lunedì 30 aprile 2018

Allattare in pubblico: sì o no?


Stamattina leggevo che, nei giorni scorsi, una giovane mamma è stata cacciata dal porticato dell'Ateneo di Parma mentre allattava il suo piccolo di due mesi e mezzo, coprendosi con una sciarpa.
Secondo la guardia giurata intervenuta, l'episodio avrebbe destato scalpore tra gli studenti, e l'allontanamento della donna sarebbe stato inevitabile.
Ora.
Premetto che ho allattato soltanto un mese, sebbene mi sarebbe piaciuto continuare fino allo svezzamento.
Personalmente, però, l'ho sempre fatto a casa, o comunque lontano da occhi indiscreti.
Non perché pensassi che l'allattamento non fosse la cosa più naturale del mondo, ma per un semplice e innato senso del pudore.
In ogni caso, per strada, al supermercato, persino in chiesa, si vedono, ogni giorno, donne che allattano i loro piccoli, coperti da un lenzuolino, e nessuno dovrebbe avere da ridire in merito.
Caso diverso, se permettete, per coloro che lo fanno senza alcun riguardo.
Sarà pur vero che nel momento dell'allattamento il seno non rappresenta assolutamente una zona erogena, ma una semplice forma d'amore materno e di nutrizione.
E' altrettanto vero, però, che uomini, donne, adolescenti e bambini avrebbero il diritto di provare disagio dinanzi alla nudità di una parte tanto intima del corpo femminile.

Pertanto, a mio modesto avviso, allattamento in pubblico sì, ma con le dovute accortezze.
Coprirvi con un lenzuolo, una sciarpa, o con qualsiasi altra cosa, vi permetterà di preservare l'armonia del momento, senza urtare la sensibilità di nessuno.
Ricordate che allattare significa nutrire il frutto del vostro amore, ma il confine tra farlo e cadere nel vortice dell'esibizionismo è molto lieve.

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