venerdì 2 marzo 2018

Giovanni Custodero: il tumore non mi fa più paura



In una cittadina pugliese, Fasano, vive Giovanni Custodero, un ragazzo di 25 anni come tanti, quantomeno fino ai 23. Sport, amicizia e divertimento, infatti, fanno parte della sua routine quotidiana, fino a quando, dopo svariate partite di calcio a 5, (militava in serie c2 pugliese, col Fasano, nel ruolo di portiere), nota che la sua gamba sinistra non è più la stessa. Spesso, infatti, si gonfia e gli causa dolore.
Nonostante i medici credano che si tratti solo di una distorsione, si scopre che un tumore maligno, in stato avanzato, ha scelto proprio lui.
Da lì, la decisione coraggiosa di procedere con l'amputazione, le cure, l'attesa per la protesi.
Ma, purtroppo, la malattia non si è arresa al primo step.
Qualche mese dopo, infatti, durante dei semplici controlli di routine, i medici scoprono che il tumore è tornato. Stavolta sul cranio, in maniera invasiva, e in altri tre punti del corpo, ovvero i due femori e la clavicola sinistra.
Una nuova sfida lo attende, quindi, ma lui non ha paura, poiché conosce il suo avversario.
Grazie ad un intervento molto delicato, gli specialisti gli asportano una parte del cranio e la sostituiscono con una placca in titanio.
Adesso, per la prima volta, Giovanni conosce la radioterapia e la chemio, ma ne uscirà, come sempre, vincitore.

No, non é la trama della fiction Rai "Braccialetti Rossi", girata, per puro caso, proprio a Fasano, ma la storia di un ragazzo che non ha mai perso la speranza, sebbene la sua battaglia sia ancora in corso.

1. Quanto il tumore ti ha cambiato la vita?
Il tumore mi ha cambiato parecchio la vita. Ancora adesso mi sto rendendo conto di quanto, cose che ai più appaiono ovvie, possano essere determinanti per ciascuno di noi.
Ad esempio, non mi ero mai accorto di quanto fosse bello il sole, finché non sono rimasto in una stanza di ospedale per 40 giorni...di quanto indispensabile fosse l'amicizia, finché non mi è servito un abbraccio... di quanto importante sia la famiglia, fino a quando non rimane il tuo punto più solido... di quanto fondamentale sia amare, finché amare è la tua unica ragione di vita.

2. Tutti, in città, ti considerano un esempio di tenacia e di determinazione. Cosa ti senti di dire a chi sta affrontando una battaglia analoga alla tua, o comunque un percorso fin troppo tortuoso?
Ormai è la malattia del secolo, e come me altre migliaia di persone stanno affrontando questa dura battaglia. Non ci sono consigli da poter dare. Posso solo dire come l'ho affrontata io... Con coraggio, perché, comunque, sai di affrontare un duro mostro e devi usare tutte le tue armi a disposizione; spensieratezza perché sì, sai che l'avversario c'è ed è forte, ma non devi farti sopraffare dalla sua prepotenza; positività che è alla base di tutte le avversità.
Infine, penso che occorra porsi degli obiettivi. Ci sono molte cose per cui vale la pena davvero vivere e lottare, tra cui, ad esempio, proteggere la propria nipotina da quella che è la vita, o amare un'altra persona e cercare di non vederla mai triste.

3. Chi sarà Giovanni Custodero da qui ad un anno?
Nell'ultimo anno ho fatto parecchie cose nella mia Fasano, sono riuscito ad entrare nel cuore e nella testa di tante persone iniettando dosi di speranza e coraggio. Nell'anno che verrà voglio continuare su questa strada, magari coinvolgendo anche i più piccini, dato che sono il nostro futuro. Quindi, chi sarà Giovanni Custodero tra un anno? Il Giovanni di sempre! Magari ci ritroveremo qui, per raccontarci quello che è stato.

Sì, Giovanni. Ci ritroveremo qui. E' una promessa.
E sono certa che avrai mille nuove meravigliose avventure da raccontare a me, e al mondo.
Intanto, a nome di tutti, mi sento di ringraziarti.
Grazie perché non ti arrendi mai e, nonostante il dolore, non perdi quel sorriso e quell'ironia che ti contraddistinguono.
Grazie perché sì, ci fai sentire stupidi. Noi che ci lagniamo continuamente per un amore burrascoso, per un lavoro difficile, per qualche banalissimo chilo in più che non riusciamo a perdere.
Grazie perché, per chi non lo sapesse, hai risposto alle mie semplici domande a più riprese, tra una cura e l'altra, a tarda serata, all'alba, o in qualsiasi momento della giornata, all'improvviso, scaldandomi il cuore.
Grazie perché sei semplicemente quello che sei.
Non montarti troppo la testa, perché so dove trovarti per estorcerti delle nuove risposte.
Ti abbraccio.

6 commenti:

  1. Coraggio. Spensieratezza. Positività. Una splendida tripletta di parole. Una bellissima lezione di vita, caro Giovanni. In bocca al lupo. E spero che la vita possa sorriderti.

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  2. Ben detto Riky. Lo spero tanto anch'io. <3

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  3. Ora ho letto Claudia..... sono vicina a lui, alla famiglia, a te.♥

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  4. Giovanni è stato un grande, e lo rimarrà per sempre... Non ci sono parole, per descrivere la forza che lui ha avuto nell'affrontare questo terribile incubo. Il mondo intero divrebbe prendere esempio da lui. Ora riposa in pace, ma resterà il gierriero dell 'intero Paese!!!!

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    Risposte
    1. Puoi dirlo forte.
      Il guerriero sorridente più amato in Italia. 🖤

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