sabato 5 giugno 2021

Jukebox: 'Le vent nous portera' dei Noir Desir

 
Buon sabato amici.
Torna l'appuntamento col jukebox di Chi scrive non muore mai.
Questa settimana tocca alla richiesta di Max che, parlando di cantanti dalla vita spericolata, mi ha chiesto di approfondire il caso di Bertrand Cantat, leader e fondatore della band Noir Désir, scegliendo la canzone cult francese "Le vent nous portera".

Premetto che non conoscevo il gruppo e nemmeno il brano in oggetto, ma sono stata felice di accontentare Max, soprattutto perché mi ha permesso di tornare su un tema a cui tengo molto, ovvero quello del femminicidio.
Andiamo per gradi.

"Le vent nous portera" è una canzone dei Noir Désir, pubblicata nel 2001, nell'album "Des visages des figures".
Prima ancora di tradurne il testo, che potevo comunque intuire grazie ai suggerimenti di Max, mi sono soffermata sulla visione del videoclip che mi ha lasciato addosso un profondo senso di inquietudine.
Una giovane madre e suo figlio, infatti, sono in spiaggia che giocano beati e si rilassano quando, all'improvviso, un vento devastante li fa letteralmente volare via, dividendoli e gettandoli nello sconforto.
Al termine della clip, si vede la spiaggia deserta con il bambino che guarda verso l'orizzonte, in cerca probabilmente di una spiegazione logica o di sua madre che forse si sarà salvata, o forse no.
Il brano sarebbe, invece, un inno contro la guerra (scoppiata in Afghanistan nel 2001) e, a differenza delle immagini del video, mirerebbe a donare speranza alle vittime del conflitto.

Veniamo, però, adesso, alla parte che più mi è interessata della segnalazione di Max.
Il leader della band, Bertrand Cantat, nel 2004, è stato condannato per l'efferato omicidio della sua compagna, Marie Trintignant.
Entrambi non estranei alla dipendenza da alcol e droga, vivevano una relazione morbosa da qualche mese, iniziata dapprima come rapporto extra-coniugale, e poi portata alla luce del sole, quando Bertrand decise di lasciare sua moglie, a poche settimane dalla nascita della loro seconda figlia.
La notte tra il 26 e il 27 luglio del 2003, però, la follia dell'uomo non lasciò scampo a Marie.

Questi, infatti, accecato della gelosia per aver letto un SMS cordiale che la sua compagna aveva ricevuto dall'ex marito, cominciò a colpirla sempre più forte, fino a lasciarla esanime sul pavimento.
Solo il mattino seguente, resosi conto della gravità della cosa, decise di chiedere aiuto al cognato, che chiamò immediatamente i soccorsi.
Purtroppo, Marie morì pochi giorni dopo, il primo agosto, nonostante i molti interventi chirurgici subiti, a causa di un edema cerebrale.

La povera donna, verrà uccisa due, o forse addirittura tre volte, in quanto il suo assassino sarà condannato ad appena 8 anni di reclusione, dei quali sconterà solo la metà.
E come se non bastasse, al momento della sua scarcerazione, tornerà a vivere con la ex moglie e madre dei suoi figli.
Nel 2010, però, la donna verrà trovata impiccata nella casa coniugale.
Testimoni dichiarano l'esistenza di un messaggio lasciato in segreteria ai propri genitori, in cui Kristina Rady racconta dei continui abusi subiti da parte del marito, che l'hanno appunto condotta al suicidio.

Insomma, tanto per riassumere la vicenda, quest'uomo lascia una moglie devota, con cui ha avuto due figli, di cui una neonata, per vivere una storia di passione con la sua giovane amante.
Dopo pochi mesi, però, uccide l'amante, viene arrestato per pochi anni e, una volta uscito, torna a vivere dalla moglie che continua, presumibilmente, a picchiare fino a condurla al suicidio.

Quante tragedie si sarebbero potute evitare se quest'uomo fosse stato meno spregevole? Due morti premature e la vita distrutta di due figli che cresceranno senza madre e, spero, senza avere accanto un padre così pericoloso.
Un omicida che, dopo la scarcerazione, ha provato addirittura a tornare a cantare come se nulla fosse, ma per fortuna è stato del tutto boicottato dai fan.
Insomma, questa storia mi ha fatto venire i brividi.
Uomini come Bertrand Cantat, dal mio punto di vista, dovrebbero essere condannati all'esilio eterno.
Siete d'accordo?
Intanto, ricordatevi che attendo le vostre richieste.
Un bacio.

15 commenti:

  1. Conoscevo soltanto in parte la tragica vicenda, cioè l'omicidio della compagna, apprendo qui che questo pezzo di mxxxx ha fatto proseliti.
    E stavolta la scalcagnata giustizia italiana non c'entra, dato che è tutto "merito" dei francesi sempre pronti a riderci contro...

    Volutamente evito la canzone, questo mostro non se lo merita. 😠

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente sembrerebbe proprio un processo "all'italiana".
      E invece, per una volta, è accaduto altrove.

      Elimina
  2. Conosco la canzone, il video è di una tristezza allucinante!
    Non conoscevo invece la vicenda del leader del gruppo: sono rimasta senza parole, soprattutto perché la canzone ha qualcosa di angosciante nel suono, che, ascoltata in sottofondo mentre leggevo l’articolo, mi ha disturbata parecchio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente, ascoltando la canzone col senno di poi, queste note sembrano presagire la terribile sorte che è spettata alla compagna di Bertrand.
      Come se fosse già tutto scritto. O se i demoni che abitavano dentro di lui, venissero a galla attraverso la sua musica.

      Elimina
  3. Si , sono d'accordo :ergastolo . Ora è sempre libero ? Che giustizia è ?
    La canzone è bella anche se musica e video tristi .
    Io sono stata una fan del padre di Marie ; Trintignant , grande attore .
    Good night , sleep well . Laura ***

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non conosco lei né suo padre, ma questa vicenda mi ha molto amareggiata.
      Buonanotte a te, my darling.

      Elimina
  4. Jean-Louis Trintignant mi è piaciuto molto nel film "Un uomo una donna"
    del 1966 . Ha avuto molto successo e vinto diversi premi .
    E già , tu non eri ancora nata .
    Della figlia so poco anch'io .
    Ciao

    RispondiElimina
  5. La ca nzone è bella ..
    Lui una persona spregevole..poi non capisco uccide 1 persona e fa SOLO 4anni di carcere??

    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Evidentemente non è solo l'Italia ad avere leggi ridicole nell'ambito degli omicidi.

      Elimina
  6. Non sapevo del fondatore, assolutamente spregevole, ciò non toglie valore ad una canzone bellissima, malinconica ma da brividi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io preferisco boicottarla, come diceva Gaspare.
      In qualche modo questo mezzo uomo deve pagare per i suoi errori!

      Elimina
  7. Sono in stato catatonico dopo aver letto questa storia di incredibile efferatezza. Sembrerebbe un romanzo e invece a volte, la vita, supera di gran lunga la fantasia.
    Comunque anche la moglie le rotelle apposto non le aveva. Che ti dice il cervello di tornare con un uomo che prima ti ha lasciato di punto in bianco appena partorito e che ha addirittura ucciso la donna per cui l'ha fatto?
    E' puro masochismo.
    Che lui faccia schifo non ci sono dubbi, direi.

    La canzone era pure bellina.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo sono d'accordo.
      Certe donne riescono a perdere completamente il lume della ragione, quando si tratta d'amore.
      Avrebbe dovuto baciare la terra all'idea che l'amante le avesse portato via un uomo folle e violento, ma se l'è rimesso in casa, destinandosi alla sofferenza eterna.
      Che amarezza!

      Elimina
    2. Ma poi che insegni ai tuoi figli?
      Che l'amore è quella cosa lì.
      E invece no, non lo è.
      L'amore è rispetto, non è mai violenza.
      E non vorrei giudicare una donna suicida, che alla fine è anch'essa vittima di un uomo, ma neanche si può chiudere gli occhi di fronte a certe scelte sbagliate in partenza.

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.