mercoledì 4 maggio 2022

Messina, ex detenuto vuole tornare in carcere per sopravvivere

 
Mi sono occupata spesso del dramma della solitudine, pensando agli anziani che non hanno eredi, o a quelli che sono stati completamente dimenticati da amici e parenti.
Non mi sono mai soffermata, però, sugli ex detenuti che, una volta fuori dal carcere, non sanno da dove (ri)cominciare, in assenza di affetti importanti.
Qualche giorno fa, infatti, i giornali nazionali hanno raccontato la vicenda di Antonio (nome di fantasia) che ha bussato ai cancelli della casa circondariale di Gazzi, a Messina, chiedendo di rientrare.

Il 38enne, infatti, dopo essere stato rilasciato a fine pena, non sa come procurarsi quel che gli occorre per vivere, e non ha nessun parente in cui trovare rifugio.
Secondo la direttrice del carcere, non sarebbe la prima volta che si verificano episodi del genere.

Molti detenuti, infatti, vengono completamente dimenticati dai loro cari durante la carcerazione e, una volta fuori, non sanno a chi rivolgersi per riorganizzare la propria vita.
Queste persone non hanno dei genitori? Un fratello o una sorella, un amico, un partner?
Risulta difficile credere che, nel caso di specie, un uomo così giovane possa essere solo al mondo ma, allo stesso tempo, è tristemente comune che davanti ad un errore più o meno grave che porti al proprio arresto, la maggior parte degli affetti possa voltarti le spalle.

Spero che Antonio non decida di commettere altri reati, pur di tornare nella sua cella "dorata" e che le istituzioni non lo abbandonino.
Perché un uomo che ha scontato la sua pena e, si spera, sia pentito per gli illeciti commessi, ha diritto ad essere reintrodotto in società e a ricominciare a vivere onestamente.
Ma la solitudine, troppe volte, conduce sulla strada sbagliata.

Un abbraccio ad Antonio, allora, e a tutti coloro che stanno percorrendo una strada, apparentemente, senza uscita, con la speranza che sappiano chiedere aiuto nel modo giusto, e uscire dal tunnel.

21 commenti:

  1. Spesso i carcerati quando escono sono più soli ed isolati che quando erano dietro le sbarre.

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    1. Beh, sicuramente in carcere si instaurano nuovi legami e dinamiche. E ricominciare da zero non è semplice.

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  2. A quanto pare il carcere non prepara affatto al dopo... Sinceramente non approvo che un ex carcerato sia "favorito" nel reinserimento sociale a scapito di un onesto che può contare soltanto sulle proprie forze, ma nemmeno abbandonarlo al suo destino è umanamente giusto.

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    1. Io valuterei il reinserimento in base al reato commesso.
      Perché al di là di qualsiasi politically correct, se uno si è macchiato di omicidio o di pedofilia, mi interessa poco che soffra di solitudine una volta fuori dal carcere.
      Al contrario, per reati minori, frutto magari di errori di "gioventù", è triste pensare che oltre le sbarre non si abbia una vita.

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    2. Chi commette certi crimini non lo farei nemmeno uscire: lavori forzati a vita e amen.

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  3. Io conosco diversi ex carcerati che, a Fasano, hanno fondato una cooperativa e si occupano di piccoli lavori pubblici, come potatura degli alberi del cimitero, pulizia delle strade, ecc.
    Prendono appalti comunali e mi sembra un'ottima idea.

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  4. Il problema è diffuso in tutto il mondo... su Netflix c'è una serie in cui un ex carcerato passa una settimana nelle peggiori prigioni del globo, e in molte di esse non c'è nessun programma di formazione e reinserimento. Così chi ha sbagliato non può fare altro che ricascarci. Spero che il messinese alla fine abbia trovato un rifugio.

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    1. Infatti.
      Sembra quasi che tornare a delinquere sia inevitabile, se non hai un posto dove dormire e del cibo.
      Attenzione che non sto giustificando gli ex galeotti, ma lo Stato dovrebbe fare di più per reintrodurli in società.

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  5. Buongiorno Claudia ho un esperienza raccolta personalmente un ex detenuto agli arresti domiciliari la famiglia lo rifiuta e gli hanno tolto anche il reddito di cittadinanza per cui vive nel indecenza e della Misericordia di alcuni vicini ma ormai sono mesi e mesi
    Mi chiedo ma gli assistenti sociali l'avvocato che lo ha difeso che vanno a brigidini e feste patronali??????

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    1. Sul ruolo degli assistenti sociali, in Italia, ne avrei da dire.
      Ma preferisco tacere.

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    2. Assistenti sociali ? Lasciamo perdere...
      Conosco una signora scappata dal marito che la riempiva di
      botte , tre figli da mantenere . Lei si adatta a qualsiasi lavoro
      ma trova solo a tempo determinato . I figli hanno problemi di
      salute e poco da mangiare , sono molto magri .
      A volte la vicina le presta i soldi x l'affitto .
      Già ti avevo parlato di lei . Noi tre amiche , ogni mese le
      mandiamo ciascuna una borsa di viveri .
      Auguro che Antonio trovi qualche persona che lo possa aiutare
      ad inserirsi nuovamente nella società e...gli dia un lavoro .
      Buona giornata . besos . Laura

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    3. Ecco, la tua testimonianza sintetizza perfettamente quello che penso degli assistenti sociali.
      Buona giornata a te.
      Bacione.

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  6. Purtroppo ci sta, non dovrebbe accadere ma capita. Un aiuto certamente però meriterebbe.

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  7. mancano reti di appoggio, interventi per il dopo. Ma mi domando a quanti cittadini italiani interessano queste cose?

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  8. Ok ..
    ok ha sbagliato..ma ha pagato..ci dovrebbe essere un aiuto al reinserimento in società..mica lo puoi buttar fuori solo ..magari non ha famiglia..o la famiglia non lo vuole..meglio aiutarlo ad inserirsi..onde evitare il ritorno alle cattive abitudini.
    Gli auguro di cuore ci riesca..

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    1. Ecco, il rischio che questa gente torni a delinquere è altissimo.
      Poi non meravigliamoci...

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  9. Spesso restano soli, la nostra società è cinica.
    Saluti a presto.

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