lunedì 18 giugno 2018

Le donne che hanno sofferto: manuale d'uso


Ultimamente mi capita spesso di chiacchierare con un amico.
Lui sostiene che io sia cinica per difesa, perché ho sofferto troppo, in passato, e mi preparo ad evitare dolori presenti e futuri.
Se lo riconosce è, però, perché si tratta di una persona molto profonda e sensibile.
Per tutti gli altri, probabilmente, le donne come me sono soltanto stronze, fredde o, addirittura, cattive.
Quindi, ho deciso di sintetizzare, in poche righe, il processo che porta a questo modo di essere, e le eventuali soluzioni.

Come alcuni già sanno, quando avevo 15 anni, in seguito ad un brutto incidente stradale, sono rimasta in coma per qualche giorno. Un brutto trauma cranico mi ha portato via la memoria a breve termine, l'udito dall'orecchio sinistro, e mi ha donato un sacco di chili di troppo che non sono più riuscita a perdere completamente ma, più di tutto, mi ha levato la spensieratezza che tutte le adolescenti dovrebbero avere.
Mentre le mie coetanee, infatti, piangevano per il rifiuto ad uscire del ragazzetto di turno, un'acconciatura sbagliata, o un brutto voto immeritato, io non sapevo se mai sarei tornata a riflettere come una volta, a vivere senza assumere quei farmaci che mi intontivano, a ridere, a ballare.
La ripresa è stata lenta, ma ottimale.
Peccato che, pochi anni dopo, sia stata costretta ad affrontare la prematura dipartita di mio padre.
Ma sì, ho superato anche quella, e ho deciso di sposarmi.
E da qui tutta un'altra serie di problemi più o meno gravi, di cui magari vi parlerò in un'altra puntata.

Insomma, la vita non è stata troppo indulgente con me, ma al tempo stesso mi ha resa donna, già molti anni fa, e forte.
Detesto questa parola, la odio con tutta me stessa. Forte.
Cosa significa essere una donna forte? Che chiunque può sentirsi autorizzato a farti del male, tanto saprai cavartela? O forse che il dolore non lo provi affatto, visto che hai il cuore di pietra?
E invece no.
Ha ragione il mio amico. Le donne forti sono quelle che hanno sofferto tanto, e che andrebbero "maneggiate con cura", proprio come gli specchi o i bicchieri di cristallo.
Se avete la fortuna di incontrarne una, abbracciatela. Lei non ve lo chiederà, perché la sua corazza le permette di mantenere il sorriso, nonostante tutto, ma ne avrà molto bisogno. Sempre.

Lunga vita, quindi, alle donne forti, che risultano intrattabili e con un pessimo carattere solo per i mezzi uomini, o per la gente senza personalità.

15 commenti:

  1. dobrei riconoscermi come forte allora... ma a volte mi sento molto ma molto piccola!

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    1. Tutti ci sentiamo molto piccoli, ma sono momenti che passano o che, meglio, devono passare. 😘

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  2. Forte significa vivere pienamente senza essere condizionata dagli eventi negativi del passato e soprattutto non piangersi addosso. Abbraccio Claudia.

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    1. Per fortuna piangermi addosso è qualcosa che non fa parte di me.
      Alle medie, i genitori della mia migliore amica divorziarono.
      Lei cambiò radicalmente. Iniziò a raccontare bugie per attirare l'attenzione, peggiorò il suo andamento scolastico.. Ed ogni volta si giustificava dicendo che stava soffrendo.
      Ecco, io mi arrabbiavo, e mi arrabbierei persino oggi che sono dall'altra parte.
      Abbraccio a te.

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  3. Credo che si possa estendere il discorso davvero a tutti, davvero a tutte le persone che hanno vissuto momenti così terribili.
    E sì, racconti delle cose che sicuramente, ad averle vissute, ti hanno fatto soffrire. Ma, di contro, sei cazzuta... :)

    Moz-

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    1. Questo termine mi è già stato affibbiato da una nostra conoscenza..
      Sarà tipico della blogsfera? 😜

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  4. Sono d'accordo: il cinismo è lo scudo delle persone che hanno sofferto e che si difendono in questo modo da future sofferenze, per smorzarne l'effetto.

    Abbracciarle? Mmm, non è facile, se ti avvicini ti stendono :D

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    1. Ma noooo. Can che abbaia non morde! Comunque mi aspettavo piuttosto un commento sul "cazzuta" di Moz.
      Non ti suona familiare? 😜

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    2. Mi sa che è un termine che usiamo entrambi muahaah

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  5. Cara, "donarti" quesi biscotti è stato un gesto per farti comprendere che ho capito come sei e ciò che ti porti dentro e, anche se non avessi saputo nulla su di te, del tuo incidente, di tuo padre, ti avevo "letta" tempo fa. Ad ogni modo concordo su quel che scrivi in merito all'essere forti ... sappi che tu devi essere solo tu e ciò che ti va e ti senti di essere. Ciò che è "fuori di te", nel limite delle possibilità, non ha nulla a che vedere con te. Fammi sapere dei biscotti ^_^ ... (non ho una laurea ma ero, e sono, molto bravaper certe cose ... C'è anche di più dentro di te, ma va bene. Più che "devi sentirti forte" bisognerebbe che la gente o chi ti dice queste frasi dicesse "sentiti libera". Non impota se sei cinica, arrabbiata, se piangi se sei malinconica, conta che lo fai perchè devi sentirti libera di essere... Claudia. A presto.

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    1. I biscotti mi piaceranno sicuramente perché la frolla bianca mista al cioccolato è la mia preferita.
      Quanto alla laurea, a cosa servirebbe? Certe cose si dicono col cuore e non con i titoli.
      Grazie per il tuo affetto, che nel mio piccolo sarà sempre ricambiato.
      Ti abbraccio forte. ❤

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  6. La ricetta giusta sarebbe riuscire a essere forti e non, almeno con i familiari e gli amici più vicini e intimi, in poche parole riuscire a essere tanto forti quanto deboli, perché ogni essere umano è l’uno e l’altro, al di là delle gioie o sofferenze che la vita riserva. Non è sempre facile da mettere in pratica. Ciao Claudia e buona serata.
    sinforosa

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    1. Molte volte, però, proprio le persone più vicine a noi sono quelle che s'impegnano meno per "maneggiarci con cura", quasi dessero per scontato che tanto resteremo legati a loro per abitudine.
      Buona serata e buonanotte. 😘

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  7. Viva il cinismo! Su Twitter sono CynicEma. Però mi spiace per i motivi che hanno portato te ad esserlo... io, per mia fortuna, ci sono nato così.

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    1. Anch'io ci ero un po' nata, in verità, ma poi gli eventi hanno peggiorato le cose.. 😉

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