Avevamo già parlato del fatto che trovo sia meglio cominciare a lavorare presto piuttosto che portare a casa (malvolentieri) una laurea inutile.
In molti avevate obiettato difendendo l'importanza dello studio a livello formativo.
Oggi, però, mi piacerebbe spostare l'attenzione sul concetto di "laurearsi a tutti i costi", scegliendo facoltà a dir poco "curiose".
Ha fatto molto discutere, ad esempio, il corso di laurea in influencer già attivo in Spagna, ma adottato, di recente, in Italia.
Eppure, ne esistono persino di peggiori.
In rete ho trovato, ad esempio, vari articoli più o meno ironici sulla laurea in scienze mortuarie, disponibile al Lincoln College of New England, all'università dell’Oklahoma e al Cincinnati College.
Ora, va bene che quello delle onoranze funebri è un settore che non accuserà mai crisi, ma davvero occorre una laurea per stabilire come conservare i corpi, rapportarsi con i parenti del defunto, realizzare le bare e organizzare un funerale?
Già ultimamente dilaga la pessima abitudine di richiedere la laurea come requisito anche per i lavori più umili e semplici.
Da molti anni, ad esempio, gestisco su Facebook un gruppo di offerte e richieste di lavoro, e capita spesso di leggere annunci del tipo:
"Cerco baby-sitter referenziata per accudire bambino di 5 anni. Si cerca ragazza di massimo 35 anni, non fumatrice e laureata.".
Insomma, da quando per intrattenere un bambino occorre aver portato a termine gli studi? Potrei capire se la richiesta fosse per un'addetta al doposcuola, ma anche qui la laurea sarebbe, a mio avviso, abbastanza opzionale.
Ma non solo. Ho letto annunci di chi cercava persino commesse o receptionist d'albergo laureate. Una volta, al massimo si chiedeva che conoscessero l'inglese e il francese a livello scolastico. Oggi, invece, è giusto alzare la posta.
Sarà per questo che il mondo universitario si è adattato ai tempi...
Nell'università del Michigan, infatti, esiste la laurea per imparare ad impacchettare gli oggetti, studiando gli infiniti tipi di imballaggio e non solo.
Per tentare di coinvolgere, poi, gli studenti meno volenterosi, ecco il corso "The Real Game of Thrones: From Modern Myths to Medieval Models", che consente di studiare la storia medievale grazie alla visione e alla lettura dei libri di Game of Thrones. Considerate che stiamo parlando della Harvard, non di una università di quartiere in un paesello sperduto...
Allora, è davvero inevitabile tutto ciò?
Non sarebbe bello tornare ai vecchi "seri" corsi di laurea senza le infinite specializzazioni e, soprattutto, smetterla di richiedere un titolo di studio anche per i lavori da manovale?
E' proprio vero che "si stava meglio quando si stava peggio"...........
In molti avevate obiettato difendendo l'importanza dello studio a livello formativo.
Oggi, però, mi piacerebbe spostare l'attenzione sul concetto di "laurearsi a tutti i costi", scegliendo facoltà a dir poco "curiose".
Ha fatto molto discutere, ad esempio, il corso di laurea in influencer già attivo in Spagna, ma adottato, di recente, in Italia.
Eppure, ne esistono persino di peggiori.
In rete ho trovato, ad esempio, vari articoli più o meno ironici sulla laurea in scienze mortuarie, disponibile al Lincoln College of New England, all'università dell’Oklahoma e al Cincinnati College.
Ora, va bene che quello delle onoranze funebri è un settore che non accuserà mai crisi, ma davvero occorre una laurea per stabilire come conservare i corpi, rapportarsi con i parenti del defunto, realizzare le bare e organizzare un funerale?
Già ultimamente dilaga la pessima abitudine di richiedere la laurea come requisito anche per i lavori più umili e semplici.
Da molti anni, ad esempio, gestisco su Facebook un gruppo di offerte e richieste di lavoro, e capita spesso di leggere annunci del tipo:
"Cerco baby-sitter referenziata per accudire bambino di 5 anni. Si cerca ragazza di massimo 35 anni, non fumatrice e laureata.".
Insomma, da quando per intrattenere un bambino occorre aver portato a termine gli studi? Potrei capire se la richiesta fosse per un'addetta al doposcuola, ma anche qui la laurea sarebbe, a mio avviso, abbastanza opzionale.
Ma non solo. Ho letto annunci di chi cercava persino commesse o receptionist d'albergo laureate. Una volta, al massimo si chiedeva che conoscessero l'inglese e il francese a livello scolastico. Oggi, invece, è giusto alzare la posta.
Sarà per questo che il mondo universitario si è adattato ai tempi...
Nell'università del Michigan, infatti, esiste la laurea per imparare ad impacchettare gli oggetti, studiando gli infiniti tipi di imballaggio e non solo.
Per tentare di coinvolgere, poi, gli studenti meno volenterosi, ecco il corso "The Real Game of Thrones: From Modern Myths to Medieval Models", che consente di studiare la storia medievale grazie alla visione e alla lettura dei libri di Game of Thrones. Considerate che stiamo parlando della Harvard, non di una università di quartiere in un paesello sperduto...
Allora, è davvero inevitabile tutto ciò?
Non sarebbe bello tornare ai vecchi "seri" corsi di laurea senza le infinite specializzazioni e, soprattutto, smetterla di richiedere un titolo di studio anche per i lavori da manovale?
E' proprio vero che "si stava meglio quando si stava peggio"...........
tema controverso. negli usa la laurea ha un valore diverso financo nel mercato del lavoro. poche lauree hanno un valore intrinseco al di fuori dello stato in cui sono state conseguite. una scolarizzazione tarda, tardiva e ritardataria.
RispondiEliminaNegli Usa moltissime cose hanno un valore. Diverso rispetto all'Italia. 😉
EliminaMa siamo nel Belpaese e dobbiamo adeguarci, no?
Considerando che una volta i laureati erano mosche bianche e adesso una grossa percentuale di ragazzi che hanno portato a termine le superiori decidono poi di proseguire gli studi, al momento ci sono più laureati che diplomati: per forza, poi, chiedono la laurea allo spazzino.
RispondiEliminaQuindi dici che dipenda da questo?
EliminaOps. Io sono diplomata. Bello sentirsi una mosca bianca... ;)
Cara Claudia, seguo sempre una serie di film che parlano dei dottori di questo genere, sicuro che ci vuole del fegato per affrontare continuamente le autopsie, chi le piace lo fa!!!
RispondiEliminaCiao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Beh no, quelli sono i medici legali, ed hanno una regolare laurea in medicina con specializzazione di settore.
EliminaQui si parla di onoranze funebri, professione accessibile a qualsiasi imprenditore.
Hai presente i generi letterari? Prima sono venuti fuori i sottogeneri letterari, adesso impazzano i sottogeneri dei sottogeneri letterari.
RispondiEliminaÈ così anche per le lauree.
Ma poi, vuoi mettere una splendida laurea in giurisprudenza al servizio del babysittng? Metti che il bambino lancia un oggetto contundente dalla finestra e ammazza un cristiano... Paghi la babysitter il doppio e hai la difesa pronta. No, per dire...
E se la baby sitter ha già una laurea in scienze mortuarie sa già come tumulare il corpo del cristiano 🤣
EliminaSto ridendo con le lacrime per colpa di entrambe.
EliminaMa i parenti del cristiano ammazzato, faranno causa ai genitori del bambino o alla baby sitter?
Chissà. :)))
😂😂😂
EliminaConcordo con te che chiedere la laurea per certi lavori è curioso e di fatto inutile. Questo corso è davvero strano ma almeno imparerai qualcosa di concreto che potevi in realtà imparare una volta assunto in una impresa di pompe funebri. Devo dire che la laurea da influencer la trovo più assurda rispetto a questa anche se pure la laurea oggetto del tuo post è davvero strana
RispondiEliminaQuindi stai dicendo che è meglio essere becchini che influencer?? Ahahahah :P
EliminaL'istruzione si è inflazionata, molti proseguono gli studi oltre il diploma e di conseguenza l'asticella del titolo di studio si alza... E' un modo, sbagliato, per fare preselezioni a monte. Io per esempio assumerei una baby sitter con la terza media, ma non perché la voglio "povera di cultura", bensì perché non avendo perso anni dietro ai libri, magari si è occupata dei fratellini piccoli...
RispondiEliminaPiù o meno da quando si è manifestata la cosiddetta "crisi economica", molte università hanno giocato la carta del fare investire sulle lauree, anche chi avesse terminato gli studi ma avesse perso il lavoro. Questo ha portato a una totale svalutazione dei diplomi, e a una saturazione del mercato dei laureati senza che questi, nella gran parte dei casi, acquisissero competenze spendibili professionalmente! Perché le università italiane sono bravissime a impartire teorie, talvolta anche datate, ma non a trasmettere quel fare pratico che poi è richiesto nella professione.
Il motto rimane sempre quello che diceva già mio nonno, artigiano calzolaio: chi non sa insegna, e i polli abboccano alimentando a oltranza questo commercio di lauree.
Sono pienamente d'accordo con te circa il fatto che gli studi universitari siano troppo nozionistici e poco pratici ma, addirittura, mi sento di estendere la stessa critica ai diplomi.
EliminaE' difficile trovare un istituto che ti spiani davvero la strada in una professione (eccetto, appunto, quelli professionali che comunque, spesso, trascurano la pratica).
Criticando le università era sottinteso che le scuole per diplomarsi non fossero migliori, dato che costringono a proseguire gli studi.
EliminaOh cavoli! Per fare "scienze mortuarie" ci vuole un certo fegato…
RispondiEliminaQuanto alla questione laurea, a me purtroppo è capitato il contrario: in tempi di "magra" ho cercato più volte un lavoro come commessa o simili, ma mi hanno risposto che per noi laureati questi sono riempitivi in attesa di trovare stabilità nel nostro campo e che loro cercano gente solo diplomata e quindi più motivata. Per carità, non è che do loro torto sul discorso del "riempitivo", ma non è che noi laureati campiamo mangiando ogni giorno un pezzettino di pergamena…
Caspita. Questa sì che è una bella testimonianza. Rifiutata perché troppo istruita, quasi a dover nascondere di avere quel famoso pezzo di carta.
EliminaPotresti dichiarare i tuoi studi solo a chi li richiede?
"Titolo di studio?".
"Voi quale preferite?".
"A noi basta il diploma".
"Uh pensa, sono diplomata al liceo classico!". ;))
I laureati se ne vanno all'estero e trovano un buon lavoro . Ne conosco
RispondiEliminaanch'io e sono ben sistemati .
La nipote di una mia amica , terminato il Liceo Scientifico , dopo aver
inviato diversi curriculum è stata assunta come commessa . Contratto ,
3 mesi , giusto per il periodo natalizio e poi rimarrà disoccupata .
In un grande supermercato cercavano uno stagista diplomato per mettere
sugli scaffali la merce ,forse i cassieri sono laureati !!!
Comunque , la laurea in SCIENZE MORTUARIE , mi fa' tanto ridere.....
Buona giornata , ti soffio un bacione . Acchiappalo ! Laura
La questione degli stage è davvero imbarazzante.
EliminaPur di non pagare i giusti contributi ed uno stipendio consono, i titolati assumono stagisti anche per lavare i piatti.
Ma non me la sento di prendermela con loro. La tassazione sui dipendenti nel settore privato è così alta che davvero non posso biasimarli.
Comunque scienze mortuarie anche no, dai.
Quando verrà il mio turno, spero il più tardi possibile, scriverò che voglio essere sepolta da un becchino non titolato. Ahahah ;)
Ci sono sicuramente dei corsi di laurea molto strani. Non so, però, quanto siano frequentati.
RispondiEliminaChissà.
EliminaEsisteranno molti aspiranti becchini? ;)
La laurea in scienze mortuarie mi mancava.
RispondiEliminaBuon inizio di settimana.
Una notizia allegra per cominciare bene la settimana, no? Ahaha ;)
EliminaL'abitudine di richiedere la laurea come requisito anche per i lavori più umili e semplici è una delle peggiori prese per i fondelli per un giovane che cerca lavoro! Purtroppo capita sempre più spesso.
RispondiEliminaNon è giusto costringere i ragazzi ad iscriversi all'università, oltretutto senza la certezza di un lavoro!
EliminaIo avrei voluto andare all'università, ma i miei non potevano permettersi questa spesa ed io ero troppo capra per studiare e lavorare contemporaneamente, tuttavia ritengo che tu abbia ragione, ormai ci sono lauree per le cose più assurde e penso che sarebbe meglio fare più pratica sul campo che spendere migliaia di euro per ore di teoria che poi servono a poco perchè "senza esperienza"
RispondiEliminaE certo. Perché il mondo del lavoro ci vuole laureati a 23 anni ed anche con esperienza.
EliminaIo, per fortuna, ho sempre puntato sulla seconda e mi è andata bene. Fiuuuuuu
Sono d'accordo con la tua ultima affermazione, punto.
RispondiEliminaGrazie.
EliminaNel caso specifico, credo che mio babbo possa dare lezioni a tanti laureati! :D
RispondiEliminaDiglielo.
EliminaMagari gli offrono una cattedra. 😂😂