martedì 4 dicembre 2018

Com'è cambiata l'informazione ai tempi di internet

Qualche giorno fa, sulla mia pagina Facebook, discutevo con un lettore in merito ad una notizia di cronaca.
Lui mi invitava a documentarmi meglio, ed io gli rispondevo che ne avevano parlato in tutti i tg nazionali.
"Io non guardo il tg, ma mi informo su Google". Panico.
Riccardo sostiene che avrei dovuto lasciarlo perdere, data la palese ignoranza del mio interlocutore, ma non nascondo che ho preferito divertirmi un po', chiedendogli scusa per aver osato contraddire una persona laureata a "l'università della vita".

Uno dei miei giornalisti preferiti, Enrico Mentana, li chiama webeti, ed è un termine che utilizzo spesso, poiché rende appieno l'idea della categoria.
Parliamo di gente che non acquista un quotidiano da decenni (ammesso che ne abbia mai sfogliato uno), e che non ravvisa neppure la necessità di guardare il telegiornale.
Eppure parla. Dio se parla. Ha sempre una parola (sbagliata) su tutto, e sui social non si contano gli scivoloni che fa.

Solo pochi giorni fa, vi parlavo delle fake news nel campo della salute.
Qui il discorso è persino più ampio.
Persone che provano a contraddire dei dati scientifici sulla base dell'articolo idiota letto su un qualsiasi sito acchiappa click o, peggio, su siti palesemente satirici quali Lercio.it.

Quindi, cari amici, prima di dare per oro colato una qualsiasi notizia trovata sul web, effettuate due semplici accorgimenti.
Innanzitutto, controllate il sito su cui viene proposta. Spesso, siti di fake news, utilizzano nomi simili a quotidiani nazionali, ma cambiando un'unica lettera, o invertendone un paio (Ilfattoquotidaino, Ilcorreire, ecc).
In secondo luogo, digitate su Google l'argomento in oggetto, seguito dalla dicitura "bufala".
Immediatamente, se di notizia falsa si tratta, vi appariranno una serie di link che ve lo confermeranno.
Almeno potrete evitare di fare brutte figure, no?

Ah già, un altro consiglio...
Se proprio non volete guardare il tg, almeno sfogliate i quotidiani online (quelli veri).
Nonostante il livello degli articoli sia sceso parecchio anche lì, per via della corsa allo scoop, con notizie spesso imprecise o addirittura errate, almeno potrete farvi una vaga idea di quel che avviene (davvero) in Italia. E nel mondo.

33 commenti:

  1. facebook, circa 2 mesi fa, ha comunicato di volere assegnare un punteggio agli utenti (1 oppure 0, quindi non una scala di valori ampia), dando 1 a chi non condivide bufale e zero ai rinc... creduloni. la corrente di pensiero secondo me è giusta, se non ci fossero clienti le prostitute avrebbero poco ossigeno. parafrasi: il mondo è pieno di somari seriali.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lasciamo perdere Facebook che ha una politica delle banane che mal tollero.
      Ogni volta che segnalo un post con la foto di un bambino martoriato dalla malattia e la dicitura "se ai un kuore kondividi", mi rispondono che "il post rispetta gli standard della comunità", sfanculandomi praricamente, e poi bloccano miei amici rei soltanto di aver condiviso delle notizie (vere) su "troppi" gruppi.
      Ma va la...

      Elimina
  2. Si, dovevi lasciarlo perdere, ahahah!
    Comunque l'informazione sul web non è poi tanto diversa da quella televisiva che va per la maggiore.
    Penso a certi programmi dove si litiga, si urla e ci si incazza, ma dove non si fa informazione.
    Il webete recepisce tutto come una spugna, l'utente intelligente cambia canale o si fa due risate.
    Il problema è che l'Italia è il paese degli allenatori, dei politici, dei giudici e giuristi senza aver mai sfogliato una pagina di un manuale di diritto....di medici...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Te l'ho detto che sono tutti laureati all'università della vita. Cosa puoi saperne tu che hai una laurea vera?!?!?!

      Elimina
  3. Cara Claudia, oggi bisogna stare molto attenti a queste direi trappole!!!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione Tomaso.
      Non si dovrebbe dar tutto per oro colato.
      Baci

      Elimina
  4. Io frequento i siti Butac e quello di David Puente, sbugiardano le bufale e le fake news, o almeno forniscono chiarimenti..ma immagino che bisogna fare uno sforzo in più piuttosto che vedere una singola foto con uno slogan

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Confesso di non conoscere questi due siti.
      Vado subito a consultarli.

      Elimina
  5. Ti dovresti piuttosto meravigliare che la gente comune si appigli ai TG, come ad oro colato e non controlli le "loro" falsità artatamente costruite su Internet. Noi lo si fa per necessità. per non dovere ogni giorno farmi 30 chilometri nel traffico pesante "In und Zurück" (andata e ritorno) per comperare alla stazione di Karlsruhe un quotidiano del giorno prima.
    I primi ad avere capito l'importanza dei Social sono stati i politici di nuova generazione, che fanno brevi tirate al TG, ma abbondano di dichiarazioni, che chiamano politiche, i Social. Perché lì possono dire quel che vogliono e tantissimi -vogliamo calcolare l'ottanta percento-ne vengono a diretta conoscenza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione. Persino Kensington Palace fa gli annunci ai sudditi attraverso Instagram.
      Però tutto questo è molto pericoloso, perché sui social gira davvero un sacco di spazzatura, senza la minima regola, e la gente si autoconvince di eresie, spesso anche pericolose.

      Elimina
  6. 😂😂😂
    Webeti un fantastico e azzeccatissimo neologismo.

    Bhe che dire in risposta al tuo post?

    In primis Che anche i tg sono faziosi ed è il potere d'acquisto che manda avanti le notizie.
    E se i tg sono faziosi e influenzati da politica, religione o il semplice potere economico figuriamoci il web in mano a tutti.
    Comunque Non sempre ma nella maggioranza i tg rimangono più attendibili del web.

    Ormai l'anarchia ha preso il sopravvento e l'unico metro ipoteco di giudizio rimane non credere a quello che viene detto o scritto ma fare ricerche alternative.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti mi piace guardare il tg sempre su canali diversi, per far in modo che l'ideologia politica del direttore di turno non comprometta troppo la corretta diffusione di una determinata notizia.
      A fine giornata tiro le somme di quel che ho visto e letto, e mi faccio un'idea mia. ;)

      Elimina
  7. Io per esempio non leggo giornali quotidiani da dieci anni. Lo stesso vale per i TG che vanno avanti a notizie costruite. Non mi considero un ignorante: leggo libri, ascolto la gente e l'osservo, e visito molti blog e siti anche se non commento spesso.,. La rete mette a disposizione risorse inesauribili, poi sta al nostro buonsenso fare le giuste valutazioni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere che tu sia capitato sul mio allora, e spero che vorrai tornarci.
      Esistono moltissimi modi per tenersi informati, ma non credo che tu abbia l'arroganza di contraddire un dato scientificamente dimostrato, in virtù di qualche chiacchiera letta qua e là.
      Il buonsenso non si impara nè al tg e nè sui social.
      Quello è innato. E magari lo avessimo tutti...

      Elimina
  8. Io sarei esattamente come te, ma non partecipo al dibattito pubblico per il semplice fatto che non ne ho voglia XD
    Proprio ieri parlavo con Riccardo di una questione simile, la disinformazione giuridica (che tra l'altro, come topic, è venuto fuori, almeno indirettamente, nel tuo articolo sulla legittima difesa).

    Ti spiego come mi informo io.
    Per prima cosa sto alla larghissima dalla TV, o meglio, dai telegiornali... o meglio ancora: dei telegiornali dichiaratamente faziosi. Quindi tolgo via tutta la robaccia Mediaset, Rai e le reti locali. Forse l'unico a salvarsi è il TG diretto dal buon Mentana.

    Su internet seguo principalmente Il Post, il quotidiano online (secondo me) migliore in circolazione, Il Dubbio (un quotidiano giuridico famosissimo tra giuristi), AGI, La Repubblica e il Corriere. Per quanto questi ultimi due talvolta facciano dei scivoloni pietosi, li ritengo ancora sufficientemente affidabili.
    Poi per l'approfondimento c'è il caro vecchio Internazionale, che male non fa.

    Sul lato debunking mi affido a BUTAC e Valigia Blu, i migliori sulla piazza, almeno secondo me :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io, invece, guardo il tg di La7, tutti i giorni, e dò uno sguardo a Studio Aperto. Raramente al Tg 1.
      Quanto ai quotidiani online, leggo l'Ansa, Il Fatto Quotidiano, a volte il Messaggero (ma lì c'è il limite di articoli fruibili senza abbonamento), e la Repubblica.
      Ripeto, per le bufale non ho mai utilizzato siti specifici, ma seguo la procedura che ho descritto nel post.

      Elimina
  9. Pensa tu che una certa categoria politica ha basato tutto su questo aspetto, trovando ovviamente un largo bacino di voti...

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E andando al governo.
      Anzi..
      Andando a komandare, col trattore in tangenziale.. 😉

      Elimina
  10. Posso dire anch'io di essermi laureata all'Università della vita ???
    Ma mi faccia il piacere...Stia zitto !!! La vita ti dà esperienza
    ma non una cultura Universitaria.
    Non ho FACEBOOK nè altro , solo un semplice GOOGLE+ . Leggo qualche
    blogger che mi va' a genio e commento . Non ho molto tempo per il PC.
    Giornali , notizie Ansa , mio marito compra La Stampa giornale
    abbastanza attendibile .
    Televisione , Telegiornale con Mentana e qualche Talk di Politica.
    Sono apolitica per cui molto obbiettiva . Tutti i Governi mi hanno
    deluso , l'attuale poi...
    Ho letto sempre tantissimo e lì sì che ho imparato molto .
    Se penso a tutti i libri che devo ancora leggere , mi sento felice .
    Webiti , chissà se sarà la nuova parola che entrerà nel vocabolario
    di Italiano . Questo Post mi è piaciuto molto , Claudia ,è un Post
    intelligente . Ho imparato cose che non sapevo . Grazie .
    Buona serata e kisses to you and Lorenzo . Laura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Laura.
      Mi piace scrivere anche cose utili, a volte, sebbene non siano apprezzate da tutti.
      Ma il mondo è bello perché è vario.
      Buona serata a te. Bacione.
      P.S. possiamo dire di esserci laureate nello stesso corso? 😉

      Elimina
    2. Certo , quale Università preferisci ?
      La Sapienza , La Normale , La Bocconi ,Heidelberg , la più
      antica della Germania ,Oxford , Cambridge , Yale , Princenton .
      Sciegli tu . E il Master , dove lo abbiamo fatto ?
      Non ricordo....

      Elimina
    3. Lauraaa, tra le due la smemorata sono io.
      Quindi sei tu che devi ricordarmelo.
      Dai, facciamo Oxford che suona bene.. 😉

      Elimina
  11. Posso solo dire che hai ragione, ma purtroppo il mondo va così, a rotoli..

    RispondiElimina
  12. Vabbè anche i telegiornali da anni sino da prendere con le pinze. Io, purtropo leggo ancora i vecchi quotidiani cartacei, si da che sono antica. L'informazione televisiva la riduco al minimo (Se torno presto a casa Rai 3) e on line i siti di alcuni quotidiani e l'Internazionale. In ogni caso prima di commentare una qualsivoglia notizia mi informo bene per verificare che non sia fake😉

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No vabbè.. Rai 3.. Io odio Rai 3 e bisticcio con mio marito quando osa sintonizzare lì la tv. Per me Rai 3 e Rete 4 non esistono..
      E gli U2, e il tg..
      Vuoi adottarlo? 😂😂😂😂😂

      Elimina
    2. Ma Rai 3 e Rete 4 sono lontani anni luce, non possono essere paragonati.
      Adottare tuo marito? Non grazie di "bambino" mi basta e avanza il mio ahahahah

      Elimina
    3. Ma non li stavo paragonando.
      È solo che per me fanno cagare entrambi, quindi nella mia tv, dopo Rai 2, salta direttamente a Canale 5.
      E vabbè va. Lo tengo io, allora.
      Ma intanto Rai 3 se lo guarda all'alba mentre io dormo, e appena mi sveglio cambio su Rai Yoyo. Ahahahaha 😉

      Elimina
  13. Io non so se avrei avuto la voglia di stargli dietro :D
    E' gente convinta, la lascerei nel proprio brodo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma la cosa è durata circa il tempo di uno scambio di cinque o sei commenti, non ci ho perso la mattinata.. 😉

      Elimina
  14. I peggiori sono quelli che ritengono inattendibili a priori i giornali classici perché "servi del regime" e preferiscono affidarsi esclusivamente a blog di controinformazione che trovano su Google.

    Anche quelli che condividono articoli di cui hanno letto solo i titoli se la giocano, ma almeno con loro è possibile dialogare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma dialogarci a mo di telegramma...
      Perché se leggono solo i titoli, dubito che leggerebbero un commento di più di otto parole.... ;)

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.