martedì 31 maggio 2022

'Il tempo di tornare a casa': perché nulla è perduto. Parola di Bussola!

 
Seppure in ritardo rispetto al solito, ho finalmente letto l'ultimo libro del mio amico Matteo Bussola, "Il tempo di tornare a casa".
L'ho preso in biblioteca, visto che tra un rinvio e l'altro non avevo ancora avuto modo di acquistarlo.
Il problema dei suoi libri è che finiscono troppo presto. Perché "dai, la prossima storia è lunga solo quattro pagine, leggiamola", e così via fino a giungere alla conclusione dell'opera, dimenticandoti di avere una casa, un lavoro, un figlio, e tantissimo altro. Insomma, ho ritirato il libro giovedì sera, e quando Stefania mi ha detto che avrei avuto un mese di tempo per restituirlo, sono scoppiata a ridere.

"Te lo porto lunedì, visto che nel weekend sarò fuori. Tanto so che per finirlo mi basteranno due giorni". E così è stato.
Veniamo alla trama.
Come esordisce lo stesso autore, "comincia tutto con un treno perso".
Tornando da una delle sue presentazioni, Matteo perde il treno per un solo minuto, ed è costretto ad attendere in stazione fino al convoglio successivo.
Potrebbe approfittarne per visitare la città, e invece decide di restarsene lì seduto col suo berretto giallo e lo zaino da ragazza ad osservare i presenti, traendo ispirazione dalle loro storie.
Ecco, quindi, che Bussola ci presenta LaMarta, Davide, Giulio e Claudia, Vale, Renato, Giada ed altri.

Ce li descrive così profondamente, da farci entrare nelle loro vite e provare le loro stesse emozioni, la paura, il dolore, l'entusiasmo elettrizzante.
I lettori più affezionati ritroveranno anche Milo e Nadia de "L'invenzione di noi due", e scopriranno cosa accade nel loro presente.

Insomma, come al solito, Matteo Bussola intinge la sua penna nell'inchiostro del cuore e ci regala una lettura scorrevole ed introspettiva, destinata a lasciare il segno.
Inoltre, ci dimostra che non è mai troppo tardi per dare una svolta alla nostra vita.
Perché "ecco a cosa servono le storie, più di tutto il resto. A dare un senso alle nostre attese. A farci capire che c'è sempre un treno da prendere, nonostante tutto. A farci sentire che siamo ancora in tempo".

Grazie, Matteo, per questo meraviglioso libro e per tutti quelli che verranno.
E che io, puntualmente, leggerò.

18 commenti:

  1. Ci sarà sempre un treno da prendere ..anche se a volte ci troviamo in una stazione deserta ed immobile ..con l'ansia di non aver fatto abbastanza ..esser arrivati in tempo ..poter far meglio..un bel respiro attendiamo , magari con un pò d'ansia serpeggiante ..e sentiremo lo sferragliare del treno in arrivo su cui salire sù e via per un altro viaggioooo

    RispondiElimina
  2. La biblioteca della mia città è fornitissima e molto organizzata.
    Non so se lo trovi dalle tue parti, ma presumo di sì.

    RispondiElimina
  3. Non ho mai letto nulla di suo, ma una mia amica è una sua grande fan, non solo: adora anche Paola Barbato, la sua compagna. Uffa, c'è troppa roba da leggere e troppo poco tempo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Paola è troppo simpatica e scrive molto bene, ma non è il mio genere, dunque preferisco il marito. 😉

      Elimina
  4. Se ci fanno un film lo vedo, dato che il "primo" mi è piaciuto ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non l'ho ancora visto. 😭😭😭😭
      E lo desideravo tantissimo. 😭😭😭

      Elimina
  5. Il treno da me non passa mai per cui la cosa interessa marginalmente
    Però passa l'autobus di linea che è sempre quasi vuoto
    Mi immagino il digiuno di dialogo dell'autista
    Il silenzio spesso si sopporta male.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, guidare un autobus vuoto non dev'essere divertente.
      Comunque anche l'autobus giusto può cambiare la vita. 😉

      Elimina
  6. Nella vita ci sono tanti treni, complimenti per la segnalazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero di poter presentare personalmente questo o un altro dei suoi libri, come accadde per "La vita fino a te". 😍

      Elimina
  7. Ho letto "L'invenzione di noi due" libro molto scorrevole .
    Vedrò di trovare anche questo .
    Buona serata . Abbraccio . L.A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Wooooow.
      Non ricordavo mi avessi detto di aver seguito il mio consiglio.
      Sono troppo contenta! 😘😘

      Elimina
  8. Ciao Claudia, ti ringrazio di averci suggerito questo autore e questo libro, seguirò il tuo consiglio, adoro anch'io, come te la lettura, proprio sfogliare le pagine cartacee, non solo il digitale :) Bel post, complimenti come sempre. Un abbraccio, buona giornata, alla prossima.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ho provato a leggere qualche e-book, ma ci ho impiegato un'eternità e non ho provato nemmeno alcun gusto.
      Quindi, lunga vita ai libri... Veri. 😉

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.