sabato 11 aprile 2020

Taralli dolci (senza burro)

Buon fine settimana amici.
Ho cercato in rete notizie su dolci tipicamente pasquali, ma a parte la classica colomba e le scarcelle, non ho trovato altro.
Quindi, ho deciso di preparare dei semplici taralli dolci, senza vino e senza burro.
E' stata un'ottima idea, perché la realizzazione ha visto la collaborazione dell'intera famiglia, e il risultato è stato molto apprezzato.

Ingredienti:
- 380 grammi di farina 00,
- 150 grammi di zucchero,
- 2 uova,
- 60 ml di olio di semi di girasole,
- mezza bustina di lievito per dolci.

Per cominciare, in una ciotola sbattete le uova per qualche minuto.
Dopodiché, aggiungete l'olio e continuate a mescolare energicamente.
A questo punto, su una spianatoia, formate la classica fontana di farina e versate i liquidi a filo, cominciando a lavorare con le mani.
Unite il lievito e terminate la lavorazione.
Otterrete un panetto liscio, proprio come una classica pasta frolla.
Avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare una mezz'oretta in frigorifero.

Trascorso il tempo di posa, non vi resterà che creare i vostri taralli, realizzando tanti cordoncini e formando gli anelli della dimensione che preferite.
Dopo averli ripassati nello zucchero, disponeteli su una leccarda ricoperta da carta forno, e cuoceteli in forno statico preriscaldato a 180° per circa 15 minuti.

Consigli:
- Chiusi in un contenitore ermetico, i taralli si conserveranno bene per diversi giorni, senza indurirsi, nonostante l'assenza del burro.
- Vi consiglio di farli abbastanza piccoli, poiché sono più golosi e fragranti.
- Se non avete il lievito per dolci, sostituitelo con un cucchiaino di bicarbonato.

18 commenti:

  1. Ammetto che li ho sempre mangiato salati/aromatizzati con spezie ma mai dolci. Ma domanda: in genere non si inizia la cottura prima in acqua bollente e poi in forno? Questa variante va al forno direttamente per praticità o perché funziona così la ricetta?

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    1. I taralli salati possono essere sia bolliti che cotti direttamente in forno.
      Ho spiegato la differenza in passato, ma è una semplice questione di gusti.
      Un po' come accade per la frittata che io preferisco cuocere al forno, ma molti fanno in padella.
      Per quanto riguarda i taralli dolci, invece, non saprei dirti se ne esistono versioni che prevedono una parziale o totale bollitura, perché li ho sempre fatti così, ma trattandosi fondamentalmente di biscotti, credo proprio che sia opportuno cuocerli in forno.

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    1. Sono un bel passatempo oltre che una coccola per il palato, e in questo momento abbiamo bisogno di entrambe le cose. 😉

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  3. Cara Claudia, sai che li conosco questi buoni biscotti, si sciolgono in bocca da soli.
    Ciao e buona Pasqua con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Questi in realtà sono croccanti, ma buonissimi.
      Buon sabato a te.

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  4. A noi piacciono molto i taralli salati . Comperiamo al supermercato
    sempre quelli Pugliesi . Non sapevo che esistono anche dolci .
    Un amichevole abbraccio . Laura

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    1. Sono felice di sapere che i nostri taralli arrivino fin da te.
      Comunque quelli dolci sono una specialità soprattutto campana, ma si usano anche in Puglia.
      P.S. Anch'io li adoro salati, ma non amo farli perché ci vuole molto tempo.
      Baci.

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  5. Qualcosa di simile si fa anche dalle mie parti, ma quelli contengono vino bianco o rosso (io preferisco il bianco) e anice.
    Questi secondo me sono altrettanto buoni, poi comunque io apprezzo la semplicità.
    Un abbraccio.

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    1. Effettivamente tu e la semplicità andate proprio a braccetto, e per questo ti voglio bene. <3

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    2. Che tenera, grazie di cuore.
      Sai che ricambio con grande affetto.

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  6. Sono sincero, li preferisco salati.

    Moz-

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  7. Questi mi piacciono proprio tanto, tutti i tipi di taralli in verità, ma questi di più, fortunato Lorenzo ;)

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    1. E meno male! Non esiste un Pugliese a cui non piacciano i taralli! ;)

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