembrare coraggiosi ma siccome la loro virtù è impiegata per azioni malvagie diventa una pseudovirtù, chiamata appunto audacia, la quale contiene una buona dose di incoscienza.
    Per quanto riguarda Moravia, non capisco cosa ha farfugliato.

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    1. Mi consola sapere che nemmeno tu hai compreso il senso delle sue parole, allora.
      Grazie per questa spiegazione.
      Ho sempre pensato che coraggio e audacia fossero pressoché sinonimi, e invece apprendo che ci sia una netta distinzione.

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  3. non sono d'accordo con la frase di Moravia.

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  4. La definizione di coraggio che sapevo io è fare qualcosa nonostante si conoscano i rischi e se ne abbia paura. Può darsi che ci siano gesti di coraggio risultati dall'incoscienza, ma non penso sia la regola.

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    1. Ma francamente, secondo me, incoscienza e coraggio sono proprio concetti diametralmente opposti.
      Perchè se una persona è incosciente e, dunque, sprovveduta, non valuta nemmeno i rischi che una determinata azione può comportare.

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  5. boh ..non condivido ..
    coraggio spesso lo trovi nonostante la paura ,la coscienza o c'è o non c'è ma per questo non vuol dire paura .
    fatto un pò di confusione con le parole ..spero di essermi spiega ..
    ma anche Moravia era un pò confuso;)

    Buona Domenica

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    1. Sicuramente il tuo pensiero è più chiaro di quello di Moravia, altro che! ;)

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  6. Decisamente ambigua questa citazione, diciamo che il coraggio o lo si ha o niente.

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  7. Non sono d'accordo con questa citazione. Non mi sento di associare il coraggio all'incoscienza, così come non mi sento di associare la coscienza alla paura. Dipende da caso a caso. Ciao e buona domenica.

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    1. Infatti.
      Ogni caso è a sé, ma comunque continuano a sembrarmi due concetti ben lontani l'uno dall'altro.
      Felice domenica a te.

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  8. Personalmente , a Berlino ho avuto l'incoscienza di salire sull' auto di 2 americani del servizio segreto U.S.A. Dove mi (ci) hanno portata , è
    subentrata una grande paura . Ho cercato di pensare ai rischi , poi mi
    sono fatta molto coraggio , la paura è passata e tutto si è risolto bene .
    Paura e coraggio : Il coraggio sostiene la paura e poi , dipende dalle
    situazioni . Anch'io non sono molto d'accordo con Moravia .
    Buona Domenica . Doppio bacio . Laura

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    1. Beh, tu effettivamente sei stata parecchio incosciente.
      Avresti potuto non essere qui a raccontarlo.
      Spero che con gli anni tu sia diventata più... riflessiva. ;)

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  9. Anche io non mi ritrovo molto in queste parole :/ Sinceramente è un'affermazione un po' superficiale anche perchè il coraggio è ben altro secondo me!
    Buona domenica!

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  10. Credo che si debba leggerlo con questo spirito: ci sono atti coraggiosi che sono frutto dell’istinto e non di un pensiero ragionato. Ecco, per me qui incoscienza significa istinto puro, un po’ come quando per amore e solo per amore decidi di seguire l’altra persona in capo al mondo, sapendo per esempio di perdere il lavoro e ogni legame con la tua terra. È un atto coraggioso e anche incosciente, perché non è detto che la storia funzioni. Invece ragionandoci su, metteresti in conto tutti i rischi e quella sarebbe la paura dettata dalla coscienza.

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    1. Ecco, l'esempio della storia d'amore è perfettamente calzante, ed è vero che qui incoscienza e coraggio vadano a braccetto.
      Ma restano, secondo me, casi isolati.
      Dunque non si può generalizzare.

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  11. Credo volesse dire che certe cose nella vita se ci pensi troppo non le fai mai. Perché se davvero ti metti a ragionare sui pro e sui contro di ogni cosa, va a finire che perdi lo slancio. Quel buttarsi, quella spontaneità, quel vivere le cose con la pancia senza ascoltare ogni sacrosanto tarlo della testa. Credo intendesse questo per incoscienza.
    Un abbraccio.

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    1. Ma quella più che incoscienza è impulsività.
      Ma comunque alle volte è sanissima, altrimenti praticamente non vivremmo più.
      Bacio.

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  12. Spesso ci vuole una sana incoscienza per cambiare il mondo.

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