Dall'inizio della quarantena i cimiteri italiani sono stati chiusi e sospesi persino i funerali.
Morire ai tempi del Covid-19 significa farlo in solitudine in un letto di ospedale, e senza che nemmeno gli affetti più cari possano unirsi in un momento di preghiera.
A coloro che restano, invece, viene tolto persino il diritto di portare un fiore sulla tomba del proprio caro, in segno d'amore o di rispetto.
Una mia amica ha perso il papà, poche settimane fa (non a causa del Covid-19).
Non ho avuto il coraggio di scriverle, ma leggo ogni giorno su Facebook i suoi sfoghi circa anche il divieto assoluto di "andarlo a trovare" al cimitero, a causa di questa quarantena, spesso ingiusta.
Perché la verità è che, quando un genitore o chiunque altro perde la vita prematuramente, ciascuno di noi dovrebbe avere il diritto di elaborare il lutto come meglio crede.
E allora perché chiudere i cimiteri e non consentirne l'accesso contingentato con guanti e mascherine?
Perché portare un fiore al proprio genitore defunto non viene considerato un atto di primaria necessità, al pari di acquistare le sigarette?
Psicologicamente, possono essere entrambe delle dipendenze e destabilizzare in caso di privazione.
Comunque, al di là di ogni polemica, lo scopo del mio post era rilanciare una notizia di attualità che ha interessato la mia regione, al fine di denunciare la crisi che sta attanagliando il settore florovivaistico (come purtroppo moltissimi altri).
Migliaia di metri quadri di fiori, infatti, vanno al macero ogni giorno, a causa della sospensione delle cerimonie religiose e della chiusura dei cimiteri.
La Coldiretti Puglia, quindi, ha lanciato l'iniziativa "un fiore per ogni defunto", permettendo agli agricoltori di adornare le tombe del cimitero di Bari (comunque chiuso al pubblico) con i fiori rimasti invenduti, anziché distruggerli.
E' accaduto martedì 21 nel capoluogo, e non è escluso che l'iniziativa raggiunga altre città pugliesi.
Coldiretti ha, inoltre, chiesto al governo la dichiarazione dello stato di calamità per il settore.
Perché portare un fiore al proprio genitore defunto non viene considerato un atto di primaria necessità, al pari di acquistare le sigarette?
Psicologicamente, possono essere entrambe delle dipendenze e destabilizzare in caso di privazione.
Comunque, al di là di ogni polemica, lo scopo del mio post era rilanciare una notizia di attualità che ha interessato la mia regione, al fine di denunciare la crisi che sta attanagliando il settore florovivaistico (come purtroppo moltissimi altri).
Migliaia di metri quadri di fiori, infatti, vanno al macero ogni giorno, a causa della sospensione delle cerimonie religiose e della chiusura dei cimiteri.
La Coldiretti Puglia, quindi, ha lanciato l'iniziativa "un fiore per ogni defunto", permettendo agli agricoltori di adornare le tombe del cimitero di Bari (comunque chiuso al pubblico) con i fiori rimasti invenduti, anziché distruggerli.
E' accaduto martedì 21 nel capoluogo, e non è escluso che l'iniziativa raggiunga altre città pugliesi.
Coldiretti ha, inoltre, chiesto al governo la dichiarazione dello stato di calamità per il settore.
Qui i cimiteri sono aperti. I funerali ovviamente non. I vivai e fiorai possono consegnare a domicilio. Dichiarare lo stato di calamità per il settore mi sembra troppo. Siamo tutti sulla stessa barca e anzi, credo che ci sia chi sta peggio
RispondiEliminaConsegnare a domicilio per portare i fiori dove?
EliminaPer usarli come centrotavola?
Credevo che i cimiteri fossero chiusi in tutta Italia.
Farò ricerche più approfondite in merito.
Qui sono aperti. Ci si può andare solo se sono in prossimità dell'abitazione, che non ha molto senso, ma meglio di niente.
EliminaChe ti devo dire, qui gente che ordina fiori e piante ce n'è.
Appunto. Le ordinano perché possono portarle ai loro cari.
EliminaEscludendo coloro che hanno un giardino da accudire, piante e fiori, di solito, vengono venduti per cerimonie e, appunto, cimiteri.
In Puglia è tutto bloccato e al cimitero accede un solo parente al momento della sepoltura. Stop.
Scusa Nia, ma tu esattamente dovr abiti. Sarà un'eccezione del tuo comune se il cimitero è aperto. Ti copio i risultati della mia ricerca.
Elimina"A seguito della circolare emanata ieri dal ministero della Salute, a partire da venerdì 3 aprile tutti i cimiteri saranno chiusi al pubblico. I cancelli saranno aperti esclusivamente in caso di funerale, previo accordo con il necroforo competente circa l'ora di arrivo del trasporto funebre (con la possibilità di utilizzare cancelli carrai secondari nei cimiteri ove presenti e funzionali all'operazione). Le indicazioni inserite all’interno della circolare andranno applicate fino a un mese dopo il termine della fase emergenziale, come verrà stabilito dai provvedimenti del Presidente del Consiglio dei Ministri. I provvedimenti sono validi per l’intero territorio nazionale, per evitare le occasioni di assembramento e per ridurre le possibilità di contagio tra aree diverse. La circolare informa anche che andrebbero temporaneamente sospese ogni attività connesse ai servizi cimiteriali come manutenzione e ristrutturazione di tombe e lapidi.".
In periodi del genere è inevitabile fare "torto" a qualcuno. Personalmente avrei trovato più sensato riaprire i cimiteri e non le librerie... So quanto sia importante per molti recarsi sulla tomba di una persona cara...
RispondiEliminaL'iniziativa di Coldiretti sicuramente riduce uno spreco, in quanto tale va apprezzata; che dire però delle vacche munte inutilmente perché c'è meno richiesta di latticini e formaggi essendo chiusi ristoranti e pizzerie? Quel latte o suoi derivati non si potrebbe fare giungere a determinate famiglie meno abbienti?
Certamente.
EliminaSai che sono molto sensibile al tema dello spreco alimentare e, infatti, ho un nuovo post nelle bozze che ne parla.
Quanto alle librerie, posto che nel mio paese non ce ne sono, trovo la riapertura piuttosto sciocca, perché da sempre compro libri online.
Mentre la tomba di mio padre, virtualmente, non posso nemmeno immaginarla......
Ogni volta che vado al cimitero porto un po' di fiori ma ogni volta che medito davanti alla lapide mi chiedo "ma mi sentono? Serve veramente?". Mia madre e mia nonna stanno al cimitero nord di Roma e, da quando ho saputo che nella loro palazzina è crollato un solaio, non ci vado più. Quando vado al mare, se mi avanza tempo, mi fermo al cimitero sud a salutare un collega. Comunque trovo bellissima l'iniziativa di Bari e spero venga copiata da altre parti.
RispondiEliminaNon so dirti se ci sentono, ma quando in vita hai amato immensamente una persona, è inevitabile continuare a farlo anche post mortem.
EliminaE quindi anche rendergli omaggio con un fiore o una preghiera.
Anche nella mia terra vi sono molte coltivazioni di fiori. I cimiteri sono chiusi come lo sono le chiese per evitare assembramenti e, visto il numero di morti, mi sembra ragionevole. Comunque presto ci sarà una ripartenza e... speriamo bene! Una bella iniziativa donare fiori ai defunti: i fiori freschi però vanno curati e puliti, chi lo farà?
RispondiEliminaNon ne ho idea, onestamente.
EliminaMagari fra qualche giorno i vivaisti toglieranno quelli secchi e sistemeranno quelli freschi.
Ci stava chiudere tutto per un periodo per far passare l'epidemia.
RispondiEliminaOra però è tempo di tornare lentamente alla normalità.
Sono d'accordo: il cimitero è un luogo sicurissimo, non credo ci siano assembramenti (a parte a ridosso del 1 novembre), è tutto all'aperto.
Mascherine e guanti, distanza e c'è la possibilità di poter salutare i propri cari :/
Appunto.
EliminaA parte che lo spazio è vastissimo, ma sono davvero pochi quelli che ci vanno ogni giorno e, personalmente, non ho mai incontrato più di una decina di persone sparse su centinaia di metri quadri.
Quindi...
Il cimitero del mio paese ha i cancelli aperti ma non credo sia consentito andarci. Cioò, a dire il vero, non lo so. Io ci sono andata l'ultima volta due settimane fa. Da noi non piove e io ho voluto andarci per bagnare la pianta che ho nella fioriera della tomba dei miei genitori. Ho parcheggiato, sono entrata di corsa , innaffiato la pianta, detto un "ciao" veloce e son scappata in fretta. Il mio vicino di casa mi ha detto che, dato che i cancelli sono aperti, ci si può entrare. Ma io penso che non rientra nelle necessità per le quali è possibile uscire. Quindi non lo so, anche se non capisco perchè non ci dovrei andare, il cimitero è grande e c'è sempre poca gente. Saluti.
RispondiEliminaQuindi un'altra eccezione, come nel caso di Nia.
EliminaNon so che dirti.
Ma quasi vi invidio.
Buona giornata.
Cara Claudia, credo che dopo il grande dolore di avere perso dei famigliari, sia quello di non poterli abbracciare per l'ultima addio...
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Infatti.
EliminaUn dolore che non auguro a nessuno.
Buona giornata.
qui i fiori invenduti sono stati donati al Comune per adornare varie zone. Ugualmente mi sento dispiaciuta per i vivaisti che di sicuro non se la stanno passando bene.
RispondiEliminaBaci.
Effettivamente anche abbellire il territorio mi sembra un'ottima idea.
EliminaBasti pensare ai parchi e alle aiuole pubbliche.
Peccato non ci pensino tutti.
Son d'accordo con Riky, comunque l'iniziativa della Coldiretti davvero bella.
RispondiEliminaSì. Speriamo prendano esempio anche altre regioni.
EliminaCiao Claudia , sono d'accordo con quello scritto da Riky e non ripeto .
RispondiEliminaIo vado al cimitero (non ora) non tanto x la mia Mamma che non so' se
mi vede , vado x me stessa . Saperla lì vicina , guardare la sua foto
è qualcosa che mi da' serenità .Prima o poi , a Dio piacendo , la nostra
famiglia si riunirà (forse).
Anch'io ho pesato ai vivaisti . Ce ne sono 3 molto grandi nella mia zona.
Speriamo che anche loro abbiano la bella idea come a Bari .Meglio che buttarli , no ?
Kusses . Laura
Sicuramente donarli è meglio di buttarli, anche se un cimitero chiuso fa poca differenza che sia adornato o spoglio. Forse è meglio donare i fiori alla pubblica amministrazione, come accade nel paese di DamaBianca.
EliminaLi hanno chiusi perché oltre che una scusa, possono diventare luoghi di assembramento... non è difficile incrociare gente, nei cimiteri.
RispondiEliminaL'iniziativa è bellissima, e sicuramente apprezzata.
Moz-
Ma quando mai, Miki?
EliminaLa gente nei cimiteri la trovi solo il primo e il due novembre.
Per il resto, i pochi che ci vanno ogni giorno, lo fanno con la testa bassa e corrono dritti dal proprio parente, senza nemmeno guardare eventuali altri "visitatori".
Questa è la verità. Poi gli spazi sono immensi, e per creare assembramento dovrebbero portare gente coi pullman.
Da me cimitero chiuso e tombe curate dagli operai comunali.
RispondiEliminaI nostri cari che non ci sono più li pensiamo ancora più intensamente in questi giorni.
Pensavo che anche i custodi fossero fermi a causa della quarantena.
EliminaOttima iniziativa!
RispondiEliminaSaluti a presto.
Buona serata.
EliminaUn saluto,Claudia.
RispondiEliminaCome state? Come va con il bimbo? Qui resistiamo,non si vede la fine...
Un abbraccio.
Non va affatto bene.
EliminaLorenzo manifesta sempre più gli effetti del disagio da reclusione assoluta.
Noi, per fortuna, la fine la vediamo eccome.
Se il 4 maggio non mi permettono di uscire, sarà la volta buona che mi faccio arrestare. Tanto sono incensurata, madre...
Mi daranno comunque gli arresti domiciliari, o no? 😉
Buona serata.
Una lodevole iniziativa che potrebbe essere di esempio anche per altri cimiteri d'Italia, rendendo il luogo che sembra desolato più delle città vuote, un po' più umano con dei fiori freschi. Ciao e buona serata Angelo.
RispondiEliminaSarebbe ancora meglio, però, aprire questi luoghi desolati e permettere ai parenti di decorarli.
EliminaBuona serata a te.
Cara Turchiarulo !
RispondiEliminaDiciamolo ... i cimiteri sono di rado un posto che induce al sorriso, pero' adesso ai tempi del coronavirus sono un vero e proprio mortorio !
Bisognerá aspettare il 2 novembre, se la situazione sará normalizzata, per rivedere un po' di vivacitá al cimitero... farsi due chiacchiere con i parenti dei vicini di tomba o cose del genere.
Per le masse di solito funziona così...
EliminaPoi ci sono quelli come me.
Bravi gli Alpini.
RispondiEliminaSempre molto solidali.