lunedì 30 maggio 2022

Rayanair impedisce a dottoranda di volare attaccata al respiratore

 
Di solito, nella rubrica "storie", amo raccontarvi vicende positive, ma stavolta mi vedo costretta a dar spazio ad un fatto drammatico, diventato virale lo scorso fine settimana.
La ragazza che vedete in foto si chiama Paola Tricomi, vive a Catania, ed è la prima dottoranda con gravi disabilità a portare a termine il suo percorso di studi all'università "Normale" di Pisa.
Per discutere la tesi, però, ha necessità di raggiungere la città toscana dalla Sicilia e, come già accaduto in passato, ha prenotato un biglietto aereo per sé e per i suoi accompagnatori con la compagnia Rayanair.

Il problema è sorto quando quest'ultima si è resa conto della richiesta di portare a bordo il respiratore polmonare di vitale importanza per Paola, e le ha comunicato di cancellare la prenotazione senza neppure poter chiedere un rimborso, come da regolamento.

Così, la donna si è affidata a Facebook, pubblicando un post di denuncia con gli screenshot della chat con la compagnia aerea, scatenando l'indignazione di utenti e giornali, che hanno fatto in modo che il suo appello facesse il giro dell'Italia intera.
La richiesta a dir poco assurda, da parte di Rayanair, e ampiamente dimostrata dalle immagini, era che il respiratore venisse spento durante il volo, come se si trattasse di un semplice tablet.
Senza l'ausilio del macchinario, infatti, Paola non può respirare e finirebbe per morire.



Grazie allo scalpore suscitato, però, la vicenda ha avuto un lieto fine.
Rayanair, infatti, ha parlato di un malinteso, e ha garantito a Paola che potrà tranquillamente viaggiare senza separarsi dal suo respiratore.
Insomma, davvero si può attribuire la colpa di quanto accaduto a problemi di traduzione o simili?
E' inconcepibile che chiunque debba convivere con una grave disabilità sia anche costretto a subire simili scelleratezze.

Non resta che augurare a Paola di sostenere brillantemente la sua tesi, e abbracciarla a nome di tutti coloro che hanno condiviso la sua storia per far sì che diventasse di interesse nazionale e che si arrivasse ad una pronta soluzione.

23 commenti:

  1. Qua l'unica disabile grave è la compagnia aerea.

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  2. la cosa che mi fà rabbia è :dover esporsi sui social per aver una soluzione ..
    non dico che è cosa brutta utilizzare i social per questo ..nooo!!
    è che magari uno vorrebbe aver soluzione solo parlando ,chiedendo .
    ok mi prenoto il volo ,ti dico che devo portarmi respiratore ..mi dai il biglietto e all'imbarco non mi fai salire?
    dovrebbe esserci una persona che risolve il tutto all'imbarco ..e non dire non abbiam capito che cosa ci chiedevi ..
    poi devo espormi come caso umano sui social e allora mi risolvi il tutto ..
    magari a me da fastidio espormi come caso umano
    Auguro a Paola ,non debba più aver di questi disguidi ..e in bocca al lupo per la tesi ..e..BUONA VITA!!

    piccola esperienza mia :ho una "cosina " che batte nel petto e mi tiene viva ..quando andavo in Germania per lavoro , all'imbarco quasi sempre ero sempre perquisita .. lo scanner suonava al mio passaggio ..e già capelli rossi e faccia birba ..non sia mai che fossi una terrorista !! NONOSTANTE esibissi foglio scritto in ;italiano ,tedesco e inglese comprovante che non ero terrorista ..ma portatrice di una "cosina " che fà suonare scanner ..ogni volta ..dietro paravento ,spogliarmi ee.. controllo ..
    ma dai l'ho sempre presa bene ..perchè ridevo ..e anche questo era sospetto !!

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    1. Ma pensa!
      Però non avevano mica tutti i torti a pensare che potessi essere una terrorista, eh? Ahahahahahah
      Scherzi a parte, capisco che le guardie aeroportuali si limitino a seguire il manuale, però tante volte è assurdo sottoporre i passeggeri a simili controlli, nonostante la documentazione medica fornita sia così esaustiva.

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  3. Malinteso un ..... beep! Di fronte allo scalpore ed all'eco della notizia hanno fatto marcia indietro, vergognosi!!!!

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    1. Infatti.
      Se il post di questa ragazza non avesse fatto in breve tempo il giro d'Italia, scommetto che Ryanair se ne sarebbe infischiata di risolvere la questione.

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  4. Esatto.
    Dobbiamo sempre arrivare a far casino sui social, per ottenere giustizia? Non basterebbe che tutti rispettassero i nostri diritti?

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  5. Disguido o meno, non volerò mai (se dovessi) con Rayanair.

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  6. Per fortuna , la vicenda ha avuto un lieto fine e Paola ha potuto volare con il respiratore acceso, come aveva già fatto in passato. Triste è che bisogna ricorrere all'aiuto dei social per far valere i propri diritti !! Ciao e buona settimana.

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    1. È tristissimo, infatti, perché basterebbe che le compagnie aeree assumessero del personale preparato, anziché inviare delle mail preimpostate e mal tradotte.
      Buona settimana a te.

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  7. Altro che disguido, nella realtà ci sono tante discriminazioni, troppo comodo giustificarsi dopo.
    Saluti a presto.

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  8. Assurdo che Paola per il passato abbia potuto volare con Ryanair
    e questa volta invece le sia stato negato . Staff incompetente .
    Meno male che dopo tante peripezie tutto è finito bene .

    Non ho mai volato con questa compagnia nè lo farò in futuro .
    Non mi ha mai ispirato fiducia .

    Colgo l'occasione per raccontarti : Io e marito in vacanza , da Amsterdam
    siamo volati a Berlino negli anni '70 ancora guerra fredda .
    Scalo ad Amburgo . Controllo bagagli , avevo un sacchetto di terra
    con bulbi di tulipani , regalo della mia amica Ineke . Seguitavano a
    picchiare su questi poveri bulbi pensando fossero Bombe .
    Non contenti ci perquisirono come fossimo spie , marito proprio non
    capiva ed era un po spaventato , io no , già successo in altre occasioni .
    Bulbi di tulipano sospettati di essere bombe , quando ci penso mi
    viene da ridere .
    Buona serata . Ein Kuss . Laura
    Ancora oggi , quando ci ripe
    Bulbi di tulipano scambiati per bombe

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    1. Ma poi, quei bulbi son sopravvissuti? 😂😂

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    2. Meno male! Se no gli avrei chiesto i danni morali e materiali. Ahahahah
      😘
      Buona serata.

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  9. Che ci possa essere stato un malinteso posso anche capirlo, ma che non si possa avere un contatto diretto con qualcuno della compagnia assolutamente NO.
    E la chat di qua, e internet di la ... ma il contatto umano dov'è?
    Se fosse riuscita a parlare direttamente con qualcuno, probabilmente la faccenda non sarebbe finita su facebook.

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    1. Esatto.
      Ormai per parlare con qualcuno, possibilmente nella tua lingua, bisogna chiedere il permesso al Papa.
      È assurdo!

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  10. Ryanair ha avuto il gran merito di rivoluzionare il viaggio aereo, rendendolo fruibile a tutti e consentendo a chiunque, soprattutto ai giovani, di poter girare il mondo senza spendere cifre impossibili. Questo però accadeva trent'anni fa, prima dell' 11/9 e della crisi economica, quando i margini delle compagnie aeree erano enormi e potevano permettersi di far pagare i voli pochi spiccioli... oggi però i tempi sono cambiati, la concorrenza è aumentata, la crisi è ancora in atto e ogni operatore aereo non può più permettersi di sprecare un solo centesimo. E quindi anche per Ryanair la situazione si è fatta difficilissima: oggi la compagnia irlandese si trova in grave difficoltà ed è costretta a risparmiare su tutto: ne fanno le spese i dipendenti (trattati come schiavi) e anche i clienti, che devono sopportare ogni odiosa discriminazione come quella che hai citato. Da tempo Ryanair è nell'occhio del ciclone per le continue vertenze sindacali e giudiziarie che la riguardano, mossegli (anche) per questi comportamenti. E' il triste declino di un'azienda che ha cambiato il mondo e ora ne subisce le conseguenze.

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    1. Hai ragione. Ciascuno di noi deve molto a Rayanair. Io ho perso il conto delle volte che ho volato con "lei".
      Però, non è giusto che il centesimo venga risparmiato sulla pelle dei lagoratori e che, di conseguenza i consumatori ricevano un servizio inadeguato.
      Anche perché i prezzi non sono minimamente paragonabili a quelli di trent'anni fa, poiché sono aumentati esponenzialmente (com'è giusto che sia). Quindi, non mi sento assolutamente di giustificare simili indecenze.

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