lunedì 28 febbraio 2022

A cosa serve il latino?

 
Nei giorni scorsi, attraverso un'interrogazione parlamentare, alcuni senatori di Forza Italia (Antonio Barboni, Anna Maria Bernini, Nazario Pagano, Urania Papatheu e Fulvia Caligiuri) hanno chiesto al ministro Bianchi la possibilità di reintrodurre lo studio del latino alle scuole secondarie di primo grado.
In passato, infatti, la lingua veniva studiata anche alle medie, finché una legge non ne eliminò l'insegnamento, nel 1977.

Secondo loro, il latino sarebbe "funzionale al perfezionamento della comunicazione nella lingua italiana e alle competenze interpersonali, sociali e di cittadinanza, fondamentali per il percorso di crescita dei nostri studenti".

Ora.
Sarò impopolare, ma ho frequentato il liceo scientifico con una media molto alta, e la materia che più mi stava sulle balle stretta era proprio il latino.
Già da allora non ne comprendevo l'utilità, e posso giurare di non aver mai avuto problemi con la grammatica italiana, il ragionamento, il metodo di studio e scientifico, ecc.
Insomma, la studiavo controvoglia, soltanto per non essere penalizzata nella media di fine anno o quadrimestre, e infatti, della grammatica appresa durante il biennio, non mi è rimasto NULLA.
Al contrario, la letteratura latina mi piaceva e la studiavo volentieri, al pari di quella italiana o inglese.

Se il mio esame di maturità avesse previsto la classica versione di latino, probabilmente sarei stata bocciata, poiché a parte "lupus in fabula", "carpe diem" e "una tantum", di latino non so proprio altro.
Ma allo scientifico, almeno vent'anni fa, le prove scritte principali riguardavano il tema di italiano e la temutissima verifica di matematica (materia che adoravo e che mi aveva, dunque, portata a scegliere quella specifica scuola superiore).

E no, non mi sento ignorante all'idea di non saper tradurre o comprendere un testo scritto in latino, né sono deficitaria nel lessico o nella logica a causa di questo mio limite.
Spero, quindi, che il Governo non pensi seriamente di reintrodurre il latino alla scuola media, perché la considero un'inutile perdita di tempo per dei giovani studenti che dovrebbero ottenere un'infarinatura su tutto quel che concerne la cultura generale, e non tornare indietro nel tempo di circa 50 anni.
Al contrario, sarebbe utile introdurre lo studio di una terza lingua straniera, per preparare i giovani al mondo comunitario e del lavoro, potenziare l'informatica (non solo per trascorrere una o due ore alla settimana in laboratorio, chattando e creando opinabili disegnini con Paint). Persino offrire una base su fatturazione e contabilità sarebbe prezioso, e sicuramente contribuirebbe a migliorare il ragionamento, il calcolo, ecc.

Insomma, sulla base della vostra esperienza, ritenete davvero che lo studio del latino possa servire nella vita? E che sia così importante dal proporlo sin dalle scuole medie?

Disclaimer
Nessun docente di latino è stato maltrattato per la stesura di questo post, né i diplomati al liceo classico et similia (sì, ricordo anche questo).

49 commenti:

  1. Non sono d'accordo sullo studio del latino alle medie, troppo presto per imparare una lingua antica, favorevole per più ore di educazione civica.

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    1. L'educazione civica si studia sì e no un'ora alla settimana.
      Ma sì, preoccupiamoci delle lingue arcaiche...

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  2. Secondo chi l'ha studiato con piacere, il latino è la versione "umanistica" della matematica, poiché insegna a usare determinate regole per comporre frasi, come in matematica occorre usare appositi teoremi per risolvere equazioni e problemi di geometria...

    Personalmente me lo sono sempre scampato, sarà perché sono sempre stato "portato" per una certa matematica?

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    1. Io adoro la matematica, e no, non trovo similitudini tra le due materie.
      Una volta mi dissero che il latino assomiglia molto al tedesco, e infatti, pur avendoci provato, non ho mai capito niente della lingua germanica.
      Mi iscrissi ad un corso di cinque mesi, anni fa, per due ore settimanali, e praticamente andavo a riscaldare la sedia proprio per onorare l'impegno preso, perché dopo due lezioni mi resi conto che il tedesco non faceva per me.

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  3. Vero, può servire in concomitanza con il tedesco ..Tedesco studiato per lavoro ,come te scaldavo sedia ,ma quando son stata in Germaia x dei periodi lo parlavo speditamente ..insomma vivi lì se vuoi mangiare devi imparare come si chiede cibo...;))adesso si è un pò perso...
    comunque latino non lo vedo come obbligo ,ma come surplus se vuoi aggiungere qualcosa alla tua cultura ..ok penso però che in una scuola di100 studenti sei fortunato se telo chiedono in 4 ..però penso che si dovrebbe tenere fà comunque parte della nostra cultura /storia .

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    1. Indubbiamente fa parte della nostra storia, ma insegnarlo già alle medie è un'inutile tortura, dai?
      Vogliamo fare in modo che la scuola serva anche per vivere, e dunque per il futuro professionale degli studenti, e non solo per farcirli di nozionismo come un hamburger?

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    2. No no ..ho detto se lo vuoi fare ..e sicuramente soli alle superiori...già alle medie fan fatica con una lingua in più..no !niente niente latino!!!

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    3. Ahahahha
      Già fanno fatica con l'italiano, figuriamoci proporgli anche il latino. 😅

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  4. Io alle medie ho studiato il latino malvolentieri , lo trovavo inutile .
    Mi è servito un po nell'apprendimento del tedesco . Tutto qui .
    Dovrebbero dare più spazio alla lingua Inglese visto che l'inglese è
    universale , lo trovo persino nelle "parole incrociate"
    La mia nipotina , all'asilo , oltre al tedesco , incomincia ad avere
    nozioni di Inglese che poi diventa una materia già dalle elementari .
    Ti auguro una buona giornata . Laura ***

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    1. Lorenzo frequenta la prima elementare e fa un'ora di inglese alla settimana.
      Per me è poca. Potrebbero inserirne almeno tre.
      A lui piace molto, e apprende la lingua con facilità.
      Spero che, al contrario, nel suo percorso di studi non debba mai incontrare il latino. :)))
      Buona giornata a te.

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  5. Alla tua domanda rispondo: “sì, serve”, per la ragione esposta sopra da gas75, il latino da tradurre è un rebus, che aiuta il cervello a fare collegamenti, a disegnare circuiti mentali che lo allenano. Sai dov’è l’errore più comune? Anzi lo definirei più un luogo comune: affermare la trita e ritrita tiritera del latino lingua morta. Certo, che novità! Mica lo studi per parlarlo, ma rimane un ponte fra ciò che siamo e ciò che siamo stati e non si può trascurare il passato di una lingua che parliamo. A parte che sono fermamente convinta che lo studio classico apra la mente, predisponga al ragionamento e sviluppi la logica. Credo che ci sia solo un forte pregiudizio dietro certe scelte “di modernità” : in fondo, impari una lingua straniera attraverso le sue regole e le sue traduzioni, qual è la difficoltà a fare lo stesso con il latino? Non serve nella pratica? Okay, ma intanto ti ha fatto diventare una persona più completa (anche se non te ne accorgi)

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    1. Qual è la differenza?
      La lingua straniera SERVE.
      Ti permetterà di viaggiare, di trasferirti dall'altra parte del mondo per lavoro o semplice diletto, e poter comunicare con gli abitanti del posto.
      Il latino, invece?
      Una tortura per delle giovani menti. L'ennesima perdita di tempo in una scuola obsoleta che continua, nel 2022, a non preoccuparsi minimamente dell'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani.
      Se non improvvisando qualche stage mal gestito di cui, ahimè, la cronaca ci racconta ogni giorno.

      E no, dai. Non credo minimamente che il "lupus in fabula" mi abbia resa una persona migliore o completa.
      Al massimo potrà essere responsabile della mia poca pazienza. Ahahah :P

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    2. Okay, ti concedo che alle medie nessuno capirebbe il valore del latino, ma studiarlo, secondo me, non è sbagliato: farlo bene, anche con gli insegnanti giusti, non quelli che ti fanno ripetere a pappagallo rosa rosae rosae..., resta a mio avviso una bella esperienza.
      Allora sei fra quelli che dicono che anche studiare la storia è anacronistico. In fondo, a che serve? Per lavorare no di certo..., ma ti rende consapevole di ciò che sei, del mondo e del modo in cui vivi. Ecco, io do lo stesso valore al latino.

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    3. Stocazzo!
      Perdona il francesismo.
      Non possiamo minimamente paragonare la storia al latino.
      La storia dovrebbe servire (e purtroppo il condizionale è d'obbligo, visti gli utlimi accadimenti e non solo) ad imparare dagli errori del passato e a non ricommetterli.
      La storia, inoltre, è una materia densa di valori. Insegna cosa sia la democrazia, ad esempio, e i sacrifici fatti per ottenerla.
      Potrei continuare per ore.
      No, non toccatemi la storia e la filosofia. Ma eliminate il latino. 😂😂

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    4. E non t’incazzà! Okay, eliminiamolo sto latino! 😂

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    5. Ahahahha
      Comunque molto fa anche l'insegnante che ti capita.
      Alle medie, ad esempio, odiavo la storia. Ma al liceo mi toccó l'immenso professor Patisso (a cui dedicai un post tempo fa) che mi fece letteralmente innamorare di storia e filosofia. Dunque, da allora, guai a chi me le tocca.
      In latino, invece, non sono mai stata fortunata. Se ne sono succeduti di terribili, eccetto il prof. Valerio del primo anno a cui ero molto legata, e che mi dava dieci senza esitazione. Non per preferenza, ma perché lo meritavo, eh?

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  6. Studiare il latino alle medie secondo me è troppo presto.Io l'ho sempre odiato!Ciao

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  7. Mia madre faceva latino alle medie negli anni 50, e aveva il 2 fisso, lo odiava... anch'io ho fatto lo scientifico, latino mi piaceva e andavo molto bene, anche grazie a due prof bravissime. Al quarto anno nei compiti in classe facevo sia la versione della mia fila che quella dell'altra fila. Eppure in matematica facevo schifo. A me affascina l'etimologia, e sapere da quale parola latina ne deriva una italiana aiuta a comprenderne il significato (così come per il greco). E decodificare la costruzione latina delle frasi come in un puzzle secondo me fa bene al cervello. Inoltre per me la sua lettura labiale è molto più facile rispetto ad altre lingue. Ora non sono più capace di tradurre le iscrizioni sui palazzi, ma ricordo ancora varie coniugazioni... pensa che ho anche comprato il De bello Gallico con testo a fronte per rispolverare qualcosa. Anche i miei nipoti hanno fatto latino in Francia, seppur l'ordinamento scolastico sia diverso, e lo gradivano molto.
    Insomma, non so dirti se introdurlo alle medie abbia un'utilità effettiva. Magari lo proporrei a chi non fa l'ora di religione, o come attività integrativa (esistono?). Ma secondo me è tutt'altro che morto.

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    1. Strano che tu abbia scelto il liceo scientifico, pur odiando la matematica.
      Magari avresti potuto frequentare il classico con maggiore determinazione.
      Ai miei tempi non esisteva un indirizzo del liceo senza latino, altrimenti lo avrei sicuramente scelto, perché già prima di studiarlo, sapevo che non mi sarebbe interessato.
      Infatti, mi iscrissi allo scientifico informatico, ma proprio a dimostrazione del fatto che in Italia la scuola non funziona, facevo diverse ore di latino (letteratura e traduzione) alla settimana, ma solo una di informatica.

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    2. Infatti non avrei divuto sceglierlo. Ma nel '94 non c'era internet, si sceglieva in base a opuscoli, non avevo idea dei miei limiti, il classico l'avevo escluso per mancanza di sbocchi (credevo), ragioneria pure... e ancora adesso non saprei quale sarebbe l'indirizzo migliore per me!

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    3. Beh, dai. Per fortuna la scelta della scuola superiore non ha ostacolato la tua realizzazione, però.
      Anche se ricordo che tuo padre avrebbe preferito che ti laureassi in altro, mi pare che il lavoro e la soddisfazione non ti siano mai mancati, quindi chapeau.

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  8. Se uno vede una traduzione dall'inglese al latino lo spazio occupato è pressoché uguale, mentre dall'inglese all'italiano la nostra lingua occupa uno spazio ben più lungo. Insomma il latino, oltre ad essere il retaggio della nostra antica civiltà e altre qualità, ci insegna ad avere un linguaggio sintetico. Ma forse alle medie è prematuro. Io ho fatto il classico, e mi ricordo che il latino era parecchio più impegnativo del greco.

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    1. Caspita.
      Io che faccio della sintesi il mio mantra, dovrei quindi essere grata al latino?
      Chissà. Forse, come dice Marina, mi ha insegnato molto più di quanto inconsciamente io possa immaginare.

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  9. Non è tutto da buttare Claudia potrebbe essere la terza lingua scelta e li vedremo anche la cultura delle famiglie che stanno dietro ai figli
    Io mi preoccupo perché dovrò ri aggiornarmi per aiutare nipoti e amici dei nipoti ma non credo che sia la fine del mondo per me è stato un piacere a fare latino anche se poi ho scelto matematica e chimica

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    1. Beh, se fosse opzionale avrebbe anche un senso.
      Ma costringere tutti gli studenti a studiare il latino sin dalle medie, mi sembra follia.

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  10. Lo dici a me che ho dovuto studiare pure il greco? XD
    Ti dirò: a me sembra la proposta di gente che sta fuori dal mondo. A momenti i ragazzini non sanno parlare bene manco l'italiano, gli andiamo a insegnare il latino? Concentriamoci piuttosto a evitare che diventino tutti futuri analfabeti funzionali. e lasciamo il latino a chi sceglie le scuole superiori che l'insegnano. Se proprio non sanno che altro insegnare, l'educazione civica - come suggerito anche dal Cavaliere Oscuro - sarebbe un'ottima idea.

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    1. Ma magari ti verranno a dire che non sanno scrivere in italiano corretto perché non conoscono il latino. Ahahahhahaha
      Come sempre, mi togli le parole di bocca. 😘

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  11. Effettivamente non serve a niente, solo per farsi prete forse :D

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    1. Ahahahah
      Allora lasciamo che lo si studi in seminario, e non rompiamo le scatole ai giovanissimi. 😂😂

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  12. Io non l'ho mai fatto ma mi dispiace perchè è una lingua affascinante e quando visiti certe chiese leggere le iscrizioni sui monumenti mi piacerebbe molto. A volte avendo studiato tedesco che è molto vicino al latino, prendo il senso di quello che leggo ma siamo ben lontani dal conoscere il latino veramente. Il punto non è se serve o no o meglio il punto è quello ma bisogna intenderci sul concetto di "utilità" Se alludiamo alla pragmaticità più totale allora non serve a nulla come non serve conoscere la Storia, o amare l'arte ma se invece vogliamo dare un valore anche alla cultura al desiderio di respirare e conoscere civiltà altrui. È solo una questione di priorità , questo non vuol dire che non conoscere il latino significhi essere degli ignoranti.

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    1. Non immaginavo che tu avessi l'abitudine di visitare le chiese. A meno che tu non lo faccia per ragioni meramente architettoniche.
      Come spiegavo a Marina, non penso che la storia sia inutile. Anzi. Magari tutti la studiassero approfonditamente. L'arte, invece, non mi è mai interessata, e ho sempre considerato l'ora di "disegno" come una pausa dalla frenesia delle lezioni.

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    2. Si alludevo al visitarle per ragioni turistiche

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  13. Io non ricordo di aver studiato il latino alle medie, probabilmente no, sicuramente l'ho studiato alle superiori; però , non avendo più avuto occasioni di usarlo al termine delle superiori, l'ho dimenticato quasi completamente. A volte , provo a tradurre le antiche iscrizioni delle chiese ma faccio molta fatica a capirle. In realtà , dato che ho studiato il francese come lingua straniera, avrei preferito studiare l'inglese, al posto del latino, certamente mi sarebbe servito di più. Comunque non sono contraria allo studio di questa lingua. Ciao

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    1. Esatto.
      Studiare l'inglese sarebbe stato utilissimo.
      E anche usandolo poco, sono certa che non lo avresti dimenticato completamente.

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  14. Anche io ho studiato latino alla scuola superiore, me ne rimane un vago ricordo.
    Il mio grande, che è all'ultimo anno dello scientifico, ha scelto l'indirizzo scienze applicate, il latino è sostituito con ore di informatica e scienze.
    Se dovessi scegliere una materia da insegnare dalle scuole medie sarebbe sicuramente dattilografia.
    Oramai l'uso della tastiera è obbligatorio e sapersi destreggiare sarebbe sicuramente d'aiuto a tutti praticamente.
    Una volta era di pertinenza solo di chi faceva ragioneria, adesso il pc lo usiamo tutti e sarebbe utile saper far volare le mani sulla tastiera.

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    1. Ai miei tempi l'indirizzo "scienze applicate" non c'era, se no lo avrei scelto sicuramente proprio perché, come detto, le mie passioni predominanti erano matematica e informatica, non di certo greco, latino, e simili.
      Anche se, per ovvi motivi, ho sempre avuto la predilezione assoluta verso la lingua italiana e la scrittura.

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  15. Mah tutto sommato può servire, mia moglie che lo ha studiato ed è bravissima lo trova utilissimo, oltre anche per una cultura tradizionale, io negato completo ho studiato solo in seconda e terza media poi nulla più asciutto completo.

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    1. Per una cultura tradizionale, c'è così tanto da sapere che mi viene voglia di parafrasare una vecchia canzone.
      "Siamo Italiani,
      oltre al latino c'è di più".
      L'hai riconosciuta? 😉

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    2. Penso di si, Joe Squillo e Sabrina Salerno?

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  16. Se fossi ancora studente probabilmente odierei il latino, che non ho mai studiato... però con il senno di poi devo dire che adesso lo rimpiango un po'. In realtà nella nostra lingua ci sono ancora tantissime allucuzioni latine, di cui la stragrande maggioranza delle persone ignora il significato (penso ad esempio alla terminologia legale, processuale, ma anche nel diritto). Una volta un cliente mi contestò un estratto conto dove c'era una partita "postergata" che lui pronunciava all'inglese ("posterghèit") e mi dovetti trattennere dal ridere... insomma, secondo me male non fa: in fin dei conti il latino è il nonno dell'italiano e non lo vedo uno scandalo. La cultura non fa mai male.

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    1. Se vogliamo, anche "mass media" è latino e non va pronunciato all'inglese "midia".
      Comunque da conoscere qualche espressione a studiare il latino passa un abisso.
      La grammatica latina è difficilissima, nemmeno paragonabile a quella italiana che non è certo semplice. Quindi non la auguro a nessuno. Forse se ti ci fossi addentrato, la odieresti anche tu. 😂

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    2. Ah beh, ricordo una lezione di geografia in cui una mia compagna, leggendo ad alta voce dal libro, invece di "spartiacque" disse "spartiacu'" alla francese...
      Cpnfesso che, nonostante amassi il latino, non capisco origine e significato di "postergata" :(

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    3. Non lo conosco nemmeno io. Confesso.

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    4. "Postergata" è un termine bancario, si riferisce alle operazioni con valuta posteriore a quella di contabilizzazione. È normale che non lo conoscete, non preoccupatevi :) l'ho usato solo come termine di paragone perché, appunto, è un termine latino.

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  17. Non sapevo che anni fa insegnassero l'Ave Maria in latino.
    Per fortuna non accadeva nell'epoca della mia infanzia. 😅

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  18. L'ho studiato anche io per 5 anni. Ne ho amato la letteratura, immensamente, ma non mi pare proprio che la grammatica mi sia servita a qualcosa.
    Farlo studiare alle medie? meglio altre materie, come l'educazione civica o quella sessuale.
    Baci.

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    1. Anche a me la letteratura piaceva un sacco, e la ricordo ancora oggi.
      La grammatica, invece, l'ho rimossa già prima di diplomarmi, visto che allo scientifico si faceva soltanto nel biennio.

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