sabato 9 novembre 2019

Jukebox: 'Lady in black' degli Uriah Heep

Buon sabato amici.
Rieccomi qui con una puntata del jukebox di Chi scrive non muore mai.
Questa settimana tocca alla richiesta di David (Dave13) che, dopo avermi permesso di conoscere la meravigliosa "Two steps behind" dedicata a suo padre, ha accettato il mio invito a scegliere una nuova canzone, optando per "Lady in black" degli Uriah Heep.

Chissà se lui si aspettava che avrei pubblicato direttamente la sua mail, ma le sue parole son così belle e trasudano così tanta tenerezza che non ho potuto evitare.
Mi denuncerà per violazione della privacy? Scommetto di no...
Quindi, eccole qui.

"Visto che "Two steps behind" mi ricorda papà, a questo punto farei il paio e ti dico una canzone che mi ricorda mamma rocker... è la canzone che adora di uno dei suoi gruppi preferiti, rock anni 70 (ma attivi tutt'ora e li ho visti dal vivo una decina di anni fa) si chiamano Uriah Heep (dal nome di un personaggio del David Copperfield di Charles Dickens) e si intitola "Lady in black".
Una canzone dalla struttura molto semplice, ti risulterà anche ripetitiva ma a me piace ed emoziona tantissimo.
C'è un bel "crescendo" e mi piacciono molto i cori.
Il testo credo che parli di un uomo che, venuto a trovarsi nel buio della guerra, ad un certo punto incontra una "donna in nero" che forse rappresenta la sua catarsi, il liberarsi dall'angoscia del magari aver compiuto atti orribili perché obbligato da un ordine, da una divisa... questa donna se ne va e lui la guarda allontanarsi pervaso da un senso di speranza e di liberazione. O almeno è quello che mi è parso di capire!
E' una canzone molto poetica e quasi sicuramente ispirata dai venti di guerra di quel periodo in Vietnam (la canzone è del 1971). La particolarità è che questa canzone viene normalmente interpretata come cantante solista dal tastierista della band che è anche il compositore del testo.".

Insomma, cosa potrei aggiungere a tanta "beltà"?
Nulla. Vi lascio solo una piccola curiosità made in Italy.
Nel 1972, infatti, Caterina Caselli portò al successo una cover in italiano di "Lady in black", "L'uomo del Paradiso" (testo di Claudio Daiano ed Ettore Carrera).
In questo caso, però, il significato del brano si discosta molto da quello originale e narra la storia d'amore tra la Caselli e un uomo "astratto" (deceduto o mai esistito?) che la attende in Paradiso e dal quale spera di non potersi separare mai più.
"Se in paradiso arriverò
legatemi ad un albero
non voglio più tornare e soffrire, questo no.".

Chissà se la madre di David conosce questa versione della sua canzone preferita e se la apprezza.
Probabilmente non è abbastanza rock per i suoi standard... 😉
A voi, invece, ricordo che potete sempre prenotarvi per una puntata del mio jukebox.
Buon fine settimana.
Bisous. 💋

30 commenti:

  1. Cara Claudia, confesso che è la prima volta che la sento, però dico pure, che mi piace.
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. Bella la canzone, bello il significato, bella la scelta. Complimenti!

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    1. David è un ragazzo speciale.
      Sua madre è molto fortunata a poter contare sul suo appoggio. ❤

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  3. Bella canzone che non conoscevo. :)

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    1. Strano. Riccardo dice che sei un mostro in quanto a conoscenza musicale.
      Il gruppo almeno ti dice qualcosa?

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    2. Il nome del gruppo non mi dice nulla, ma la voce del cantante l'ho già sentita.
      Non sono affatto un "mostro" in campo musicale, specie in campo internazionale.

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  4. Molto bella la canzone ( si un po’ ripetitiva e pesante con quei cori) , non la conoscevo.
    Pensavo ad un altra Lady in black..ma forse mi confondevo con un altra canzone.
    Bello il video , non avevo mai visto ballare il vogueing su un ritmo quasi country 😀
    Ciao

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    1. Caspita, ma allora non la conosce proprio nessuno.
      Ha gusti ricercati la mamma di David.
      Credevo di essere solo io l'ignorante, come al solito... 😅

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  5. Il gruppo lo conoscevo, la canzone no. Molto bella, ricorda alla lontana la mitica Jesahel dei Delirium.

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    1. Mi fa piacere che tu conosca almeno il gruppo e son felice di averti fatto scoprire questa canzone.
      Buona serata.

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  6. Splendida canzone, nel 73/74 era una canzone super gettonata nei juke-box, e nei loro concerti lo hanno sempre cantata. Bei tempi passati troppo in fretta.
    Buona domenica.

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    1. Oh, finalmente qualcuno che la conosce.
      David ne sarà felice.
      Buona domenica anche a te.

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    2. E io ho avuto anche il piacere di sentirla dal vivo qualche anno fa!
      Ottimi gusti, caro Giancarlo 😉

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  7. Mi è del tutto sconosciuta...comunque se personalmente non eccezionale è la canzone, bella la scelta soprattutto per la motivazione ;)

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  8. Bella la sua mail :)
    E bella anche questa canzone.
    Adoro il juke box.

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    1. Attendo sempre la tua nuova richiesta.
      È vero che hai già speso due gettoni, ma è passato un secolo dall'ultimo... 😗

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  9. Probabilmente siete tutti post anni 80.
    Nei 70 il gruppo era in voga. Non famoso come altri ma lady in black ha fatto ballare lenti a parecchie persone che probabilmente non ne capivano il testo.
    Un po' come hotel california.

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    1. I miei lettori saranno felici che tu gli abbia dato dei giovincelli. In realtà i post anni 80 sono pochissimi... 😉

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    2. Non volevo prendere in giro nessuno.
      Mi sembrava stano che nessuno conoscesse gli Urriah Heep 😉

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    3. No, no. Per carità. Nessuna presa in giro.
      Non sapevi che, ormai, abbassare gli anni fa piacere tanto alle donne quanto agli uomini?
      Quindi immagino che si sentiranno orgogliosi. 😉

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  10. Grazie per il tributo, Claudia! 😊😊
    Sono contento che ti sia arrivato il mio sentimento...apprezzo che tu abbia pubblicato le mie parole 😊😊, ma sei così brava a scrivere che avresti potuto tranquillamente usare parole tue!

    Giusto qualche giorno fa ci pensavo e non ricordavo che ti avessi mandato la mia canzone per il jukebox: faccio come i nonnetti che si ricordano tutto di cento anni fa e poi si dimenticano della memoria a breve termine!

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    1. P.S. Non ero a conoscenza della versione all'italiana! Devo sentire mamma se la conosce...all'epoca se ne facevano tante di cover di pezzi britannici/USA...una delle più famose è questa a confronto di questa versione 😉

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    2. Wow.
      Non sapevo che quella dei Dik Dik fosse una cover!
      E comunque, per la memoria a breve termine, prova con il fosforo. 😂😂😜

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    3. 😄😄 E poi il pesce lo mangio....

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  11. Dave, che chicca musicale che hai tirato fuori! NOn conoscevo neanche la versione italiana!

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    1. Quindi neanche tu avevi mai sentito questa canzone.
      Peccato..

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    2. Grande Ricky!! Mi fa piacere che ti piaccia! 😊😊

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  12. Come High Pristess e The Park, Lady in black è un brano, tratto dal secondo album Salisbury, che incarna lo spirito degli UH, poco definito, in verità, nel loro album d'esordio, il precedente Very Heavy, Very umble ( che comunque è un must per gli amanti del genere ).Splendida Lady in black per le atmosfere brumose che riesce ad evocare...ma vi invito ad ascoltare la suite Salisbury, che occupa l'intero lato B dell'omonimo disco.

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