mercoledì 25 marzo 2020

Scuole chiuse fino a maggio: meglio ripetere l'anno?

Mi sono interrogata spesso, ultimamente, sulle sorti dell'anno scolastico 2019/2020 per gli studenti italiani.
Ormai, sebbene non si abbiano ancora annunci ufficiali, sembra chiaro che le scuole resteranno chiuse (almeno) fino al 3 maggio. In molti sostengono che l'anno dovrebbe essere completamente ripetuto, ma la ministra Azzolina non ci sta. E meno male!

Pensate ad un liceale che si appresta quest'anno a sostenere l'esame di maturità e che, magari, ha già scelto di iscriversi ad un determinato indirizzo universitario.
Immaginate di rivolgervi ad uno studente modello, che non ha mai saltato una lezione e che non vede l'ora di diplomarsi per cominciare a realizzare davvero i propri sogni.
Ecco, ditegli allora di cancellare tutto, perché per quest'anno non se ne parla. Tutto rinviato a settembre.
Considerate, per un momento, che già gli studenti italiani che si diplomano nei tempi possono affacciarsi al mondo del lavoro alla "veneranda" età di 19 anni, oppure proseguire gli studi universitari.
Va detto, ad ogni modo, che sempre più spesso ci imbattiamo in offerte di lavoro che cercano giovanissimi esperti ed anche laureati.
Quindi, entrare nel sistema con un anno di ritardo sarebbe, concretamente, dannosissimo per quasi un'intera generazione.

Come detto, però, la ministra Azzolina e il governo stanno lavorando per garantire la validità dell'anno scolastico in corso, attraverso la didattica a distanza, la possibilità di spostare le lezioni fino a luglio, l'esame di maturità agevolato, ed altri provvedimenti che, però, al momento escludono la strada del 6 politico e tutti promossi.

Quale reputate potrebbe essere la strada più giusta?

41 commenti:

  1. La didattica a distanza è attiva praticamente sin dai primissimi giorni dopo la chiusura... quindi dai, direi che l'anno sarà particolare, ma non perduto.
    L'anno prossimo magari, tranne le attuali quinte elementari, terze medie e quinte superiori... studieranno di più :D

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema della didattica a distanza è che, come tutte le cose, non funziona (bene) ovunque.
      Resta che la maggior preoccupazione sorge, appunto, per le classi che concludono il ciclo scolastico.
      Se mi immedesimo nei maturandi, ad esempio, mi viene l'ansia.
      A me che sono l'antitesi dell'agitazione...

      Elimina
    2. Non è semplice per tutti, ma in una scuola che funziona, i sacrifici li fanno tanto gli studenti quanto i docenti.
      Ci sono strumenti "fantascientifici" a disposizione, piattaforme pronte per la didattica e la verifica con registri online... La nuova normalità forse deve partire proprio dalla scuola.
      L'ansia collettiva può diventare mutuo incoraggiamento, se il docente ha "le palle" e sa essere carismatico!

      Elimina
    3. Ricordiamo, però, che non in tutte le case esiste un PC, soprattutto quando i figli sono piccoli...

      Elimina
    4. Dato che gli edifici scolastici sono vuoti, si possono dare "in prestito" quelli delle aule informatiche.
      Anche i tablet sono compatibili per la didattica online.
      Il problema semmai è portare Internet nelle case, ma in WiFi si può risolvere almeno in un primo momento.

      Elimina
    5. Adesso che mi ci fai pensare, nella mia città qualcuno aveva proposto di fornire agli studenti sprovvisti della rete adsl la password del WiFi pubblico più vicino, ma non se n'è fatto nulla per ragioni di privacy e per non sovraccaricare le linee.
      Ecco, avevo sottovalutato quest'altro problema.
      Ripeto, mi sento fortunatissima ad avere un figlio che frequenta "solo" l'asilo.
      A casa mia abbiamo due notebook e due smartphone, ma per la connessione internet utilizziamo sempre questi ultimi, via cavo.
      Chissà se una connessione del genere basterebbe a supportare le videoconferenze e simili.

      Elimina
    6. Posso dirti che mi capita di "prestare" la connessione del mio smartphone al mio portatile quando non sto a casa, e va molto bene (rete 4G TIM), riesco a scaricare, vedere Youtube... Forse usare lo smartphone come router è più performante che collegarsi a una rete WiFi pubblica che tende a intasarsi se si sta in molti sullo stesso canale anche se su due reti differenti (come due radio a frequenze vicine, che non prendi bene nessuna delle due).

      Elimina
  2. Cara Claudia, non so da voi se hanno risolto il problema, qui lo hanno trovato che tramite i collegamenti possono fare le lezioni dirette.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche qui esiste la didattica a distanza, ma è molto più complessa di quanto non possa sembrare.

      Elimina
  3. non o come funziona da voi ma qui dalle 8 e 30 alle 12 computer acceso e poi compiti per il pomeriggio e titoli da leggere.
    Le piccole di casa non hanno mai studiato come in questi giorni,
    Lo stupore è che dal video non cartoni o telenovellle ma l'insegnante e amici di classe interrogati.
    Duro lavoro anche per me ...pensatemi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Durissimo lavoro anche e soprattutto per i genitori o i nonni che devono star dietro a queste nuove metodiche di studio.
      Poi, se si ha la fortuna di avere figli/nipoti diligenti, sapranno cavarsela, mentre per quelli più svogliati è un incubo...

      Elimina
  4. E' un bel problema, per come la vedo io. Certamente direi no al 6 politico e mi rendo anche conto che azzerare l'anno scolastico sarebbe ugualmente grave. Resta il fatto che non so quanti sono effettivamente in pari con i programmi. Ho un'amica che insegna educazione tecnica alle medie e che mi diceva che se da un lato non ha problemi con i più piccoli che fanno i compiti, seguono le lezioni e interagiscono con lei quando non capiscono qualcosa, quelli di terza media la stanno semplicemente ignorando.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La disciplina è un bel problema. Purtroppo moltissimi ragazzi ne sono del tutto sprovvisti, e con le loro manie di onnipotenza pensano di poter boicottare il sistema.
      Spero che, allora, l'anno prossimo subiranno la punizione che meritano, con l'eventuale bocciatura.

      Elimina
  5. Fermo restando che anch'io sono dell'idea che ripetere l'anno sia un'assurdità, soluzioni non è semplice trovarle perché la didattica a distanza come hai scritto rispondendo a Moz non funziona bene quasi da nessuna parte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bello sentirlo da te che vivi al nord.
      Altrimenti sarebbe sembrato che io fossi di parte e che qui al sud non funziona mai nulla.

      Elimina
  6. Ma non esiste proprio! L'anno scolastico deve valere, e ogni studente deve essere opportunamente valutato! Non si può dire "The show must go on" soltanto quando fa comodo!
    Annullare un anno scolastico significa peggiorare il nostro rientro economico nazionale, ne trarrebbero vantaggio esclusivamente le scuole private che offrono due anni in uno! Se è questo l'obiettivo, favorire un settore per affossarne cento, sia almeno esplicito chi ipotizza l'annullamento!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non parliamo di scuole private.
      Proprio ieri ho visto in un servizio di Striscia la Notizia in cui i genitori dei bambini che frequentano l'asilo nido denunciavano il fatto che i direttori pretendessero la retta di marzo anche se la scuola è stata chiusa.

      Elimina
    2. Neanche io vedo di buon occhio le scuole private paritarie: propongono cattedre per supplenze a stipendio zero.

      Elimina
  7. Mio figlio è già stato bocciato 2 volte, ci manca solo che rifaccia un altro anno... Purtroppo a scuola sua (paritaria) hanno attivato tardissimo la didattica a distanza e tuttora non lo vedo molto impegnato. Non so cosa augurarmi né cosa sarebbe meglio fare...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so proprio cosa dirti.
      Magari questa sarà la volta buona che si deciderà a cambiare scuola.

      Elimina
  8. Bel problema !!! Un anno scolastico interrotto a febbraio ! Come giorni di lezione, non dovrebbe essere valido ma come si fa a far ripetere l'anno a tutti gli studenti italiani ? Ieri ho chiesto a una mia amica, che ancora insegna, come fanno e mi ha detto che loro si sono organizzate tramite watsapp, mandano le foto di pagine, spiegazioni ed esercizi al rappresentante di classe che li fa avere a tutta la classe. Poi i ragazzini (seconda elem.) mandano la foto dei lavori all'insegnante. Altri insegnanti mandano i video , registrati a casa , delle lezioni. A tutto ciò credo che manchi il fatto di poter valutare "dal vivo" ciò che effettivamente un ragazzino sa fare e questo è il problema. Saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti da casa siamo tutti bravi, con diciotto computer e libri da poter consultare in tempo reale.
      E' davvero impossibile, secondo me, fare un'interrogazione o una valutazione a distanza.

      Elimina
    2. Ripeto, si può fare tutto o quasi. Ci sono Skype e Hangout che sono gratuiti, Microsoft Teams e Cisco WebEx a pagamento (da parte della scuola)... I dirigenti scolastici sono ben formati e aggiornati? Di che parlano nei consigli d'istituto coi vari docenti in tempi di pace?

      Elimina
  9. Ripetere l'anno mi sembra davvero eccessivo, troveranno il modo di recuperare durante l'estate, spero.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo spero anch'io.
      Anche se dipende molto dalle zone, perché qui, ad esempio, d'estate ci sono quaranta gradi all'ombra e le scuole sono prive di aria condizionata.

      Elimina
  10. Ciao Claudia , ho letto il commento di Gas e la penso esattamente come lui.
    Buona giornata . Laura

    RispondiElimina
  11. I ragazzi non vogliono l'esame agevolato: non vogliono un diploma di serie B. La didattica a distanza funziona benissimo con chi è motivato e volenteroso... gli altri magari è meglio ripetano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente gli studenti motivati e ben predisposti allo studio sono capaci di cavarsela in qualsiasi situazione, mentre gli altri resteranno sempre più indietro.

      Elimina
  12. I miei figli continuano a studiare con la didattica a distanza, la più grande tramite video lezioni e il più piccolo con i compiti assegnati on line dall'insegnante. Non bisogna annullare l'anno, piuttosto allungare l'anno in estate oppure valutare su un biennio.
    Saluti a presto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente la valutazione sul biennio sarebbe opportuna, anche se non valida per coloro che, come detto, concludono un ciclo di studi proprio quest'anno.

      Elimina
  13. La nostra scuola è finita e non che ci interessi qualcosa di quella di adesso, però non sarebbe giusto ripetere l'anno e nemmeno dare 6 politico, bisogna trovare una soluzione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se tutti ragionassimo solo sulle cose che ci toccano in prima persona, dovremmo fregarcene dei tre quarti degli argomenti al mondo.......

      Elimina
  14. Son d’accordo con te .
    Assolutamente non devono ripetere l’anno
    Ciao

    RispondiElimina
  15. Qui quasi da subito hanno mandato compiti da far fare ai bambini. Poi sono arrivati i primi video registrati delle lezioni. Da domenica ogni mattina fanno un paio d'ore di lezione on line in cui interagiscono con l'insegnante e danno qualche compito. A noi non mancano i pc ma la connessione potrebbe essere un problema. Oltre ai dati sullp smartphone ho una chiavetta Internet ma le video chat di scuola mangiano un sacco di giga, e io devo lavorare da casa... sono a caccia di giga illimitati da attivare su cellulare fino a quando non sarà finito questo disastro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, il tuo è proprio uno dei casi che citavo con Gaspare.
      Facile parlare di didattica a distanza dal punto di vista dei docenti e senza "entrare" nelle dinamiche delle famiglie.
      Non è così scontato che gli studenti abbiano tutto quel che gli serve per studiare da casa.

      Elimina
  16. E comunque no, rifare l'anno scolastico non mi.sembra la soluzione.

    RispondiElimina
  17. Esattamente il quadro che appartiene a uno dei miei due figli: quest’anno è di maturità, fa 19 anni a giugno, a scuola è molto bravo. Che il coronavirus stia piegando il mondo è vero, ma penalizzare gli studenti che hanno subito il dramma sarebbe il colmo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono certa che tuo figlio sarà in grado di apprendere anche con la didattica a distanza e spero che l'esito della sua maturità non venga penalizzato dal momento.

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.