mercoledì 8 agosto 2018

Un ricordo avventuroso: la casa abbandonata sul mare

Buonasera amici.
Oggi voglio raccontarvi una storia realmente accaduta un bel po' di anni fa. Mi è tornata alla mente perché, pochi giorni fa, sono andata al mare a Torre Canne, vicino alla casa della mia amica Aurelia con cui, da ragazzina, condividevo tutto.
Oggi lei vive in America per specializzarsi, ed è un brillante medico. Ci sentiamo ancora, e le voglio molto bene. Sostiene di avere una pessima memoria della gioventù, ma vediamo se il mio racconto le farà riaffiorare le emozioni del momento.

Dedico questa breve storia a Stefania, appassionata di mistero.

Era una serata di fine agosto del 2002. Avevamo 15 anni, e solo pochi giorni dopo avrei subito il terribile incidente stradale che mi ha cambiato la vita.
A casa di Aurelia c'eravamo io, lei, Melania, Bruno, e Mauro. Ci stavamo annoiando, però, e decidemmo di avventurarci in una passeggiata particolare, in tempi in cui ci si divertiva ancora con le esperienze vere, e non virtuali.

A poche decine di metri, su quella spiaggia, si ergeva una casa abbandonata da tempo.
Non sapevamo se qualcuno ci avesse mai abitato, ma decidemmo di visitarla.
Lo scenario in cui ci imbattemmo fu inquietante.
Premetto che il buio era fittissimo, e che avevamo con noi solo la luce del display dei vari cellulari. Non esistevano mica le applicazioni come la torcia, nè avevamo pensato di munirci di una vera lampadina.
Camminavamo in fila indiana, toccandoci l'un l'altro per la paura di smarrirci.
A terra, in ogni dove, pezzi di mobili devastati, bottiglie di vetro, lenzuola. Evidentemente la casa veniva utilizzata come ritrovo da ubriachi o drogati del posto.

Una scalinata scricchiolante ci condusse al piano superiore. 
Bruno guidava la fila. Era il più coraggioso del gruppo. Alto, forte, spavaldo.
Pochi giorni dopo mi avrebbe involontariamente rovinato la vita, guidando in modo maldestro quella moto, ma io lo amavo da sempre, e ancora a lungo lo avrei fatto.
Sopra, lo spettacolo divenne più angosciante. Armadi semi aperti che cigolavano, un gatto randagio che ci fece sobbalzare, quadri e lampade inquietanti.
Tutto intorno era tetro e avvolto da un alone di mistero.
Secondo Mauro, qualcuno organizzava sedute spiritiche proprio lì, poiché trovammo un tavolo basso e tondo e tante candele a metà, nonché strane scritte sulle pareti, che sembravano invocare il demonio.

Scendemmo in fretta e furia e decidemmo di visitare il garage.
Ancora oggi ricordo chiaramente che il mio telefono illuminò due lapidi di marmo bianco, distrutte dai vandali.
La paura ci pervase. Non sapevamo se fossero solo i resti di qualche esumazione, o se davvero in quella casa vi era stato sepolto qualcuno.
Scappammo via in un baleno, evitando scatole e detriti vari, nonché i fitti arbusti del giardino circostante.
Dopo un breve vialetto, tornammo in spiaggia e tirammo un grosso sospiro di sollievo.

Ancora oggi, quando passo da lì, non ho il coraggio di alzare lo sguardo verso quella villa misteriosa. Mi batte il cuore come se la percorressi ancora al buio, con il timore di un'adolescente.
Probabilmente, non ve ne è più traccia, dato che la zona è stata letteralmente invasa da hotel e resort di lusso, ma nel mio cuore resterà scolpita per sempre.

Momento amarcord concluso.
Chissà se riuscirò a dormire stanotte, o se l'ansia prenderà il sopravvento.
Intanto, invierò questa storia ai miei vecchi amici, e vediamo se potranno aggiungere dei dettagli...

22 commenti:

  1. Cara Claudia, nella vita ci sono dei ricordi che purtroppo sconvolgono la vita, poi con il tempo viene quasi dimenticato, pero tornando in quei luoghi li ritorni rivivere.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Questo invece è un ricordo di un momento molto intenso e felice, seppur pauroso.
      Buona serata a te. 😘

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  2. Mi sembra di leggere alcune pagine del mio romanzo, pazzesco e quell’immagine sarebbe stata davvero una bellissima immagine di copertina di Orso Oliandri...
    sinforosa

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    1. L'immagine non è mia, ma presa dal web. La storia, invece, è verissima.
      Se il tuo libro le assomiglia vuol dire che è proprio il mio genere.
      Vedrò di leggerlo. 😉

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  3. 😊 Bene bene! 😄 Al di là del fatto che amo molto questo genere di racconto, mi è piaciuto tanto il modo in cui lo hai steso; in primis perché è un bel ricordo fondamentalmente al quale si uniscono un mix di malinconia e pathos e, allo stesso tempo avventura! E In secondo luogo Denota in te anche un talento per il racconto, in generale, ma di questo non avevamo dubbi visto e considerato quanto tu sia brava nella scrittura! Che posso dire di più? Che la storia mi è piaciuta veramente molto e che ti faccio i miei più sinceri complimenti! Spero che la tua amica adesso si ricordi di te E dei bei tempi andati! 😙bacio

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    1. Ahah
      Ma lei si ricorda eccome. Soltanto ha rimosso gli aneddoti come questo.
      Quando trascorri intere giornate e, spesso, settimane insieme ad una persona, ti sembra che sia tutto uguale e naturale.
      Per me, invece, questa esperienza lasciò il segno.
      Mi sono ripromessa di tornare presto in quel posto e vedere cosa è rimasto della casa, anche se, di giorno, potrei non riconoscerla.
      Vi terrò aggiornati.
      Grazie a te per i complimenti.
      Un bacione.

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  4. Mitico, questo ricordo. Io sarei andato a vedere la casa di giorno, prima che di notte :D. Altrimenti mi sarei messo..alle tue spalle, ahahah, avrei fatto come Eddie dei Ghostbusters Filmation's. Tanto tu i fantasmi e gli zombie li mangi :D.

    Comunque mai paurosa come la storia dei ravioli horror!!! :D

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    1. Questi ravioli horror mi mancano. Spiegameli un po'..
      Quanto agli zombie e ai mostri, tranquillo..
      Ti proteggo io. 😂😂😘

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  5. Wow troppo bello!
    Questa sembra una storia fatta apposta per mandare in ricognizione i due cugini che non temono il paranormale, coraggiosi quanto stupidi, scettici e protagonisti di molte avventure...questa è una missione per i Cugini Tan e Ema.
    Io comunque mi porterò lo zaino protonico XD
    Non sapevo nulla del tuo incidente...mi dispiace

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    1. Visto? Ero certa che ti sarebbe piaciuta questa storia.
      Quella di stamattina, invece, non leggerla. Se no poi dici che gli argomenti sono troppo impegnativi. Ahahah
      Da stasera solo post leggeri. 😉
      P.S. Se clicchi sulla copertina del libro che trovi in home, ti rimanda ad un racconto autobiografico, grazie al quale recupererai tutte le nozioni tristi perse.
      Tranquillo, non sono una che si piange addosso.. Anzi.
      Sono una Wonder Woman. 😂😂

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  6. La cosa che fa più paura è ciò che ti è successo qualche giorno dopo!
    Delle tombe nel garage fanno ridere... magari ci viveva il marmista del paese e faceva anche le lapidi 😝

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    1. Fanno ridere..
      Coraggiosissimo lui..
      E invece volevo proprio vedere te, a 15 anni, al buio, in una casa sperduta nel nulla.
      Mi sa che tra i due cugini Tancredi è quello onesto... 😜

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    2. Ma io sono sempre stato spavaldo. Dico sempre che in un film horror sarei il primo a morire, sono quello scemo che scherza e fa battute di continuo.

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    3. Allora avresti guidato la fila...
      La moto meglio di no. ;)

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  7. Epperò!!! Bel ricordo. Da brividi!
    A quindici anni certe cose si fanno e poi tempo dopo, più saggi, ci si chiede il perchè :)

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    1. In realtà, l'unico interrogativo che mi affligge è perché non ci sono tornata di giorno, subito dopo, per scoprire che aspetto avessero quei misteri alla luce del sole... ;)

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    2. Forse la risposta è semplice semplice.
      Perchè il ritornare alla luce del sole si può fare a 40 anni. A 15 proprio no! Si perderebbe tutta l'atmosfera misteriosa, il fascino della paura

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    3. Allora dovrò attenderne altri dieci, visto che ne ho solo 30.
      Già adesso non troverei proprio più nulla, figuriamoci in futuro.
      E vabbè, mi resterà un dolce rimpianto...

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  8. Risposte
    1. Tu ridi perchè sei abituato a guardare film simili alla mia storia...
      Ma volevo proprio vederti nei miei panni. :P

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  9. No vabbhe ma da infarto, con il cavolo che sarei entrata lì dentro...ANSIAAAAAAA

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    1. Ahahaha
      Eravamo incoscienti, dai.
      Ma col senno di poi lo rifarei eccome. ;)

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