Galileo perdonali, non sanno quello che dicono!

Avevo in mente da qualche settimana di scrivere un post sui terrapiattisti, ma la mia amica Irene mi ha anticipata, dunque ho deciso di lasciar perdere, per non ammorbarvi con un tema trito e ritrito.

Poi, però, lei ha insistito molto, e allora ho deciso di regalarvi questa lettera aperta a Galileo Galilei, per chiedergli scusa a nome di questi fantomatici scienziati che si arrogano il diritto di disprezzare tutti i suoi studi e le sue teorie.

"Caro Galileo,

so bene che le teorie in merito alla sfericità della Terra siano iniziate ben prima della tua epoca e sostenute da studiosi del calibro di Aristotele (giusto per citarne uno conosciuto ai più), ma mi ritrovo oggi, nel XXI secolo inoltrato, a scriverti per chiederti scusa.

Nonostante i tuoi studi abbiano portato alla nascita della scienza moderna, e pur tenendo conto del rispetto che i posteri hanno (quasi) sempre avuto per te, la situazione ci sta sfuggendo di mano.

Da qualche tempo, infatti, a causa probabilmente dell'avvento dei social che danno diritto di parola (con annessa diffusione di allarmismi generali) agli stolti che più idioti non ce n'è, alcuni hanno iniziato a sostenere che la nostra Terra sia niente po po di meno che... PIATTA.

Sì mio caro, hai letto bene. Piatta come le sottilette Naft (tanto per non fare pubblicità occulta). Schiacciata come un frisbee, come un vecchio vinile di una canzone d'autore (o forse in questo caso di Gigi d'Alessio).

Insomma, nessuna sfera, palla o che dir si voglia. Il nostro Pianeta è schiacciato e, fra qualche settimana, nel corso di un convegno che si terrà a Palermo il 12 maggio, gli "esperti" giurano di dimostrarlo. E c'è chi ci crede.

Il vero problema, Maestro, è che ormai la gente abbocca a qualsiasi cosa gli venga spiegata dai complottisti.

Chi sono costoro? Diciamo che sono la categoria madre dalla quale, poi, si diramano i terrapiattisti, gli anti-vax, e chi più ne ha più ne metta.

Sì, perché nel 2019 c'è chi si è convinto pure che i vaccini siano velenosi per il nostro organismo e che morire di morbillo sia una casualità, ma che non debba essere prevenuta in alcun modo.

Ah, Galileo.

"Si stava meglio quando si stava peggio", dice il proverbio, e i proverbi si sa non sbagliano mai.

Quindi, mio caro, permettimi di chiederti scusa a nome dei tanti tuttologi del web che stanno gettando nel cesso tutte le tue ricerche scientifiche (seppur mai dimostrate empiricamente a mezzo social), e sappi che io ti stimo e tiferò sempre per la scienza (quella vera).

Pensa che ho cambiato persino il medico di famiglia perché mi rompeva i maroni con le sue cure omeopatiche. Se sto male pretendo che mi si consigli un farmaco con i controcazzi, persino un sedativo per cavalli, ma mai una tisana miracolosa.

E' tutto.

Sperando di averti fatto cosa gradita, ti saluto cordialmente, con immensa devozione e gratitudine.

Claudia".