venerdì 27 aprile 2018

Il segreto per risparmiare senza troppe rinunce si chiama Kakebo



A quanti di voi non capita di spendere cifre più o meno importanti, senza capacitarvi di come sia stato possibile.
Molte volte, infatti, lo stipendio finisce prima di quanto ci occorra per incassare il successivo.
Eppure, ci sembra di non sperperare, ma di pagare l'indispensabile per vivere.
La soluzione arriva dal Giappone, e ricorda un po' i vecchi metodi della nonna.
Si chiama Kakebo (sito ufficiale).
Si tratta di una sorta di libro delle spese, ovvero un'agenda in cui registrare tutte le proprie entrate e le uscite, per riflettere sul modo in cui spendiamo il nostro denaro, e correggere eventuali cattive abitudini.
Secondo il sito, "i Giapponesi lo considerano uno strumento che favorisce la tranquillità dell’anima e libera energie mentali".
Inoltre, utilizzare questo strumento, svilupperebbe l'autodisciplina e la conoscenza di sé.
Ma come funziona, nel dettaglio?
Innanzitutto occorre, all'inizio del mese, mettere nero su bianco quelle che sono le entrate e uscite fisse, e prefissarsi degli obiettivi di risparmio.
Ogni giorno, poi, basterà inserire ciascuna spesa nella relativa casella specifica, distinguendo le varie categorie e, al termine dei trenta giorni, tracciare un bilancio dell'andamento delle proprie finanze.
A quanto pare, così facendo, si riducono notevolmente gli sprechi, poiché si prende contezza della futilità di alcune abitudini o, peggio, di veri e propri eccessi.
Quindi, non vi resta che provare...
Armatevi di penna e taccuino, e cominciate a registrare tutto.
Occhio, però, a tenere l'agenda lontana da occhi indiscreti... 😉

4 commenti:

  1. Ma scherziamo?
    Mi ci vuole un giappy per sapere che devo fare ciò che faccio da sempre, ovvero il caro vecchio quadernone delle spese?
    Bene, è meglio se dal Giappone mi sfornino manga, anime, sushi e basta!

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    Risposte
    1. Ahaha
      Guarda che il caro vecchio quadernone sa molto di vintage, infatti si tende a nascondere di farne uso, per non correre il rischio di essere definiti "vecchi".
      Chiamarlo "Kakebo" magari è più fashion, no? :-P

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    2. Ciao Claudia!
      Sono Penny e vengo dritta dal blog di Francesca :-)
      Kakebo... no dai, se lo dico a mia nonna si mette a ridere!

      Se vuoi passare da me, ecco i miei blog:

      https://lagiostradeilibri.blogspot.it/

      https://arrivanoilibri.blogspot.it/

      Baci!!!

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    3. Tua nonna direbbe che già il nome fa kak....
      Kakebo, no? :-P
      Vado subito a conoscere i tuoi blog. Un abbraccio.

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