Una mia amica mi ha fatto notare che, ormai, non si ha più nemmeno rispetto per i morti.
Immediatamente, son tornata a quel pomeriggio di sette anni fa, quando papà andò via e fui costretta ad affrontare le teorie di decine di stolti.
Tutti avevano assistito ad un ipotetico malore, chi lo aveva fatto sedere, chi gli aveva offerto dell'acqua.
Lo stesso era accaduto, molti anni prima, quando in paese sostenevano fossi morta, mentre ero "soltanto" in coma.
E, infatti, chi vi scrive è uno zombie, altrimenti non saprei spiegarmi il mio stare in mezzo a voi. 😜
Ironia a parte, perché la gente sente l'esigenza di dar fiato alla bocca anche e soprattutto quando star zitta dovrebbe essere un obbligo?
Perché, appunto, non si ha rispetto nemmeno per i morti?
Eppure, il doveroso silenzio é alla base dell'educazione di ciascuno di noi.
Ma, evidentemente, in tanti ne dimenticano l'utilità.
Impariamo a chiuderla la bocca, allora. Così non rischiamo di portare troppo ossigeno al cervello......
Purtroppo il gusto infimo e pessimo di sparlare e voler "partecipare" come "attori" non protagonisti a dolori e disgrazie altrui è uno sport nazionale molto praticato. E' proprio questione soprattutto di dare ossigeno al cervello, sempre che questa gente ne abbia uno in dotazione.
RispondiEliminaComincio a dubitarne fortemente..
EliminaPerché, se lo avesse, saprebbe utilizzarlo un pochino, no?
Quando mi raccontasti questo retroscena, la prima cosa a cui pensai fu che forse i tuoi concittadini volessero "esorcizzare" la morte.
RispondiEliminaVolevano a tutti i costi affermare un qualcosa che non era vero per rendere meno angosciante il fatto della morte: cioè che la morte fosse stata annunciata da dei malori in realtà non avvenuti. Come a dire: "Ah, a noi non può capitare, perché il malore sarà il segnale d'allarme, ci cureremo e scamperemo alla morte".
Invece era proprio per aprire la bocca. La maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo, citando il grande De Andrè.
Quello che tu dici è accaduto dopo.
EliminaTutti gli amici e i parenti di mio padre, improvvisamente, si decisero a fare controlli su controlli (medici s'intende), per esser certi di non correre rischi..
Manco la morte improvvisa fosse contagiosa come il morbillo.
Fortuna che, dopo sette anni, riesco a riderci su, di fronte a tanta ignoranza.. 😘
Cara Claudia, quanto ai raccontato è sconcertante, la cosa fa venire i brividi!!!
RispondiEliminaCredo che il silenzio sia la cosa più importante in questi casi, i commenti inutili non servono a nulla. Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Non avevo dubbi circa la tua profonda sensibilità.
EliminaUn forte abbraccio ❤
leggo con calma dopo..
RispondiEliminavolevo prima dire che questo post non è comparso nei miei aggiornamenti!!
ho provato anche a mettermi e togliermi dai lettori..ma niente..
mah speriamo compare in ritardo..
Te lo spiego subito.
EliminaQualche giorno fa, lo stavo scrivendo e lo pubblicai per sbaglio. Allora lo riportai nelle bozze, per completarlo e programmarlo ad oggi.
I blog roll, però, lo pubblicarono la prima volta, facendo uscire il classico "il link non esiste".
Oggi gli sembra un doppione, e quindi non lo considerano.
Spero di esser stata chiara. Baci.
ah ecco.chiaro.
Eliminaleggo dopo..
eccomi..
RispondiEliminapurtroppo è vero ciò che dici..
la gente fa da tuttologa anche sulle disgrazie..
per fermare la fugacità della vita chissà..
perchè l'impotenza spaventa.
e ognuno reagisce come può.
Non saprei dirti cara Juliette.
EliminaIo, di sicuro, mai m'inventerei di aver scambiato con una persona le ultime parole della sua vita.
Ripeto, almeno per i morti (ma non solo per loro) ci vorrebbe rispetto.
Il silenzio molte volte vale più di tante parole. Questa società ha poco rispetto, dove siamo andando a finire.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Non lo so davvero.
EliminaVengono a mancare proprio le basi.
Buon pomeriggio.
Eh, è risaputo che nei paesi lo cose si ingigantiscono. Sai che ho visto tuo padre combattere contro un drago? L'ho visto infilzargli la spada in petto ma poi è stato sopraffatto dalla fiamma uscita dalla bocca del mostro... te lo giuro, se ne è andato proprio così!
RispondiElimina-.-'
Cazzate a parte, non ti so proprio rispondere, magari si sentono fichi nel fare da finti testimoni oculari, non lo so, mancando di rispetto alla persona che se ne è andata...
L'ingigantire le cose, fosse fatto nel rispetto di tutti, potrebbe anche essere una cosa buona, vedi quel capolavoro di film Big Fish (se non lo conosci, RECUPERALO!).
Non l'ho visto, ma ne ho appena letto la trama su Wikipedia.
EliminaCarino, ma credo mi annoierebbe.
Però se lo becco in tv giuro che lo guardo. 😘
Non so cosa tu abbia letto ma Big Fish è tutto tranne che noioso, è emozionante dal primo all'ultimo minuto, da pelle d'oca 😉
EliminaTi prendo in parola.
EliminaMa a me tutte queste finte storie di "al lupo al lupo" hanno trasmesso noia.
Ciao volevo scrivertelo ieri quando avevi postato il commento...ma non sapevo se era il caso.
RispondiEliminaPerché forse non era pertinente con l’argometo perché tu qua sopra ti lamenti se “se ne parla troppo e anche male” a me invece è successo quasi il contrario.
Martedì il giorno prima di questo post me arrivato su whatsapp un messaggio da un mio caro amico che diceva : ciao massi forse non lo sapete ma il bimbo di otto anni morto giovedì scorso sotto uno scuolabus era nostro nipotino....
Capisci è passata una settimana quasi e nessuno sapeva niente.
Io non ne sapevo niente e chi della compagnia aveva letto la notizia sul giornale non aveva collegato il cognome del bimbo , il paese natio con quello della nostra amica.
È successo il contrario quasi di quello che scrivi te.
A me vien da pensare che magari chi ha parlato a sproposito di tuo papà voleva magari essergli stato accanto.
Salutarlo per un ultima volta.
Son troppo romantico?
Un bacio
Perdonami, ma sono un attimino confusa.
EliminaHai perso un nipotino investito da un autobus e l'hai scoperto dopo una settimana?
Dalle mie parti ne avrebbero parlato tutti i giornali e tutto il paese.
Comunque, se ho colto bene il significato del tuo commento, condoglianze.
Quanto a papà, credo si trattasse solo di smania di protagonismo. Lui era parecchio ben visto in città, quindi fa audience dichiarare di averlo soccorso, no?
No, non sono cinica. Sono realista.
No no il nipotino era quello di una nostra amica.
RispondiEliminaI giornali e la Tv ne ha parlato solo che chi ha sentito la notizia non ha collegato il bambino ( dal cognome e paese) alla nostra amica.
Loro non l’hanno detto subito ( la mia amica) ma dopo quasi una settimana...probabilmente perché nessuno si era fatto vivo.
( perché finché non l’ha detto lei non lo sapeva nessuno)
Ciao.
Mi dispiace per la tua amica.
EliminaHo la pelle d'oca se ci penso.
Però, effettivamente, per la dipartita dei bimbi il rispetto c'è.
Per fortuna.
Sto imparando l'arte del silenzio con mia figlia: silenzio e ascolto perché lei per esprimere un concetto ha bisogno di più tempo di me ed io inizialmente la imbeccavo, volevo aiutarla completando le sue frasi, poi quando mi sono resa conto che qs comportamento la faceva innervosire, direi giustamente, ho iniziato a censurarmi. Imparare a stare zitta. Silenzio ed ascolto per darle il tempo di costruire la frase ed i racconti.
RispondiEliminaUna buona terapia per una chiacchierona come me. E quanto è bello stare zitti per ascoltare qualcosa di "importante". 😉
Francesca
Ovviamente mi colpisci dritto al cuore.
EliminaAnch'io sono una chiacchierona, ma ho trascorso ore ad ascoltare i monosillabi di Lorenzo, sperando e pregando che diventassero parole.
Mamma mia quanto mi ha fatta preoccupare. Adesso che ha iniziato, finalmente, a parlottare, è lui stesso a dirci schhhhh!!! mrttendoci la mano sulla bocca, perché pretende di essere l'unico a parlare in casa.
😂😂😂
È vero fanno così.. Schhhhh e parlano solo loro! 😁😁
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