Anche i carabinieri devono conoscere i Pokemon se vogliono far carriera

 

Mi sono sempre chiesta l'utilità delle domande di cultura generale nei concorsi pubblici, o meglio il criterio con cui le tematiche di quest'ultime venissero scelte.

Perché un vigile urbano, ad esempio, dovrebbe conoscere il palinsesto di Raiuno? Non sarebbe più utile formarlo in merito alla Costituzione e alle leggi che regolano il Paese?

Eppure, in Italia, se fai il carabiniere e vuoi avanzare di grado, devi sapere vita, morte e miracoli persino dei Pokemon.

Qualche giorno fa, infatti, l'Associazione Sindacale Carabinieri UNARMA ha inviato un esposto al Comandante Generale per contestare un quesito del 27° concorso interno per sovrintendenti.

La domanda posta all'attenzione del Comandante recita: "Qual è, tra le altre, una caratteristica dei Pokemon, le creature dell'omonimo videogioco di Satoshi Tajiri?", con relative risposte multiple: "che si nutrano di pizza", "che non muoiano in combattimento", "che camminino all'indietro" e "che si spostino con biciclette a una ruota".

Insomma, come scritto dal Segretario Generale di UNARMA Antonio Nicolosi, è pur giusto che i carabinieri "debbano conoscere culture/tendenze perché ciò gli permette di valutare in che modo e in che termini certi fenomeni si manifestano per comprenderne le ragioni e poter, in questo modo, decidere come garantire l'ordine e la sicurezza pubblica", ma davvero gli uomini dell'Arma devono conoscere dettagli specifici di un videogioco?

Non sarebbe bastata una domanda più generica, come "chiedere se Pikachu fosse un personaggio base o già una forma evoluta"?

Anche perché, conclude Nicolosi, "UNARMA è convinta che di ben altri personaggi e combattimenti un carabiniere dovrebbe occuparsi e prepararsi , o dimostrare di avere requisiti tali da poter affrontare in maniera coerente, lucida e sicura un impegno sociale che va ben oltre la caccia ai Pokemon".

Io sono dalla parte di UNARMA e continuo a credere che nei concorsi pubblici le domande di cultura generale dovrebbero essere mirate alla professione che il candidato andrà ad esercitare.

Vuoi fare il maestro? E' giusto che tu conosca le favole e la narrativa dal 1200 ad oggi.

Vuoi fare l'avvocato? Allora devi conoscere anche il gossip, perché i casi di diffamazione a mezzo social, ad esempio, sono ormai pane quotidiano.

Vuoi fare il poliziotto o il carabiniere? Beh, magari è opportuno che tu conosca il fenomeno dei Pokemon Go, perché possa comprendere se un imbecille ti attraversa la strada con uno smartphone in mano, alla ricerca del suo obiettivo virtuale, ma forse è meglio che i quesiti di cultura generale riguardino tematiche sociali più concrete.

Non trovate?