lunedì 17 dicembre 2018

Sette anni senza il mio eroe

Sette anni fa, in un pomeriggio di sabato, subito dopo aver degustato il suo amato caffè, mio padre volava via. Chissà dove. Chissà perché.
Sette anni di buio. Di domande senza risposta. Di lacrime.
Pianti che, col tempo, hanno lasciato spazio a larghi sorrisi, quando mi capita di raccontare il grand'uomo che era, e l'immenso amore di cui ricopriva me, la mamma e Manu.

Oggi, guardo mio figlio che gli assomiglia un sacco, e penso al nonno felice e fortunato che sarebbe stato.
Per tutti coloro che non conoscono ancora la sua storia, vi invito a leggerla.

A lui, invece, giunga il mio abbraccio costante, oggi e per sempre, con la frase che ho fatto incidere sulla sua tomba.


Sei sempre stato un angelo di padre e di marito.
Ora, invece, sei solo un angelo.
Eterna ferita nei nostri cuori

51 commenti:

  1. Se è nel tuo cuore non è mai morto davvero. Ti basta chiudere gli occhi per riaverlo con te. Poca cosa davvero Ma certe volte è molto se quel poco è l'unica cpsa che hai.

    Poi io credo molto nella risurrezione. Quindi tornerà più vivo e giovane che mai^^ deve solo aspettare il suo tempo. Lasciamolo dormire per ora ♡.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu nel mentre vivi che avrai molta vita da raccontargli quel giorno ♡

      Elimina
    2. Nel mio cuore non morirà mai, così come in quello di molti altri.
      Io alla resurrezione non ci credo affatto, ma la mia vita gliela racconto ogni giorno.. ❤

      Elimina
  2. Sette abbi ed ovviamente sentire sempre quella mancanza. Posso solo darti un abbraccio sincero che possa arrivarti al cuore.

    RispondiElimina
  3. Ci sono domande destinate a restare senza un perché. E a volte anche le risposte non placano il bisogno di capire.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione, cara.
      Le risposte non arriveranno mai, ma prima o poi lasceranno spazio alla rassegnazione..

      Elimina
  4. Oggi è un giorno difficile per te,
    il ricordo e l'affetto di chi ti è vicino non cancellano, anzi non possono cancellare il dolore e la lontananza.
    La consolazione è il ciclo della vita (e sì, penso sempre al Re Leone) e alla gioia che dona chi ha preso il posto di tuo padre (per quanto appunto sia brutto dire "prendere il posto").

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai proprio ragione.
      Ma sono pronta a scommettere che avrebbe preso il suo posto anche se fosse stato ancora qui..
      E l'avrebbe rigirato come un calzino, proprio come faceva sua madre. O forse, persino di più......

      Elimina
    2. Vero Riccardo d'altra parte ogni genitore chiede di non sopravvivere ai propri figli.

      Elimina
  5. Anch'io l'ho perso sette anni fa. Certo tu eri poco più di una ragazzina io invece un uomo fatto. Le domande le facciamo tutti a prescindere dall'età del defunto perché quando si ama si ama e basta. Non ti nascondo che mentre scrivo ho gli occhi più che lucidi e sono abbastanza grande. È vero non moriranno mai finché li ricorderemo ma cazzo quanto mi manca. Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il fatto che un uomo "fatto", come tu ti definisci, parli di suo padre in questo modo, mi riempie di gioia e di speranza.
      Sono certa che, fra mille anni, Lorenzo spenderà queste parole per mio marito, perché ho fatto in modo che si amassero perdutamente, nonostante la poca pazienza dell'uno e la prorompenza dell'altro..
      Il loro legame è per me un gran successo.
      A te dico che è vero. Non si è mai troppo adulti per rassegnarsi a non godere più di quell'abbraccio forte e spassionato.
      Quindi, un bacio a te, ed uno al tuo eroe, ovunque lui sia. 🖤

      Elimina
  6. Ti sono vicino.
    Un grosso bacio
    , dai che non sei mai veramente sola!
    Poi lui continua a farti gli scherzetti no..?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo che sì.
      E vedessi cosa mi combina suo nipote..... 😉

      Elimina
  7. In certe occasioni non so che dire, non sono bravo e non so mai cosa pensi l'altro, di cosa abbia bisogno. Penso che stai facendo rivivere e condividendo la sua persona, e il suo ricordo su questo blog in modo gentile e onesto, e questo è molto bello.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In molti casi le grandi parole non servono, basta anche un cuoricino.
      Ma tu te la sei cavata egregiamente.
      Ti abbraccio

      Elimina
  8. Ciao Claudia! Mi dispiace tanto per la tua perdita. Credo di sapere cosa si prova quando una persona della tua famiglia non c'è più.
    In questo periodo che precede il Natale mi capita spesso di pensare a quelle tavolate che facevamo fino a qualche anno fa, con mio nonno, le mie nonne, la mia prozia bravissima a cucinare… Loro purtroppo non ci sono più, ed io penso a loro ogni giorno, ma noi ci siamo e non possiamo far altro che farli rivivere con i ricordi.
    Un grande abbraccio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione Silvia.
      Sono certa che loro siano ancora seduti a quella tavola, e che vogliano vederti e vedervi felici.
      Un bacio

      Elimina
  9. Ho letto la vostra storia. Non sono molto brava con le parole quando si parla di certi dolori. Ciascuno conserva ferite e terremoti di vita che è difficile persino pronunciare, vuoti incolmabili che appaiono senza senso e senza meta. Tu però sei fortunata, Claudia, perché il tuo papà che vive nel tuo cuore e nel cuore di chi lo ha amato non morirà mai, e non è una frase fatta, io credo tantissimo nell'energia di chi non c'è più e che continua a permanere nel mondo. E poi sei fortunata perché hai avuto un papà che ti ha amato tanto, che ti ha cresciuta bene, che ti ha lasciato l'eredità di un immenso amore da conservare ed elargire agli altri. Un papà così è un papà che tutti vorrebbero, è un papà che continua a rivivere attraverso te ed il tuo bambino. Ti abbraccio fortissimo <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E sono fortunata, soprattutto, perché ho una Mamma con la maiuscola, che mi ama in maniera smisurata, per far in modo da colmare anche la mancanza di papà.
      E spero di averla almeno per altri 50 anni..
      Un abbraccio a te. E grazie. ❤

      Elimina
  10. Quante belle parole ti hanno già scritto e io le condivido tutte .
    I miei ormai sono mancati da tanti anni eppure , non passa giorno
    che io li ricordi , vivono dentro di me e spero di rivederlo lassù.
    Cerca la poesia "La Mamma" di Guy Maupassant . E' scritta al femminile
    ma può andare bene anche x il Papà . Io l'ho appesa qui sulla bacheca
    davanti a me e la leggo spesso .
    Ti sono vicina in questo giorno triste per te .
    Con tanto affetto ti abbraccio .
    Laura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La cerco subito e ti ringrazio per avermela segnalata.
      Grazie anche per il tuo affetto, che mi arriva tutto. ❤

      Elimina
  11. Cara Claudia, ho guardato il tragico incidente, li non ti conoscevo, perciò oggi mi sento molto vicina a te, so che non saranno gli anni che ti faranno dimenticare, ma so che lui da lassù ti sta guardando e vorrebbe aiutarti, e questo lo puoi fare parlare di lui come ai fatto oggi qui con noi, io ti stringo forte come padre e nonno!
    Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Tomaso.
      Il titolo del mio blog nasce proprio per lui.
      "Chi scrive non muore mai".
      Lui non può più scrivere, ma scrivendo io di lui e amandolo così intensamente, lo rendo immortale..
      Ricambio il tuo abbraccio.

      Elimina
  12. Parole non ne ho, solo che ti sono vicino :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so. E troverai il modo per rendere allegra questa giornata..

      Elimina
  13. Capisco bene. Posso solo dirti che quando penso al mio papà mi dico che sono stata veramente fortunata ad avere proprio lui come padre. Per te vale lo stesso. Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente. Meglio 24 anni di lui, che cento di uno solo biologico che non è degno di essere chiamato papà.
      Bacio

      Elimina
  14. Un angelo che non vi ha mai dimenticato e ai lo farà.
    SArà sempre lì, bel vostro cuore e con la sua mano sulla vostra testa a proteggervi.
    Un abbraccio stretto stretto.

    ps mio papà morì il 12 luglio 1986. Se ti dio che sovente mi manna ancora mi credi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo che ci credo.
      Perché sono certa che fra trent'anni mi mancherà ancora.
      Un bacione

      Elimina
  15. rimarrà sempre con te, perché il suo amore non ti lascerà mai.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  16. Dev'essere stato un dolore tremendo per tutti voi e so che lo è ancora. Certe ferite non si cancellano, al massimo cambiano aspetto. Prima rosse, sanguinolente, che bruciano. Poi si asciuga il sangue, a poco a poco la pelle si rimargina. E infine resta una pesante cicatrice, a ricordare ogni giorno quello che è accaduto e che non può essere dimenticato.
    Ti abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che bella questa immagine.
      Cruda ma veritiera.
      Non so dirti se la cicatrice si è già formata, ma so che fa molto male.
      E sempre ne farà.
      Un bacio.

      Elimina
  17. sono a letto e ti sto leggendo. Quanto male fa perdere chi amiamo, dei miei sono passati 40 anni e sto ancora lottando, mi dicono che non ho mai elaborato il lutto... ma come si fa, ero adolescente e sono rimasta Sola. Vivo con la paura di restare sola, quando mio figlio e mio marito escono di casa, vuoi sapere come mi sento? Posso capirti e esserti vicina con tutto il mio cuore.
    Bacioni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi dispiace un sacco per la tua condizione.
      Io per fortuna ho sempre avuto accanto mia madre e mio fratello, ai quali adesso si sono aggiunti mio figlio e mio marito.
      E no, la solitudine è qualcosa che non mi appartiene.
      Un abbraccio forte.

      Elimina
  18. Io direi di chi si scrive..questo non muore mai. Sembra un gioco di parole ma sono sicura che hai capito. Buona giornata.

    RispondiElimina
  19. Un po' capisco quello che provi, ho perso mia mamma nel 2013, e anche se ormai il dolore è qualcosa di tenue, ogni tanto esplode con tutta la forza di quei giorni di febbraio...Ti mando un grosso abbraccio...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio Marco.
      Forse non esiste un'età in cui si è davvero pronti a dire addio, per sempre, ai propri genitori, ma 24 anni sono troppo pochi.
      Un abbraccio a te, in modo che ti scaldi il cuore, in quei gelidi giorni di febbraio, e ogni volta che il suo ricordo ti tornerà a bussare.

      Elimina
  20. Lui non ti lascia un istante.
    Ti abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne sono certa.
      P.S. Avresti dovuto leggere il post sugli scherzetti che mi fa.
      Sono certa che ti avrebbe regalato un grosso sorriso.
      Magari, quando hai tempo, recuperalo. 😘❤

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.