Quando darci un taglio è inevitabile.

Oggi ho accompagnato Lorenzo al suo ultimo giorno di scuola, sebbene sembra passata una sola settimana dal primo.

Nonostante abbia concluso soltanto il primo anno della scuola materna, gli ho spiegato che a settembre lo attende un'esperienza del tutto nuova.

Sin dalle prime settimane dell'anno scolastico appena concluso, infatti, io e Leo ci siamo resi conto di aver commesso un grave errore nella scelta dell'asilo che avrebbe dovuto accogliere nostro figlio, per prepararlo al mondo dell'istruzione e dell'autonomia.

Per paura, però, di renderlo triste, date le belle amicizie instaurate sin da subito, abbiamo atteso, fiduciosi che determinate dinamiche sarebbero cambiate.

Bene. Cioè male.

Si è trattato, solo, di illusione.

Non starò qui a spiegarvi cosa o chi non andasse bene in quella scuola, perché ho profondo rispetto per il lavoro di tutti e non tollero i pettegolezzi.

Resta, però, che la vicepreside ha reputato le nostre motivazioni valide ed urgenti al fine del trasferimento. 

Quindi, anno (scolastico) nuovo, vita nuova..

Solo il tempo potrà dirci se abbiamo fatto la scelta giusta.

Noi lo speriamo tanto.

Di sicuro, abbiamo agito per amore, perché la serenità di Lorenzo viene prima di ogni altra cosa...

E anche se sarà troppo piccolo per ricordare, o per apprezzare il cambiamento, i suoi sorrisi sempre generosi ci ripagheranno dei musi lunghi (miei e di Leo), dell'ansia e della paura di sbagliare con cui abbiamo convissuto per mesi.

Allora, in bocca al lupo al nostro piccolo tesoro per quello che lo aspetta, sperando che non cada dalla padella alla brace.

Posto che, comunque, noi saremo sempre lì per farlo rialzare, scrollandogli di dosso la fuliggine, ed insegnandogli che mai nulla è perduto finché si ha il coraggio di cambiare.