domenica 9 settembre 2018

I giardini di marzo - Lucio Battisti

(Da sinistra mio padre e Lucio Battisti)

Come vi dicevo stamane, il grande Lucio Battisti moriva esattamente vent'anni fa, il 9 settembre del 1998.
Stasera, quindi, vorrei entrare nelle vostre case e nei vostri cuori con una delle sue canzoni che preferisco, ovvero "I giardini di marzo".

Lucio era uno dei cantanti preferiti di mio padre, infatti, conosco tutti i suoi brani a memoria, e conservo ancora le musicassette ed i cd con i suoi successi.
Oltretutto, ho sempre sostenuto che i due si assomigliassero da ragazzi, come potete notare dalla foto che ho scelto.
I giardini di marzo è il 15º singolo di Lucio Battisti, pubblicato il 24 aprile 1972 per la casa discografica Numero Uno.
Il testo, scritto da Mogol in chiave autobiografica, parla degli anni della sua infanzia nel dopoguerra, tra povertà e difficoltà familiari ed esistenziali.

Ascoltiamola insieme, quindi, ed emozioniamoci.
Buona serata. ❤️


I giardini di marzo - Lucio Battisti

Il carretto passava e quell'uomo gridava "gelati!"
Al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti
Io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti
Il più bello era nero e coi fiori non ancora appassiti
All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri
Io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli
Poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli
E la sera al telefono tu mi chiedevi: "perché non parli?"

Che anno è, che giorno è?
Questo è il tempo di vivere con te
Le mie mani, come vedi, non tremano più
E ho nell'anima...
In fondo all'anima cieli immensi, e immenso amore
E poi ancora, ancora amore, amor per te
Fiumi azzurri e colline e praterie
Dove corrono dolcissime le mie malinconie
L'universo trova spazio dentro me

Ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c'è

I giardini di marzo si vestono di nuovi colori
E le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori
Camminavi al mio fianco ad un tratto dicesti: "tu muori"
Se mi aiuti son certa che io ne verrò fuori

Ma non una parola chiarì i miei pensieri
Continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri

Che anno è, che giorno è?
Questo è il tempo di vivere con te
Le mie mani, come vedi, non tremano più
E ho nell'anima...
In fondo all'anima cieli immensi, e immenso amore
E poi ancora, ancora amore, amor per te
Fiumi azzurri e colline e praterie
Dove corrono dolcissime le mie malinconie
L'universo trova spazio dentro me
Ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c'è

26 commenti:

  1. la mia canzone preferita!!
    siamo in sintonia!!
    non sapevo dell'aneddoto su Mogol..
    mai banale quando scrivi!!

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  2. Tra la mia precedente citazione, quella di Mari sul suo blog e con questa tua, diciamo che ci sono tutte le mie canzoni preferite di Battisti :).

    E' vero, tuo padre assomigliava al grande Lucio

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    1. Dici che si capisce che il primo è mio padre?
      Ho cambiato la foto da cell e non sono riuscita ad inserire una piccola didascalia..

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    2. Si capisce che il primo è tuo padre. E comunque io lo vedo più bello di Lucio :D

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    3. Ti sei appena conquistata il titolo di mia blogger preferita. Ahahha
      Scherzo. Era molto più bello ma, ad onor del vero, in questa foto aveva solo 19 anni.
      Quindi ponci ponci po po po. 😉

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    4. Sono i lineamenti regolari.
      Il naso, soprattutto.

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    5. Anche i riccioli e le labbra.
      Sebbene papà optò presto per il taglio corto.
      Quindi io non ho mai potuto arruffarglieli, dato che aveva 27 anni quando nacqui.

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  3. E' una canzone meravigliosa, estremamente dolce eppure potente. La ascolti e vibri per intero. O comunque, a me fa questo effetto.
    Del resto non è l'unica canzone di Battisti a suscitarmi determinate emozioni.
    Sarà che poi lui era delle mie parti, di Poggio Bustone. Anche io di una paese vicino. Buona serata.

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    1. Hai proprio ragione.
      Come ho già detto, non c'è una sola corda della mia anima che non vibri, ascoltando Lucio.
      Buona serata a te. 😗

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  4. Molte cose portano al ricordo di tuo padre.
    E' molto tenero.

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  5. Oddio, hai ragione, ci prende un casino! Ieri quando ho letto l'altro post, non mi sarei aspettato tanta somiglianza.
    Pensa invece che al mio vecchio stava antipatico per via della voce che fosse di estrema destra (del tutto infondata), mentre lui era un compagno sessantottino del cazzo 😅
    Mentre io l'ho riscoperto negli anni 2000, prima rifiutavo il 99% della musica italiana.

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    1. Ahahah
      Quindi Lucio era fascista e tuo padre comunista?
      Papà di estremo non ha mai avuto niente, quindi neanche la fede politica, ma sarebbe stato più d'accordo con Battisti.. 😉
      Scherzi a parte, bello che tu lo abbia ri-scoperto.
      Per me ne vale la pena.

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    2. Battisti non era fascista. Tutto nasce da "volute" interpretazioni della canzone "la collina dei ciliegi"😉

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    3. Sì sì. Stavamo scherzando. Infatti Ema l'ha specificato che le voci erano infondate.
      Io, ahimè, non conoscevo proprio la vicenda.

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  6. Capisco bene quanto una canzone o proprio un cantante possa essere legato indissolubilmente a una persona a noi cara. E guardando le due foto messe lì vicine sul serio tu hai un motivo in più per sentire forte questo legame!

    Bellissima I giardini di marzo, quante e quante volte l'ho cantata...

    Un abbraccio!

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    1. Sì cara Maris.
      Come dico sempre, papà é in tutte le cose. Poi, spesse volte, il fato ci mette lo zampino.
      In ogni caso, le canzoni di Lucio mi piacerebbero anche se non mi parlassero di lui, perché son proprio il mio genere.
      Un bacione a te

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  7. Che somiglianza!! Amo anch'io questa canzone anche se la mia preferita in assoluto di Lucio è Emozioni :) Un bacio!

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    1. Io faccio davvero fatica a sceglierne una.
      Ma Emozioni è stupenda.
      Baci a te.

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  8. Bellissima canzone, comunque la mia preferita è Il mio canto libero ;)

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