Nel corso della trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora", il divulgatore scientifico Piero Angela ha consigliato agli Italiani (soprattutto a quelli più anziani) di approfittare del tempo libero durante questa quarantena per scrivere la propria storia.
Questa sorta di diario segreto sarebbe, infatti, un tesoro preziosissimo per figli e nipoti, ma non solo.
Devo dire che sono d'accordo con lui.
Vi ho già spiegato, infatti, che il titolo del mio blog nasce appunto dalla convinzione che solo chi scrive non muore mai, diventando, quindi, eterno.
Io lo faccio praticamente da sempre, e lo sapete bene, ma voi?
Avete mai pensato che, quando sarete anziani, potreste non più ricordare i dettagli, tra le altre cose, di questa pandemia che ha messo in ginocchio l'intero Paese (e non solo)?
Dunque, scriverne, potrebbe essere un prezioso aiuto per voi, per coloro che vi saranno accanto fino all'ultimo dei vostri giorni e, perché no, anche per la storiografia.
Va detto che non tutti hanno la capacità di mettere su carta i propri ricordi e pensieri.
Eppure, basterebbe iniziare dal celebre, ormai probabilmente desueto, "caro diario".
Che ne dite di provarci?
Se proprio non doveste riuscirci, affidatevi a chi, come me, scrive storie per mestiere.
E mi raccomando, non concentratevi solo sulle tragedie, ma scrivete anche le innumerevoli pagine felici di vita che avete vissuto finora, e tutte quelle che verranno.
Che bello.
RispondiEliminaLe classiche "ricette della nonna" sono sempre le migliori, e si tramandano di generazione in generazione.
Scriverle è una scelta molto saggia.
La saggezza di Piero Angela è disarmante.
RispondiEliminaAvevo iniziato nel 1994 a scrivere la mia storia, alternando eventi personali a poesie e stralci di romanzi che leggevo... Nel 2000 al cartaceo si è sostituito Internet quando è partita una fitta corrispondenza via e-mail con Kyoko (pseudonimo), una ragazza "scelta" su un sito per creare amicizie, legame che esiste tutt'ora anche se alle mail oramai si è sostituito Whatsapp. Potrei definirlo uno scambio di diari, per me molto prezioso dato che l'archivio di quelle mail è la cosa di cui ho fatto più copie di backup fino a oggi.
Per cui appoggio pienamente la proposta fatta da Piero Angela, sebbene personalmente da un po' non tenga più nota dettagliata della mia vita, e quindi perdo traccia del mio primo commento in un blog, di chi c'era una certa sera in pizzeria, con chi andai al cinema a vedere un certo film e in quale sala,...
Magari questi dettagli non sono poi così importanti.
EliminaFra vent'anni ai tuoi figli non interesserá con chi sei andato al cinema, ma i viaggi che hai fatto, le emozioni, le malattie, le gioie più grandi.
Ecco, per sommi capi basterebbe prendere nota di questo.
Era per dire fin dove si spingesse il dettaglio delle mie memorie. Gli eventi "grossi" quanto meno li fotografo o ci scrivo una poesia, ma ritengo siano i dettagli a rendere unica ogni vita. Nei libri di storia mi piacerebbe conoscere la vita di un contadino o un artigiano piuttosto che di un re, un conquistatore o un profeta...
EliminaNon ho mai studiato la vita dei re, al massimo le loro gesta.
EliminaLa vita la trovavo nei libri di letteratura piuttosto, ma onestamente non mi ha mai catturata. Preferivo andare al sodo e studiarne solo le opere.
Su richiesta di mia figlia , sto' facendo un album di foto partendo dai
RispondiEliminamiei nonni materni e paterni quindi , trisavoli per Nora .(per lei)
Sotto le foto c'è scritto chi sono e se possibile anche le date .
Da anni ho scritto episodi della mia vita di ragazza , li ho fotocopiati
e pinzettati , così Nora si leggerà anche la gioventù di sua nonna .
Anch'io invito tutti a scrivere la loro storia da lasciare ai nipoti ,
bisnipoti , trisavoli ecc...Conoscere la Famiglia alla quale si appartiene
può essere molto interessante , istruttivo e gradevole .
Buona giornata , Claudia .
Laura
Alle foto non ci avevo pensato.
EliminaEffettivamente saranno un ricordo preziosissimo per Nora e sia lei che tua figlia potranno continuare la tradizione.
Io possiedo pochissime immagini del mio passato, figuriamoci di quello dei miei genitori o nonni.
Peccato.
Buona giornata anche a te.
Un bacio.
E' una bellissima idea !! Io conservo i miei diari, iniziati neanche tanto presto, avevo più di vent'anni. Non ci sono solo momenti tristi, più che altro sono una raccolta di situazioni piacevoli: incontri con gli amici, vacanze, viaggi..a quel tempo ne facevo tanti e ho continuato a riempire questi diari per circa 30 anni, poi, poco a poco la voglia di scrivere è venuta meno e li ho abbandonati ma non li butto anzi li custodisco tutti gelosamente. Buona giornata.
RispondiEliminaCustodiscili per sempre.
EliminaI miei li ho buttati perché erano unicamente dedicati agli amori adolescenziali.
Quindi, quando cambiavo "idolo", cancellavo tutte le tracce di quello precedente.
Già dal liceo non ho più usato diari.
Adesso affido i miei pensieri al blog, ai social.
Lì dovrebbero essere eterni.
bella idea e da non dimenticare il tempo passato che lo ritengo uno scrigno pieno di esperienze che insegnano tanto.
RispondiEliminaLo accennavo al cugino che vive a Medhein di raccontare la nostra storia ai figli e nipoti. Mi ha chiesto della casa degli anni passati e sono risalito al 1825 quando il catasto dei Medici è travasato in quello piemontese regno di Italia. La casa è legata ai loro proprietari nel tempo
Una bella storia...
Ma che meraviglia.
EliminaAdoro le ricerche storiche sulle famiglie, sulle origini dei cognomi, ecc.
Scrivi tutto quello che trovi e tramandalo ai posteri.
Qualcuno presto o tardi te ne sarà grato.
Dedicarsi ai propri ricordi in questo periodo penso sarà utile per sfruttare meglio il tempo che verrà.
RispondiEliminaPer non rendere vani i sacrifici di questa infinita quarantena.
EliminaAssolutamente, magari non necessariamente la propria storia, ma anche un pensiero, un qualcosa che chi ci ha amato possa custodire per sempre. Buona giornata Claudia.
RispondiEliminaQualunque cosa cara Sfinge.
EliminaQualunque.
Tutti dovrebbero riscoprire il potere della scrittura.
Nel mio piccolo, è quello che sto facendo, raccontando brevi aneddoti di casa mia, una quotidianità che potrebbe essere quella di tutti, trattata con un po’ di leggerezza, ché di notizie pesanti ne sentiamo abbastanza e assieme alle lacrime non dobbiamo dimenticarci che sappiamo ancora sorridere.
RispondiEliminaBravissima.
EliminaIo, di solito, affido gli aneddoti divertenti a Facebook, perché è più immediato, ma in un modo o nell'altro mi piace condividerli, per regalare sorrisi.
Proprio ieri mi sono resa conto di non ricordare più gli avvenimenti di famiglia, mia madre me li raccontò più volte ma continuavo a scordarmeli e ora non ho più nessuno. Mi restano, come già ti dissi, le lettere che mio nonno carabiniere distaccato a Lubiana scriveva tra il '41 e il '45 a mia nonna che faceva la fame a Trani con mia bisnonna e due bambini, il suo diario e varie foto.
RispondiEliminaA mia volta ho tenuto diari dalle elementari a circa 5 anni fa, e non ho intenzione di lasciarli ai posteri: mio figlio non è come me, se ne frega del passato e soprattutto odia leggere. Solo che non so dove bruciarli. La storia della mia vita potrei scriverla, anche se a ripercorrerla mi sembra così insignificante...
Nessuna vita è insignificante, nessuna.
EliminaForse solo quella dei serial killer, eppure anche loro avranno avuto un cuore e, di conseguenza, un motivo che li ha condotti alla follia.
Non buttare i diari. Se non a tuo figlio, magari ai nipoti potranno tornare utili.
Oltre al mio blog da un po’ di tempo tengo un diario giornaliero, credo sia molto importante per sè stessi a volte fare il punto della situazione della nostra quotidianità, dei nostri giorni, delle nostre relazioni. Ancora di più in un momento come questo.
RispondiEliminaA presto
Ma che bello.
EliminaIo il diario non l'ho mai amato troppo, sai?
Perché rileggendolo a distanza di tempo mi rendevo conto di piangere ancora per gli stessi guai, e mi sentivo un po' sciocca a non aver lottato per risolverli.
Ecco, ancora oggi credo che accadrebbe lo stesso.
avevo cominciato anni fà ..a scrivere la mia vita ..in un momento di "transizione " ;)) ..mi sa che appena ho voglia e tempo la riprendo in mano
RispondiEliminaabbraccio
Di tempo, adesso, dovresti averne eccome... 😉
EliminaQuesta idea mi tenta assai. Grazie.
RispondiEliminaCri
Ottimo.
EliminaPerò se la metti in pratica condividi almeno qualche stralcio con noi.
Un bacio.
Cara Claudia, ci vuole tanta immaginazione e inventare le storie più strane!!!
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Nessuna immaginazione.
EliminaQui si parla di raccontare la propria vita. Quella vera.
In molti periodi della mia vita ho scritto tanto. Quando morì mia zia, per me una seconda madre, avevo compiuto appena 18 anni.
RispondiEliminaScrissi una cosa come 7 quaderni di lettere in cui le parlavo, mi aiutò ad esorcizzare il dolore e la perdita.
Adesso, semplicemente, non ne ho voglia.
Chi ce l'ha, lo faccia. Male non gli farà.
Un abbraccio.
Conservi ancora quei quaderni?
EliminaRileggerli potrebbe tornarti utile per superare altri momenti bui della vita, non necessariamente legati ad un lutto.
Li ho gettati via quasi tutti. Ho con me il primo e qualche pagina strappata dagli altri :)
EliminaMa no, non amo rileggerli. Mi capita davvero raramente.
sinceramente non mi sono mai posto il problema di cosa raccontare un giorno ai miei figli... ammesso di averne, in realtà non ne ho l'intenzione... preferisco vivere il presente... qualcosa però la scrivo, disegno e dipingo pure, quindi un po' di materiale c'è, per chi fosse eventualmente interessato :-P
RispondiEliminaNon ne vuoi perché sei giovane e non innamorato.
EliminaVerrà il momento, verrà. ;)
no Claudia, è che ho tutto un mio pensiero sul fare figli, ma non voglio dilungarmi...
EliminaSe è così, avrai le tue ragioni e le rispetto.
EliminaNon sei il solo, oltretutto.
Uno dei miei più grandi rimpianti è che i miei nonni si sono portati le loro storie nelle tombe. Quando se ne sono andati io ero ancora una ragazzina e quindi non ero in grado di pensare a questa cosa, adesso che sono adulta non so che cosa darei per poterli sottoporre a un vero e proprio terzo grado XD
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda, tengo un diario in maniera regolare dall'età di secidi anni, ma avevo fatto già dei tentativi a partire dalla quinta elementare. Non ti so dire perchè, forse perchè mi è sempre piaciuto scrivere, perchè sono introversa e ho sempre avuto pochi amici, comunque il confronto con me stessa, il mettere su carta pensieri ed emozioni o anche solo la descrizione di un episodio è qualcosa al quale non so rinunciare. Ecco perchè naturalmente sto annotando anche la cronaca di queste giornate.
Se non erro me l'avevi già raccontato e ne ero rimasta affascinata.
EliminaE' davvero meraviglioso conservare questa abitudine da decenni.
Io mi sarei stufata dopo appena due mesi.
Brava!
Se cominci io va a finire che devo iniziare una saga divisa in 300 volumi!
RispondiEliminaE fortuna che sei giovane!
EliminaAllora tanto vale iniziare subito. Pensa quanti volumi ti serviranno quando sarai anziano. :P
Io proprio per gli stessi motivi che citi, ho aperto il blog.
RispondiEliminaFar rimanere i dettagli, che altrimenti scompaiono.
Questa quarantena? Più che altro spero resti solo il ricordo necessario XD
Moz-
Io spero, invece, che diventi quanto prima solo un pessimo ricordo...
EliminaCon me un discorso, o meglio un suggerimento del genere sfonda una porta aperta.
RispondiEliminaCome Miki, anche io ho aperto il blog oramai quasi 10 anni fa anche per questo e venivo da anni e anni di diario segreto cartaceo. È da quando avevo 9 anni che Lilli riceve le mie confidenze :)
Devo cercare solo di tenere un ritmo più continuo, come facevo un tempo.
Un bacio.
Diciamo che un tempo avevi meno "cose" di cui occuparti...
EliminaQuindi sei giustificatissima. 😗
Un giorno probabilmente lo scriverò, e potrei chissà chiedere il tuo aiuto in futuro ;)
RispondiEliminaSai benissimo che sarei molto felice di aiutarti.
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