giovedì 10 gennaio 2019

Il dramma di Elena Sofia Ricci, violentata a 12 anni

Nei giorni scorsi ho letto le dichiarazioni di un'attrice italiana che amo particolarmente.
Si tratta di Elena Sofia Ricci, che ha dichiarato di essere stata violentata all'età di 12 anni.
Finora, aveva sempre mantenuto il massimo riserbo sulla vicenda, per non creare dispiacere a sua madre, scomparsa nel luglio scorso.
Questo per evitare che la donna potesse sentirsi in colpa, considerando che la violenza era avvenuta per mano di un caro amico di famiglia, con cui lei stessa mandò la piccola Elena in vacanza.

Adesso, però, l'attrice ha scelto di parlare, per lanciare un messaggio di solidarietà a tutte le donne abusate, di qualsiasi età, e per indurle a denunciare.
Fortunatamente, infatti, il suo aguzzino fu arrestato, perché altre vittime ebbero il coraggio di confidarsi con i rispettivi familiari, permettendo alla legge di fare il suo corso.
A prescindere che si trattasse di pedofilia, infatti, quello subito dalla Ricci rimane un abuso gravissimo, che non meritava di restare impunito.

Il vero dramma di questa vicenda, e di tutti i casi analoghi, sta proprio qui.
Perché queste donne scelgono di nascondere un segreto del genere, spesso per tutta la vita?
Per vergogna? Per paura della gogna pubblica? Per senso di colpa?
Perchè l'aspetto che mi fa più rabbrividire è che moltissime bambine, ragazze e donne abusate credono, in qualche modo, di essersela cercata, complice una gonna corta, un sorriso arrendevole, una parola di troppo.
E INVECE NO!!!

Nessuna donna stuprata ha responsabilità in merito.
La colpa è sempre degli aguzzini. Omuncoli infimi, che meritano il carcere a vita. E mi fermo qui.
Non vorrei degenerare.

Un abbraccio ad Elena, e a tutte le donne che portano nel cuore un segreto così tragico, sperando che trovino la forza di confessarlo.

22 commenti:

  1. Mi ha colpito molto il fatto che abbia aspettato aspettato la morte della madre per parlarne, per non farla soffrire.
    Comunque sì, bisogna che la vittima di abusi trovi sempre il coraggio di denunciare.
    Perché uno dei problemi è la paura della gogna pubblica, perché ci sarà sempre qualcuno che punterà il dito contro la vittima...
    Purtroppo l'italiano giudice-moralizzatore spesso ragiona così..

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    1. E questo fa tanta pena.
      Anzi, la cosa che fa più rabbrividire è che molto spesso, ad accusare le vittime, siano proprio le donne.

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  2. Cara Claudia, sentire certe cose, fa veramente male!!!
    Ammiro che a il coraggio di raccontarlo, sono così supererà quel trauima.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Hai usato la parola giusta.. "coraggio"..
      Spero che tutte le bambine e le donne abusate come Elena trovino quello di denunciare.
      Un abbraccio

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  3. Vergogna, senso di colpa, pensare di meritarlo, senso di inadeguatezza...
    Si potrebbe continuare ma sarebbe ancora più straziante.
    Perché non se ne parla? Per gli stessi motivi.

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    1. E allora noi parliamone.
      E tendiamo una mano alle donne violate, ed anche agli uomini che, seppur in netta minoranza, esistono.

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  4. Anche io l'avevo letto e ci ero rimasta male. Ho un debole per questa attrice. Purtroppo i casi credo siano veramente molti

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    1. Che bello leggere questi commenti di solidarietà.
      Su Facebook me ne arrivano decine in cui sostengono che sia una bufala, oppure che lei si sia inventata tutto per attirare l'attenzione dei media.
      Assurdo.
      Qui si parla di un'attrice bravissima, moglie, madre e sempre lontana dal gossip.
      Io sono senza parole.
      E da notare che la maggior parte dei commenti viene proprio da donne.
      E poi ci chiediamo perché le vittime non ne parlino.....

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    2. Al di là che la Ricci non mi sembra proprio il tipo di inventarsi cazzate per farsi pubblicità visto che non è mai al centro delle cronache pee motivi futili... Sono sempre stata dell'opinione che i peggiori nemici delle donne siano le donne stesse. Questa cosa non fa che confermarlo.

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    3. Ed io non posso che darti ragione. Purtroppo.

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  5. Davvero credo che Elena Sofia Ricci non abbia bisogno di ottenere attenzione dai media...questa mentalità gretta è il terreno di cultura della violenza sulle donne. Solidarietà totaòe anche da parte mia. Hai fatto bene a scriverne: la violenza deve sempre essere denunciata e chiunque possa deve fare da cassa di risonanza! Anche questo è coraggio civile! Brava!

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    1. Grazie Cecilia.
      Credimi, sono nauseata da quello che sto leggendo.
      Non posso proprio tollerare che tra donne ci si disprezzi tanto e senza cognizione di causa.
      Ma poi, per quale motivo? Invidia? O solo grettezza, come tu dici?
      Ti ringrazio davvero per il tuo supporto.
      A presto.

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  6. Ciao Claudia , io penso solo che si tratti di grande IGNORANZA sia
    femminile che maschile . Ci vuole davvero grande coraggio a denunciare
    noi NON sappiamo cosa si prova nell'intimo di chi è stata violentata .
    La mia forte e grande solidarietà a tutte le bambine e donne abusate.
    Buona notte Laura

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    1. Per fortuna non possiamo neanche immaginare cosa si provi e il trauma che ci si porta dentro per tutta la vita.
      Che bella parola hai usato..
      Solidarietà.
      Questa sconosciuta, purtroppo.
      Buonanotte a te. 😘

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  7. L'ignoranza e la bestialità maschile è ancora lontana dall'essere debellata. Colpa di un mondo sviluppatosi al maschile per secoli, dove la prevaricazione è considerata normale e legittima, spesso da entrambe le sfere, donna e uomo. E ancora ce ne vuole per crescere, se solo si pensa alla Chiesa, dove la donna è ancora un oggetto secondario, con diritti minimi...

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    1. Eppure, ripeto, quello che mi spaventa di più è che l'ignoranza e la cattiveria sono anche femminili. Se non soprattutto.
      Quindi, queste donne vengono violentate due volte. La prima dall'uomo vile, arido e deplorevole, la seconda da tutti coloro che le accusano di essere responsabili, o di mentire.
      Credo facciano male al cuore entrambe, non trovi?

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  8. Mha quello che mi lascia perplesso è che la madre non si sia mai accorta di niente.
    Adesso non so l’eta della Ricci ma non credo che stiamo a parlare di un passato così lontano nel tempo.
    Capisco lei a 12 anni e tutto quello che può succedere nella mente di una ragazzina...ma poi si cresce e si realizza quale sia la cosa giusta da fare.
    Perché tacere per tutto questo tempo?
    Adesso parlare serve ben a poco...bisognava farlo prima non capisco le sue remore.
    Non capisco nemmeno la madre...ma scusa Claudia se a te fosse capitata na cosa del genere tua madre non se ne sarebbe accorta?
    Non avrebbe notato niente di strano che non andava?
    Mi è davvero difficile credere a tutta sta storia.
    Sinceramente con la pedofilia credo si debba intervenire con la giusta istruzione sul come riconoscerla , evitarla ...stare in guardia non so come dirtelo , già dalle scuole elementari.
    È inutile gli orchi esistono e sta a noi come famiglia e alle istituzioni in primis ( mi riferisco alle scuole) informare i bimbi del pericolo.
    Attraverso la giusta informazione ( ci sono specialisti dell’infanzia per questo) il giusto modo.
    Perché non possiamo essere sempre presenti a proteggere i nostri figli e mai come in questo caso si paga l’ignoranza.
    È un discorso lungo ...se mai farai un post a tema ne riparliamo.
    Ti consiglio di ascoltarti l’ultima canzone di Pierdavide Carone con i DearJack ...si chiama forse Caramelle e parla di pedofilia.
    Ciaooooo

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    1. Ho sentito parlare della canzone, ma non l'ho ancora ascoltata.
      Quanto alla vicenda, mia madre se ne sarebbe sicuramente accorta, ma noi abbiamo sempre avuto un rapporto simbiotico.
      Quanti figli vengono cresciuti da asili nido, babysitter, nonne, ecc?
      Non possiamo sapere che genere di intesa ci fosse tra le due.
      Io credo che lei avesse deciso inizialmente di portarsi il segreto nella tomba ma, a 57 anni, e senza più la presenza di sua madre, abbia poi scelto di scrollarsi questo peso dalle spalle.
      La mia, però, è solo una deduzione.

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  9. Non ne sapevo nulla di questa storia e mi fa molta tristezza.
    Lei mi piace molto, oltre che una brava attrice è anche una donna colta, raffinata e mai fuori dalle righe.
    E' triste che succedano casi come questi, a maggior ragione sui bambini, che dovrebbero essere intoccabili.

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    1. Ed è triste che le vittime non si sentano libere di confessare gli abusi subiti, o che vengano messe in discussione quando lo fanno.

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  10. Senza dubbio hai ragione, e tuttavia io credo che se avessero cominciato prima a denunciare, probabilmente adesso non ci troveremo con questa "piaga", in ogni caso bisogna parlare e non tenersi tutto dentro.

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    1. Resto sempre dell'idea che sia meglio tardi che mai.
      Anche se, nel caso di specie, non si tratta di produttori cinematografici o registi di fama internazionale, ma di un semplice amico di famiglia. Quindi, non credo che il caso sia paragonabile agli altri.

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