La verità su Catone: vi presento il suo blog

Buon pomeriggio amici.

Speravo di non dover tornare più sull'argomento dopo il post di ieri, ma non credevo che in tempo quasi reale Catone avrebbe pensato (male) di rispondermi ricominciando a gettare fango su di me.

Stavolta, però, voglio che siate voi stessi a giudicare, quindi ho deciso di postarvi il link al suo blog "Il galateo dei truzzi", per permettervi di leggere tutte le boiate che scrive. 

Affrettatevi, però...

Tanto tempo 48 ore e chiuderà anche questo blog per aprirne un altro che non faremo fatica ad intercettare, data la sua risaputa inettitudine.

In merito al suo ultimo post vorrei fare solo un paio di precisazioni.

Se lui desse la possibilità ai lettori di commentare il suo inutile blog, così come se vagasse sui nostri loggandosi, saprebbe che in qualsiasi post, di qualsiasi blog dell'ambito Google, in basso appare la possibilità di commentare col proprio account, a prescindere che lo si faccia o meno. 

Quindi, non ho mai commentato il post di Irene, fingendomi utente anonimo, poiché a sua differenza non vivo di luce riflessa e non ho bisogno di mezzucci per "animare" questo blog.

Infine, vorrei fare una precisazione in merito al mio lavoro da "giornalista".

Non ho mai detto di aver fondato un giornale col quale ho collaborato per 15 anni, anzi.

Il giornale online nacque nel 2012 ed io feci parte della redazione fondatrice, ma l'anno seguente abbandonai il progetto per gravi motivi personali di cui vi ho accennato qualche settimana fa.

Prima e dopo l'esperienza con questo quotidiano, però, collaboravo con periodici locali scritti e online, nonché con emittenti televisive e radiofoniche.

Probabilmente negli anni avrò pubblicato almeno duemila articoli e servizi televisivi, ma senza mai voler prendere il tesserino da pubblicista. In fondo, di appuntare al petto la medaglia di giornalista non mi è mai interessato, perché non è un titolo a qualificare una persona, bensì la sua abilità in un determinato mestiere, comprovata negli anni.

A tal proposito, preciso che ad oggi continuo a non definirmi giornalista ma scrittrice, in quanto mi occupo della sezione narrativa di "Confidenze" e percepisco un regolare CUD che lo prova.

Ma anche su questo Catone ha avuto da ridire dato che, per ignoranza, non conosce la differenza tra autore e scrittore, ma tanto peggio per lui.

Insomma, per oggi è tutto.

Addio Catone.

Scegli il tuo prossimo url con cura, ma tanto scommetto che ti troverò.

Voi, invece, divertitevi.

Bisous.

P.S. Non mi risulta che per "gestire un gruppo di offerte di lavoro su Facebook" occorra avere una specifica qualifica. Ma cosa può saperne il re (o meglio la regina) dei fake blogger del funzionamento di un vero social network? In fondo, l'intero gruppo aveva profili solo su Google Plus, presto sostituito da Me.We, dove non occorre avere una vera identità..................