martedì 5 febbraio 2019

Gli studenti scelgono il liceo. Purtroppo, lo feci anch'io...

Si sono da poco concluse le iscrizioni per l'anno scolastico 2019/2020.
Secondo le prime stime, il 55% circa degli studenti ha scelto come scuola secondaria un liceo.
Il 31%, invece, ha preferito iscriversi agli istituti tecnici, mentre solo il 13% ai professionali.
Che ne pensate? Se aveste un figlio di quell'età, a quale scuola cerchereste di indirizzarlo? O voi, per primi, quale avete frequentato?
Adesso, come accade spesso, vi racconto la mia esperienza.

Ho frequentato il liceo scientifico/informatico, perché secondo i professori delle medie ero troppo brava per scegliere un istituto tecnico.
E qui già inizia il pregiudizio.
Per quale motivo uno studente promettente deve necessariamente optare per un liceo, mentre quelli meno portati per lo studio è giusto che si iscrivano altrove?
Trovo che questo sia molto triste.

Comunque, seguendo le indicazioni dei miei docenti, iniziai il mio percorso, sebbene loro preferissero il classico, data la mia predisposizione per la scrittura, ma proprio non potevo tollerare di sorbirmi ore ed ore di greco e latino.
Effettivamente, i miei profitti furono ottimi, quantomeno fino all'incidente di cui vi ho raccontato.
Non potendo, però, frequentare l'università (per lo stesso motivo), molto presto mi pentii terribilmente della scelta fatta.

Sapete che, nel mondo del lavoro, anche per un umilissimo posto da segretaria o, peggio, commessa, i liceali vengono sempre accantonati?
In seguito alle tante porte in faccia chiuse, infatti, decisi di iscrivermi ad un corso professionalizzante in materia di ragioneria e, pochi mesi dopo, cominciai a lavorare sul serio.

Quindi, cari amici, scrollatevi di dosso questi preconcetti e portate i vostri figli a scegliere consapevolmente quello che sarà il loro lasciapassare per il futuro.
Ricordate, poi, che le ambizioni dei 14 anni non sono le stesse dei 19.
Insomma, raccontatemi la vostra esperienza. Sono proprio curiosa.......

48 commenti:

  1. Diciamo che è cambiato il mondo da quando eravamo studenti noi..Quando ho frequentato le scuole superiori ho visto che molti scendevano giù da Novafeltria a Rimini a scuola...poi il liceo di Novafeltria ha aperto anche l'indirizzo del liceo scientifico.
    In sostanza tra metà anni '90 e i primi anni del 2000 c'era la convinzione che fosse davvero necessario fare liceo+università per trovare un bel lavoro...ma la crisi del 2008 ha cambiato tutto. Forse è stato anche un effetto del boom di questo tipo di studi..troppi avvocati, troppi medici, troppi professionisti e pochi artigiani, idraulici ecc.
    Magari tra qualche anno avremo i licei sotto la quota del 50% di nuove iscrizioni..la ruota gira.

    "Quindi, cari amici, scrollatevi di dosso questi preconcetti e portate i vostri figli a scegliere consapevolmente quello che sarà il loro lasciapassare per il futuro".
    Il paradosso è che da ragazzini non si ha una grande visione della vita, è difficile anche ad avere delle certezze del tipo "voglio fare questo lavoro".
    I genitori hanno una bella responsabilità e non credo che comunque viaggiano di preconcetti.

    Poi laureato o non, chiunque può fare successo nella vita se è bravo e ha un pizzico di fortuna.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io posso dirti che quanto accaduto a me, accadde anche a mio fratello, dieci anni dopo, con docenti completamente diversi.
      Lui scelse di iscriversi all'istituto tecnico commerciale e mia madre fu convocata a scuola perché gli facesse cambiare idea, dato che era "troppo bravo".
      Per fortuna, però, nessuno si lasciò condizionare dai pregiudizi dei docenti, e lui potè diplomarsi ragioniere come desiderava.

      Elimina
  2. Non credo li indirizzerei da nessuna parte. A quell'età dovrebbero avere abbastanza cognizione per sapere valutare pro e contro di una determinata scelta, come del resto l'avevo io. Io ho scelto un istituto tecnico-professionale perché pur avendo tutte le intenzioni di andare all'università non ero sicura di aver voglia di continuare a studiare. E infatti all'università ci sono rimasta pochi mesi, ma avere un piano B che mi piacesse mi ha permesso di scegliere in serenità e tra l'altro poi la mia vita professionale è continuata su quella strada e io sono soddisfatta. L'università mi è comunque rimasta come tarlo.. ma chissà.. magari prima o poi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prima o poi potrai toglierti questo desiderio, ma intanto lavori in un settore che ami, e non è poco.
      Avevi le idee chiare sin da piccola. Complimenti!

      Elimina
  3. Io all'epoca ho scelto una scuola tecnica, ragioneria, perchè non avevo nessuna voglia di continuare nonostante avessi dei voti discreti. E infatti così ho fatto: appena diplomata mi sono sentita sollevata dal non dover più studiare. Quello che mi consigliarono gli insegnanti fu anche per me il liceo, e lo voleva anche mia mamma perchè ci teneva. Ma ovviamente i miei mi lasciarono libera di scegliere anche se a distanza di qualche anno mi ricordo che ogni tanto mia mamma riprendeva l'argomento.

    Quando sarà per mia figlia sicuramente le consiglierò un qualcosa che non la vincoli ma la lascierò comunque libera di fare le sue scelte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono certa che tua figlia saprà prendere la decisione giusta.
      Anche grazie al tuo supporto.

      Elimina
  4. l'unica cosa che consiglierei è di studiare le lingue a prescindere dalla scelta della scuola...Detto questo io ho fatto le magistrali, oggi liceo psicopedagogico, poi 10 esami di psicologia e poi mi sono messa a lavorare in un ramo completamente differente, il tessile, che qui va per la maggiore e ho imparato due mezzi lavori contabilità e campionarista.
    Il mio sogno rimane aprire un bed&breackfast in un posto di mare.
    Non ho mai provato ad insegnare, mi sarebbe piaciuto il nido o la materna...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'importante è che tu abbia trovato la tua strada, ma sì, studiare le lingue straniere è fondamentale.

      Elimina
  5. La triste realtà in Italia, Claudia mia, è che la scuola è molto scadente. Di qualsiasi grado e di qualsiasi genere essa sia. La scuola in Italia NON ti servirà affatto a lavorare, al massimo, se proprio hai voglia di sbatterti ea studiare, ti potrà essere utile a farti una cultura personale; ma quella, lo abbiamo già detto, puoi anche creartela per conto tuo. Oggi giorno se sei stato liceale, se hai il diploma tecnico, se sei laureato, se hai fatto i master, a grandi linee non gliene fotte a nessuno. Conta ancora invece tristemente se conosci tizio o caio e se sei pronto a buttarti nella qualsiasi...
    Parlo di ogni genere di impiego, dal più scrauso al più alto. Va di culo solo a chi ha fatto i famosi concorsi per l'impiego pubblico, quelli si che stanno divinamente. Io in famiglia ho dei tizi che hanno inseguito il posto statale e spesso chiamano me per la correzioni di orripilanti scritti di loro fattura che dovrebbero rappresentare la loro preparazione.
    Io sono tendenzialmente patriottica, ma mi sento di dire che l'Italia è un gran paese di merda, arretrato e popolato da ignoranti. Ma forse l'intero mondo, in fondo, sta andando a scatafascio...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oggi sono sulla vena dell'ottimismo...uahuahauahah

      Elimina
    2. Ahahah
      Effettivamente il tuo ottimismo è lampante.
      Comunque non saprei se davvero la qualità del nostro sistema scolastico è così scadente, ma di sicuro non collima con quello che offre il mondo del lavoro.
      Mi citi il "posto fisso", ma esiste ancora? 😭😭😭

      Elimina
    3. P.S. Sei riuscita a passare al profilo Blogger. Visto che era facilissimo? 😉

      Elimina
    4. Passaggio eseguito! Grazie <3...
      eehhhhhh il posto fisso esiste! Per chi ci ha pensato prima: esiste, mia cara... Aveva ragione Checco!

      Elimina
  6. Tutto dipende dalla volontà, se non c'è è inutile frequentare certe scuole, come feci io, che di studiare avevo poca voglia e scelsi il professionale ;)

    RispondiElimina
  7. Ho frequentato il liceo scientifico/informatico anche io.
    Non so se tornando indietro rifarei la stessa scelta, è una di quelle cose a cui non penso mai.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sicuramente no.
      Preferirei essere ragioniera e seguire poi lo stesso percorso lavorativo che ho scelto.

      Elimina
  8. Infatti, per non smentire i tuoi dati, mia figlia ha scelto il liceo delle scienze umane.
    Sereno pomeriggio.

    RispondiElimina
  9. Mio figlio ha fatto lo scientifico, per poi buttare via tutti i libri e 5 anni.... Non ha voluto continuare, si è iscritto alla scuola alberghiera e il resto lo sai!!! Ora vuole lasciare il lavoro almeno per un po' e decidere di cucinare magari con orari diversi. Glielo auguro di cuore, vediamo come procede.... stiamo attraversando un periodo un po' critico. Ciao carissima, un abbraccione super. ♥

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sulla base della mia esperienza posso dirti che una volta entrato in cucina ne esci soltanto se ti metti in proprio.
      Sai da quanti anni mio marito vorrebbe cambiare mestiere?
      Almeno dieci. Ma è sempre lì, con orari improponibili.
      Comunque auguro a Davide di trovare un lavoro che lo renda felice, e a voi di essere sereni. Bacio

      Elimina
  10. Eh lo so, ma il liceo è sempre il liceo.
    Anche se serve a poco.
    Si dice che il liceo formi la classe dirigente.
    Dal Liceo Classico Pietro Giannone di San Marco in Lamis (FG) è venuto fuori il premier Conte.
    E magari dalla stessa scuola anche il prossimo dittatore mondiale, cioè io (ma l'inglese lo conosco un po' di più rispetto a Conte XD)

    Moz-

    RispondiElimina
  11. A me successe l'esatto opposto:
    Giusto qualche giorno fa ho ritrovato delle vecchie scartoffie risalenti alla terza media. Erano i risultati del test al computer ARIANNA. ARIANNA a seconda delle risposte date calcola le attitudini e le intelligenze dello studente, le aree di pensiero più sviluppate, con tanto di grafici.
    Non ricordavo per nulla il risultato e mi ha sorpreso rileggerlo: "Percorso consigliato: istituto tecnico. Un test nell'area linguistica non è stato eseguito bene. Tempi eccessivamente rapidi nell'esecuzione della prova complessiva". È interessante che il risultato sia posto in negativo: al posto di dire che avevo un'area logico-astratta sviluppata e dare un consiglio di conseguenza, si è preferito sottolineare il sottosviluppo dell'area linguistica (...?).
    Non gli ho dato troppo peso, ho scelto il Liceo delle Scienze Umane e non mi sono mai pentito della scelta!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere che tu non te ne sia pentito.
      P.S. Ai miei tempi questo liceo "Scienze umane" non esisteva. Quantomeno non nella mia città. Da me c'era solo classico, scientifico, informatico e linguistico.

      Elimina
    2. È il successore del Liceo Psicopedagogico che a sua volta sostituisce l'Istituto Magistrale. È un percorso di studi troppo misconosciuto e sottovalutato, così poco conosciuto che, leggendo le tracce di II prova, viene il dubbio che anche al Ministero dell'Istruzione non sappiano cosa si studi lì.

      Elimina
    3. Ah ecco, grazie.
      Adesso so di cosa si tratta. Io ero rimasta all'introduzione dell'indirizzo tecnologico, che pure mi sembrava alquanto "inutile"....

      Elimina
  12. Ciao .
    Non saprei che rispondere ... alle medie ero portato per il disegno...ma i miei non hanno mai alimentato questa mia attitudine.
    Erano altri tempi...fare il liceo voleva dire per forza continuare con l’università e per i miei indubbiamente continuare a mantenermi e penso non potessero permetterselo..
    Erano quei tempi in cui valeva la regola: “se non vuoi studiare vai a lavorare” ...e trovavi il lavoro!
    Sto parlando dei primi anni 80.
    Non credo interessi a nessuno la mia storia scolastica ( molto travagliata)...comunque ho la maturità come geometra e un diploma universitario ( ora equiparato in laurea di primo livello) in tecnico radiologo in neuroradiologia.
    Se tornassi indietro mi punterei di più sulle mie scelte scolastiche ...ma a 14 anni ero troppo immaturo.
    Con il senno di poi mi è andata più che bene...non so che sbocchi lavorativi avrei avuto se avessi fatto l’artistico ..a me piaceva disegnare i fumetti ero bravino...
    Mia figlia seguirà le sue inclinazioni ...ho ancora tempo dai...essendo femmina sarà sicuramente più matura nelle sue scelte😀

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Adesso mi è venuta voglia di vedere un tuo disegno.
      Nei commenti non si possono pubblicare foto, quindi ne aspetto uno via mail.
      Dai, dai, daiiiiiiii...
      Immaginami col musetto triste, mentre ti imploro. 😍😍😍

      Elimina
  13. Se vuoi ridere ...vai a leggerti l’ultimo post che ha pubblicato Gianola sul suo blog Otium.
    Credo l’abbia dedicato a me ...son diventato un Troll un bullo e un idiota in cinque minuti.
    E poi son anche pedinato da Google Alert ( minchia!!!)😀
    Scusami se uso il tuo blog per questo ...ma non avendone uno e non volendolo non ho altra maniera per farmi sentire.
    Ah ho provato a chiedere a lui se il post fosse indirizzato a me ma non ha risposto ( ha la moderazione -per colpa mia (?) e ha cancellato/ignorato la mia domanda.
    Io son disposto al confronto civile...anche perché mi ha dipinto per quello che non sono.
    Ah...se il suo post non è rivolto a me gli chiedo scusa per l’equivoco.
    Sai sono anche ignorante e posso sbagliare.
    Bacioni😘

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oddio, non conosco questo blog nè l'autore, quindi non credo che lui possa ricevere il tuo messaggio attraverso me.
      Però vado a capire di cosa si tratta.

      Elimina
    2. Ho letto adesso e mi sono ricordata che forse quel Ferruccio è passato da me una volta, ma non ho mai avuto contatti con lui.
      Comunque mi spiace che abbia usato parole così pesanti nei tuoi riguardi. Tu cos'hai combinato? Sei stato troppo sarcastico con qualcuno che non possiede il dono dell'ironia?

      Elimina
  14. La storia è troppo lunga ...ma ti basta sapere che non ho offeso nessuno tanto meno lui.
    ( sempre se il post l’ha dedicato a me)
    Forse l’ho ferito nell’orgoglio ..mha?
    Non dispiacerti io l’ho perdonato.
    Si ricordo che ha commentato qua da te.
    Ti suggeriva di mettere sempre le fonti di quello che scrivi.
    Più che suggerirti dal tono sembrava che te lo imponesse!
    Ma può darsi abbi frainteso io 😀

    Quello che non rinnego e di averti detto nel tuo post dedicato alla blogosfera puttana di non farti mai dire da nessuno quello che devi fare a casa tua.
    Questo si lo ammetto!
    Ciao
    😘

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah sì, adesso me lo ricordo. Ma non gliele mandai mica a dire, eh?
      Le critiche sono sempre costruttive, ma in quel caso erano sciocche, considerando che non sono esattamente una neofita del giornalismo e, ora, del blogging... ;)

      Elimina
  15. Si sì che dirti.
    C’è sempre da imparare.
    Bisognerebbe essere umili anche nell’insegnare però...o come si dice non pretendere di avere sempre la verità in tasca.
    Poi sul discorso delle fonti ...è un offesa ai lettori.
    Blogger o meno , credo che ci si metta dieci secondi a sputtanare una fake news , non penso che siamo tutti stupidotti da non sapere se quello che leggiamo sia reale o meno.
    Con i mezzi che abbiamo poi.
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto.
      Ma in fondo tu sei bullo, io son scema e chi mai potrà essere intelligente su questa Terra? 😉

      Elimina
  16. Poi infine ...leggendo i commenti al suo post ( pochi come al solito e per fortuna 😅 aggiungo) è sempre se sta parlando di me ha risposto uno scrivendo che pensa di sapere di chi sta parlando
    e che questo bullo (io?) gli infesta il blog suo con commenti sgradevoli che lo relegato nello spam.
    Ecco vorrei dire ( se magari capita qua a leggere) che non sono io ..manco conosco lui ne il suo blog!!!😀😀😀😀😀


    Comunque sempre se il post è dedicato al sottoscritto o comunque come scrive lui a un lettore senza blog il suo resta un comportamento... non so come definirlo.?
    Te la prendi con uno che non può difendersi .
    Perché nel suo di blog io di sicuro non posso commentare ( xche’ li cancella) e se questo è il modo di confrontarsi...mi sembra per lo meno strano.
    😘

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'unica volta che sono stata censurata in questo anno appena trascorso è stato da una clone-blogger, quindi mi sono messa a ridere.
      Stavolta, però, trattandosi di una persona in carne ed ossa, mi sarei infastidita.
      Prova a commentare un nuovo post in modo garbato. Se lo elimina significa che ti ha preso di mira.
      Altrimenti, ti resterà il dubbio.

      Elimina
    2. Ma figurati .
      Glielo ho chiesto per commento se il suo post fosse riferito a me ?
      Mi ha cancellato il commento.
      Potrei intenderla come una risposta no?
      Sono in moderazione da lui i commenti, ci sono tutti gli altri tranne il mio.
      Come ti ho già scritto le “beghe “ che nascono sul web ...dovrebbero risolversi pubblicamente dove sono nate no?
      Io non ho niente da nascondere e son disposto al confronto , non so che altro dire😀.
      Dubbi , difficilmente ne ho.
      Anche quando scrivo che probabilmente non lo ha dedicato a me quel post !
      😘

      Elimina
    3. E allora non starci neanche a perdere tempo.
      Non sarà un altro filosofo?.......... 😜

      Elimina
  17. Ciao Claudia , ho avuto una giornata "piena" , eccomi . Non parlo di
    me , ai miei tempi , già con la Licenza Media trovavi lavoro in ufficio.
    Mia figlia voleva frequentare il Liceo Linguistico . Le chiese se poi
    proseguiva Lingue all'Università . "No , l'Università non la voglio
    fare. Io "Allora niente Liceo , scegli un Diploma " Geometra .Bene
    Si è diplomata con ottimi voti . "Voglio fare Architettura" Un cugino
    di mio marito , Architetto e Docente all'Università , la sconsigliò.
    Si prese un anno sabbatico , fece la tirocinante in uno studio di
    Geometra per accedere all'esame di Libera professione .L'anno dopo
    si iscrisse a Scienze Politiche . Continuava il tirocinio e studiava
    fino a notte . Ottenne il patentino di Libera professione . Dopo
    due anni di Università mollò tutto e andò a lavorare a Parma in una
    Multinazionale . Posto sicuro e ottimo stipendio . Dopo 3 anni , in
    treno , conobbe l'attuale compagno tedesco . Ora parla perfettamente
    la Lingua avendola anche studiata . Fà tutt'altro lavoro in Germania
    ma è felice . Lei, Lui,e Nora.
    La vita è stata imprevedibile per me e ancora di più per mia figlia.
    Mi ricordo "Forrest Gamp :La vita è come una scatola di cioccolatini,
    non sai mai quale ti tocca".
    Buona notte Claudia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel suo caso ha beccato un cioccolatino gustosissimo, però. Ed anche se vive lontano da te e dalla sua Italia, immagino che rifarebbe le stesse identiche scelte.
      Perché è una donna che sa quello che vuole. Come sua madre.
      Buonanotte a te.
      Bacione

      Elimina
  18. No, io non ho potuto scegliere nel 51 perchè dopo le elementari c'erano le scuole di Avviamento Professionale divise per chi voleva fare ragioneria (Commerciale) o Educazione Civica per chi avrebbe fatta la casalinga diciamo specializzata in cucina, ricamo e simili oltre istruzioni come storia geografia lingua ecc. ma erano le uniche scuole senza latino solo lingue straniere quali tedesco-francese-inglese. Erano parecchio toste ed erano la base per poi scegliere per il campo di lavoro formazione dirette o scelta di scuole tecniche. Erano nate per dare possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro velocemente e quindi i lavoratori precoci già a 14 anni come la sottoscritta. Non credo che la tua scelta sia stata sbagliata e quella che in quel momento ti attirava. Buona serata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Era bello una volta poter lavorare da giovanissimi.
      Lo dico sempre che sono nata nell'epoca sbagliata.
      Buona serata a te.

      Elimina
  19. Arrivo un po' in ritardo, sto spulciando vecchi post da recuperare e sono finita qui...
    Anche a me professori e genitori dissero che dovevo frequentare il liceo scientifico perché era ritenuto la migliore scuola della città ed ero "troppo brava" per andare altrove, mi hanno molto pressata. Non capivo perché dovessi frequentare lo scientifico se a me delle materie scientifiche non importava, non mi piaceva studiarle. E sono contenta di aver scelto il liceo di tipo umanistico, quando esce fuori questo argomento lo dico sempre: alla faccia di quelli che ne parlano male (le frasi tipiche sono "Lì non si fa mai niente" e "Ci va solo chi non ha voglia di studiare"), quasi tutti i miei prof erano professionisti che ci facevano lavorare ogni giorno, mentre allo scientifico so di persone che ne sono usciti con un bagaglio culturale misero.
    Non dubito che anche in quella scuola ci fossero prof che pretendevano molto lavoro, ma ci sono anche altrove.
    Detto questo, se potessi tornare indietro non so cosa farei: ho conosciuto persone fantastiche che sono ancora le mie migliori amiche, ma dal punto di vista prettamente scolastico per come ero e sono, credo sceglierei il commerciale turistico (molti viaggi e progetti per imparare meglio le lingue, non ho ottenuto alcuni lavori per questa mancanza).
    Perdonami la lunghezza, questi pregiudizi mi fanno venire l'orticaria :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non devi scusarti nè per il ritardo e nè per la lunghezza. Hai detto cose sacrosante.
      Ai miei tempi il liceo era solo classico, scientifico e linguistico. Quindi la scelta era più limitata, ma l'istituto tecnico commerciale rimane la scelta migliore, secondo me.
      Anch'io odio i pregiudizi. In tutti settori. 😤😤

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.