mercoledì 16 febbraio 2022

Presidente della Repubblica accompagna vittima di bullismo a scuola

 
La storia che vi racconto oggi arriva dalla Macedonia del Nord, e riguarda un tema piuttosto ricorrente tra queste pagine: il bullismo.
Il presidente della repubblica Stevo Pendarovski, appreso che la piccola Embla Ademi con sindrome di Down veniva bullizzata dai suoi compagni di classe, ha deciso di accompagnarla a scuola, per dimostrare l'importanza dell'inclusione.

La vicenda è avvenuta la scorsa settimana a Gostivar.
Non pago, il presidente si è anche recato a casa dell'undicenne, per parlare con la sua famiglia, ed esprimere la propria solidarietà.
Sulla sua pagina Facebook, inoltre, a corredo delle foto che immortalano il momento, il politico ha scritto: "I bambini con uno sviluppo atipico non solo dovrebbero godere dei diritti che meritano, ma anche sentirsi uguali e benvenuti nel mondo che naturalmente gli appartiene: banchi di scuola e cortile scolastico. È nostro dovere, come Stato, ma anche come individui, e l'inclusione deve essere il principio fondamentale".

Insomma, onore a questo presidente per la sensibilità dimostrata e per aver affrontato il caso personalmente, e non delegando terzi.
Il mondo ha davvero bisogno di governatori come lui!
E un caro abbraccio ad Embla che, sicuramente, ha qualcosa in più rispetto a chi la bullizzava.
Un cromosoma? No, il cervello!

22 commenti:

  1. Non è questione forse neanche di cervello ma di umanità. È l'umanità che manca in molti è l'umanità di cui è invece provvisto Pendarovski.

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    1. Non conoscevo questo presidente, ma sono rimasta felicemente impressionata dal suo buon cuore.

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  2. Chissà perché per un istante ho pensato si trattasse di Mattarella... Invece è una storia comunque vicina a noi. 😊
    Ma davvero occorre il Capo di Stato per spiegare inclusione nelle scuole? Più che coi bulli, io me la prendo coi relativi genitori e insegnanti, che non trasmettono i valori della società alle nuove generazioni, prevenendo il verificarsi di episodi anche traumatici.
    Concludo con una frase del prof. Paparella: il disabile è una persona sana in una società malata.

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    1. Il prof. aveva ragione da vendere.
      Non serve il presidente della repubblica per spiegare l'inclusione, ma la sua presenza serve per lanciare un messaggio forte, ed in questo caso è proprio quel che serviva.

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  3. Questo Presidente ha fatto un gesto bellissimo,ce ne fossero tanti altri come lui!

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  4. fino a che come genitori non INSEGNIAMO ai nostri figli il rispetto dell'altro , non andremo tanto lontano .
    bravo questo presidente .
    insomma si parte dalla famiglia ..se i figli sento tra le mura domestiche ..grassone ,idiota, stupido o altro rivolto a chi ha un'unicità non come la loro ..sicuramente si sentono in diritto di ripeterla ..poi la scuola quando vedi bullismo ..e lo vedi !!..non girar lo sguardo altrove , ma intervieni !!
    ok non come quando da piccola a scuola la bidella controllava ragazzi durante la ricreazione ..e nel caso ciabattata !! dovevi esser veloce per schivarle ..penso che si allenava il pomeriggio ;))))
    però posso dire che almeno dentro il cortile il bullismo non esisteva

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    1. Posso dire che la bidella faceva bene?
      Sono assolutamente contraria alla violenza, ma resto dell'idea che oggi, a scuola, ci sia troppo lassismo e disinteresse da parte di chi dovrebbe vigilare sulla salute dei nostri figli.
      Posto che, sono d'accordo, gli insegnamenti essenziali partono dalla famiglia e dubito che un bullo possa avere genitori amorevoli e generosi verso il prossimo.

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  5. Secondo me nemmeno si può parlare di bullismo... cioè, prendersela con una persona così è veramente una vigliaccata, superiore al bullismo tout-court.
    Che poi, cortocircuito: "persona così" quindi non è come gli altri? E quindi se non è diversa dagli altri, non può effettivamente essere bullizzata come tutti?
    Io la faccio più semplice e penso che sia qualcosa di ancora più grave, perché a conti fatti si tratta di sopraffare qualcuno che è oggettivamente "diverso", per cromosoma o per cervello (sicuramente questo).
    Ottimo il gesto del presidente, comunque... anche se bisognerebbe operare direttamente sui genitori degli alunni: i problemi, se si arriva a questo, vengono da lì.

    Moz-

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    1. Al di là di ogni retorica, questa bambina è sicuramente più fragile rispetto a Lorenzo e a tanti altri. Non diversa, ma speciale.
      E quindi, chi la circonda, dovrebbe avere ancora maggiore tatto di quanto già non ne occorra con un bambino.
      I pregiudizi nascono sempre in famiglia, è vero.
      I bambini sono puri, e non colgono le cosiddette diversità.
      Durante il secondo anno d'asilo, il migliore amico di mio figlio era Giacomino, con sindrome di Down.
      Lui non mi ha mai detto che avesse delle caratteristiche differenti, ma sosteneva che fosse piccolino, e avesse bisogno di maggiori cure.
      Vedessi quanto si emozionava quando riusciva, a suo modo, a pronunciare il nome Lorenzo.

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    2. Immagino, appunto.
      I bambini è vero che sanno essere cattivi, ma spesso imparano dagli adulti...

      Moz-

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  6. So che questi ragazzi diversamente abili hanno una dolcezza che commuove una presenza di affetto che non si dimentica più

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    1. Le persone con sindrome di Down sono particolarmente dolci e solari, è vero.
      Mi chiedo come si possa far loro del male. 😔

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  7. Ecco sì , come si fa a far loro del male ? A me fanno tanta tenerezza .
    Sono buoni , dolci , danno affetto e ne chiedono altrettanto .
    Ha ragione Miki , come si fa a bullizzare un bambino così speciale ???
    Complimenti Al Presidente che si è esposto di persona per proteggerli .
    Buona giornata . Laura ***

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    1. Un presidente che non è rimasto a guardare, comodamente seduto in poltrona, o ha inviato una sterile lettera (scritta dal suo staff) alla famiglia.
      Buona giornata a te.

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  8. Purtroppo non so se servirà a qualcosa perché la presunzione di alcune persone è davvero radicata nel profondo, ma di certo il gesto è stato bellissimo e di grande esempio.

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    1. Se anche servisse a smuovere la mente di un solo bullo o di un solo genitore, sarebbe comunque un successo.

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  9. Sono certa che i parenti della bambina abbiano saputo ringraziarlo a dovere. E che lei stessa lo abbia inondato d'affetto.

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  10. Quando ho letto questa storia davvero non ci volevo credere, mi illudo spesso che il peggio sia arrivato invece...

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    1. Però il gesto di questo Presidente ci fa capire che c'è ancora da sperare.
      Nel buono e nell'umanità.

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