sabato 13 giugno 2020

Jukebox: 'Quelli che restano' di Elisa e De Gregori

Buon sabato amici.
Torna l'appuntamento col jukebox di Chi scrive non muore mai.
Oggi tocca a Gaspare del blog "Amici animali", che mi ha richiesto una canzone abbastanza recente, ma per me sconosciuta.
Si tratta di "Quelli che restano" di Francesco De Gregori ed Elisa, che ho molto apprezzato per testo e musicalità.
La conoscete?

Il singolo, pubblicato il 14 settembre 2018 come primo estratto dall'album di Elisa "Diari aperti", vede la penna della cantautrice, che ha scelto, però, di interpretarlo con un pilastro della musica italiana (e non solo).
Due voci delicate che si incontrano e si sfiorano appena, senza aver bisogno di vocalizzi pretenziosi, o di fuochi d'artificio.
Persino il video, come potrete vedere, è molto minimal e studiato, probabilmente, per dar risalto alle parole anziché a chi le pronuncia.

"Più di una volta sei andato avanti dritto
Dritto sparato contro un muro
Ma ti sei fatto ancora più male aspettando qualcuno...
...Siamo quelli che restano
In piedi e barcollano su tacchi che ballano...
...Ci avete preso per dei coglioni
Ma quando siete stanchi e senza neanche una voglia
Siamo noi quei pazzi che venite a cercare...".

Questo pezzo mi ha condotta a due interpretazioni ben distinte e, se vogliamo, azzardate.
La prima riguarda il campo della musica.
Mi vien da pensare che cantautori del calibro di Elisa e De Gregori volessero lanciare un messaggio ai fan che corrono dietro ai ragazzetti sfornati dai talent e simili, per poi tornare sulla retta via ed apprezzare la vera qualità dei testi e delle note.

L'altra riflessione, invece, riguarda i rapporti interpersonali che si instaurano tra di noi.
Penso, allora, a quante volte ciascuno si sarà sentito "la ruota di scorta" di qualcuno, ma questo non gli abbia impedito di esserci sempre e a priori. Per principio, carattere, amore, o chissà.
Io, ad esempio, sono una che resta.
Una di quelle su cui sai di poter contare, anche se la vita ti porta a diradare i contatti.
Però, non ci sono a priori, anzi. Se mi manchi di rispetto, mi perderai per sempre, inevitabilmente.

Voi, invece, che senso date a questa canzone?
Insomma, ringrazio Gaspare per avermi fatto scoprire questa bella canzone, che spero sarà gradita anche a voi.
Infine vi chiedo, come sempre, di farmi nuove richieste per il jukebox.
Non fatevi pregare, dai!

31 commenti:

  1. Sono contento che ti sia piaciuta. 😊
    La mia interpretazione è quella che dai tu degli amici "ruota di scorta", perché un po' mi ci sono riconosciuto in passato...
    Elisa è una delle più talentuose cantautrici italiane (includendo anche gli uomini), e questo brano sembra l'abbia cucito addosso a De Gregori.

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    1. In realtà io non parlavo solo di amici.
      Queste dinamiche si instaurano spesso persino tra ex, o tra parenti.
      Elisa mi piace, ma dovrebbe lavarsi più spesso i capelli, altrimenti mi fa senso come Piero Pelù.

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  2. Non la conoscevo, particolare il duetto che non si fonde. Scelta interessante.
    Secondo me c'è davvero una doppia interpretazione: arte e quotidiano.
    Io anche sono uno di quelli che restano, e che a volte hanno visto gente andarsene dritta (contro un muro) e poi tornare.
    Pure io l'avrò fatto, perché è giusto, è la vita: amici e amori si lasciano scegliere, si lasciano allontare un po' altrimenti non si scopre cosa c'è di buono in noi.

    Moz-

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    1. Io, invece, non torno mai, sai?
      Meglio sola che con una minestra riscaldata. Che sia d'amore o d'amicizia.

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  3. Ottima scelta,2 bellissime canzoni!

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  4. Non conoscevo questa canzone , bella e delicata , mi è piaciuta .
    Io , qualche volta sono stata la ruota di scorta , poi mi sono stufata
    e ho troncato l'amicizia . In Amore , esclusa una volta , ho sempre
    lasciato io quando capivo che "qualcosa" non andava tra di noi .
    Abbraccione one one . Laura

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    1. Credo che tutti prendano provvedimenti quando capiscono di essere solo delle ruote di scorta.
      Diversamente sarebbero masochisti, e non è il nostro caso. 😉
      Un bacione one one.

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  5. Non conoscevo questa canzone.
    Sarò un pò fuori da coro, ma non mi è piaciuta molto.

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    1. Tranquilla, ognuno ha i propri gusti. Sapessi quante canzoni bellissime a me non piacciono per niente... 😉

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  6. Cara Claudia, per me Francesco De Gregori è sempre molto bravo!!!
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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  7. Non ci vedo un interpretazione tipo “ruota di scorta” ne “rimproveri” verso i ragazzi usciti dai talent.
    La canzone è molto bella e le voci si sposano bene.
    Non la conoscevo...il video se fosse stato girato adesso con quel teatro vuoto poteva benissimo rappresentare una metafora della situazione attuale del mondo dello spettacolo ancora fermo per gli effetti del Corona .
    Soprattutto i concerti e la musica ma pure il teatro .
    Bravo Gas per la scelta
    Ciao

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    1. Ho diversi amici attori e musicisti e non so con che prospettive guardano al futuro.
      La situazione è gravissima.
      Buona serata.

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  8. Non mi piace essere una ruota di scorta, quando qualcosa non va, meglio troncare.
    Saluti a presto.

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  9. Devo dire che non conoscevo proprio questa canzone. Io devo dire che mi sono sentita piùvolte la ruota di scorta. Non è una parte che mi piace però, tante volte , ho accettato di esserlo, anche se, probabilmente, sarebbe stato meglio dire di no. Saluti

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    1. Col senno di poi siamo tutti più bravi.
      Pensa che magari anche quelle situazioni hanno contribuito a renderti la donna che sei.
      Buona serata.

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  10. Risposte
    1. Sono felice che ti sia piaciuta.
      A maggior ragione considerando che sei un intenditore.

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  11. Mi viene in mente la Leti che era votata alla redenzione di qualcuno, il complesso della suffragetta la paladina dell'esercito della salvezza che ha sposato uno spiantato che l'ha ripulita e po se n'è andato e lei è ancora lì che l'aspetta non so se ancora i tacchi le tremano ma son passati trnt'anni e passa.

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  12. Pare che la canzone sia un inno ai sognatori, a chi non ha mai smesso di credere in se stesso, nonostante le difficoltà. Sognatori a volte abbandonati, magari perché li si considera poco realisti e credibili, ma poi li si va a cercare, perché in fondo, i loro sogni li rendono unici, con un coraggio apprezzabile che non tutti riuscirebbero ad avere.

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    1. A pensarci bene, ciascuno di noi è stato o è un sognatore, non trovi?
      E sì, non smettere di esserlo è un vero atto di coraggio.

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  13. Preferisco l'interpretazione di Katherine, qui sopra.
    Anche secondo me il senso della canzone è quello :)

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    1. Considerando che lei è una docente di musica, non potrei certo contraddirla.

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  14. Il senso dici? Non mi piace, quindi direi senso di insoddisfazione.

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    1. Come sei severo.
      Quasi quanto nelle recensioni dei film. 😅

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  15. E' una bella canzone, anche recente...eppure l'avevo completamente dimenticata. Rimossa.

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