venerdì 6 aprile 2018

Facebook ci spia? Scoperta dell'acqua calda...



Da qualche settimana, in seguito allo scandalo Cambridge Analytica, secondo cui la società utilizzata anche da Trump per la sua campagna elettorale abbia avuto accesso ai dati di milioni di utenti iscritti al social network di casa Zuckerberg, si è diffuso un allarmismo generale secondo cui ciascuno di noi non sia davvero al sicuro sulla piattaforma.
Eppure, mi vien da pensare che se una persona tenga particolarmente alla sua privacy, non vada certo a scrivere pubblicamente le proprie passioni, o i propri dati anagrafici.
Io, ad esempio, utilizzo i social per diffondere quello che scrivo, per entrare nelle case della gente e fargli compagnia, con notizie più o meno belle.
Certo non mi preoccupo che il mio profilo o questo blog possano essere utilizzati per ricerche di settore a fini statistici.
Se mi ponessi il problema, tornerei ad utilizzare il mio amato taccuino e ad inviare lettere scritte a mano a parenti ed amici, invece di post ed sms.
Quindi, cari amici, non lasciatevi intimidire dallo scandalo del momento, ma utilizzate Facebook e tutti gli altri social network consapevolmente e con responsabilità.
Mio nonno diceva che, nel momento in cui sono nati i primi telefoni cellulari, abbiamo iniziato ad essere spiati h24. All'epoca pensavo fosse solo il delirio della sua vecchiaia, ma devo dire che ci aveva visto lungo.
Buona navigazione consapevole, dunque!

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